Google da concorrente nella lotta tra i motori di ricerca è divenuto il monopolista de facto.
L’accuratezza nei risultati, la velocità di risposta e lo sterminato database lo rendono praticamente inarrivabile.
E gli altri?
Chiaramente molti hanno chiuso bottega, altri hanno unito le forze per essere più competitivi, altri ancora hanno investito in tecnologia forti di una grande gruppo alle spalle (vedi Microsoft).
Scopo di questo post è quello di vedere qual è lo status attuale dei motori di ricerca oltre Google.
Ho operato delle suddivisioni per popolarità e considerato a parte il caso italiano.
Prima fascia:
- Live Search: ha sostituito MSN Search facendo sua la direzione tracciata da Google. E’ diventato più immediato, con una grafica più semplice e concentrata sulla ricerca. Veloce e dal grande database ha la grave pecca di poter accedere alla ricerca avanzata solo dopo averne effettuata una ‘semplice’.
- Ask: conosciuto in precedenza come Ask Jeeves ha assorbito la tecnologia dell’interessante motore Teoma. Ne è rimasta la pulizia, la velocità nella risposta e la possibilità di vedere in anteprima i siti passando il puntatore sull’icona del binocolo. Punti deboli sono il database veramente ridotto rispetto a Google, l’impossibilità di suggerire URL,
la mancanza di pagine in cachee una certa confusione con i link a pagamento nei risultati. - Yahoo!: ha fatto la storia del web. In origine era solo una directory di siti che andavano inclusi su segnalazione. Poi è divenuto anche un vero e proprio motore di ricerca con un suo bot. Dalla sua ha un database di siti molto ricco perchè fa capo anche alla sezione directory, quindi siti che, in teoria, potrebbero anche non essere stati mai raggiunti. I difetti sono soprattutto dovuti all’algoritmo che indica le rilevanze per i risultati: è imbrogliabile. Ne conseguono ricerche di non grande qualità.
Seconda fascia:
- Exalead: motore francese che si basa sul database di Yahoo! (o su parte di esso) e sulla directory open DMOZ. Molto accativante la funzionalità thumbnail accanto ai risultati. Questi ultimi non sono sempre pertinenti (con Google ci siamo abituati troppo bene) e il database delle pagine non è eccezionale.
- Gigablast: molto orientato ai tanto vituperati meta tags. Sono indicizzati anche documenti PDF, WORD ecc. Effettuare una ricerca con questo motore dà una sensazione di déjà vu. I risultati sono un po’ inficiati dai soliti trucchetti (doorpage, parole chiave ripetute all’infinito, ecc.). Interessante l’utility che suggerisce ricerche attinenti.
- WiseNut: è quello che sinceramente mi convince di meno di questo secondo terzetto. Ho trovato duplicati, risultati non pertinenti, nessuna cache per le pagine.
Anche in Italia il ciclone Google ha mietuto vittime eccellenti: Arianna (Libero) e Tiscali Ricerca in primis. Tutti passati a tecnologie o database in ‘fitto’.
L’unico ad essere sopravissuto, anche se malconcio, è
- Virgilio: caduto nel grande calderone che ha unito Tin.it, Alice e, appunto, Virgilio, il motore offre ancora risultati pertinenti e puliti attingendo anche alla famosa directory del vecchio WebMasterClub. Pecca di un’estrema scarnezza nei risultati. Niente cache nè possibilità di ricerche avanzate.
Alla fine della carrellata mi ritrovo a lodare ancora Google per averci fatto fare un salto di qualità veramente enorme nelle nostre ricerche nel mare magnum del web.
L’unica alternativa concreta è Live Search di Microsoft che segue ad un paio di lunghezze. Gli altri sono molto più distanti.
- Scopri Autohero: Il Futuro dell’Acquisto di Auto Usate Online - 1 Agosto, 2024
- Guida Completa su Come Usare Satispay - 16 Luglio, 2024
- Chiamata wifi con TIM (servizio TIM Voce WiFi ) - 8 Luglio, 2024