Dal 12 luglio 2012 sarà in vigore il nuovo regolamento per l’assegnazione dei domini .it redatto dal NIC.it.
Grazie a queste nuove regole i domini italiani potranno essere registrati anche con l’accento (quindi saranno ammesse àèéìòù) e caratteri non latini (Idn).
Come sottolinea Luca Perugini sul suo blog, il rischio è il caos, con le aziende costrette a registrare decine, se non centinaia, di varianti del proprio nome a dominio per tutelare il brand.
Luca calcola, ad esempio, che Fineco dovrà registrare 158 combinazioni diverse del suo dominio tra lettere accentate e caratteri non latini.
Sarà fin troppo facile fare phishing con un dominio del tipo www.finèco.it o www.fìneco.it e carpire i dati di ignari utenti.
Il sospetto che sia una mossa di tipo speculativo è forte.
Anche se il NIC si sta adeguando ad una normativa di tipo europeo, c’è la necessità di procrastinare l’introduzione del nuovo regolamento chiedendo almeno di impedire la registrazione dei nomi a dominio già esistenti ma declinati.
Se sei d’accordo con questa richiesta fai sentire la tua voce con un post, un twit (hashtag #noaccentate) o uno status su Facebook.
Link: la protesta su Twitter
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