Generalmente su Twitter si segue chi ci interessa seguire perchè twitta cose interessanti ma anche chi, pur non conoscendolo, inizia a seguirci.
Succede così: ci arriva in email la notizia che @tizio ha iniziato a seguirci e noi compiamo un’azione che si chiama in gergo “follow back”.
Molti di questi sconosciuti però iniziano a seguirci solo per indurci a entrare tra i loro follower. Appena carpiscono la nostra fiducia, smettono di essere tra i nostri follower.
Il perchè è tanto semplice quanto stupido. Una persona che ha molti follower ma segue pochi account “sembra” più importante di chi ne segue molti.
Dopo i recenti scandaletti di follower acquistati come polli alla fiera di campagna, questo è un altro metodo per assumere un’importanza posticcia.
Spesso poi, a compiere queste operazioni sono veri e propri robot che navigano tra gli account, seguendoli e, dopo aver ottenuto il “follow back”, smettono di seguirli.
Un po’ mi dava fastidio questo modo di fare ma non avevo tempo per capire chi lo attuasse.
Così mi sono iscritto a Unfollowers.me che ogni giorno mi manda in email quelli che hanno smesso di seguirmi ed io a loro volta li cancello.
E’ già capitato che lo stesso utente iniziasse a seguirmi più di una volta nella speranza di un “follow back”. Che tristezza.
Twitter è uno strumento innovativo e agile di informazione e scambio di contenuti. Come ogni bella invenzione, se ne può fare un uso distorto.
Link: Unfollowers.me
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