Foto, video, documenti, e-book, per non parlare di file grafici, impostazioni, musica e quant’altro.
In poco tempo i nostri hard disk si sono riempiti di ogni genere di contenuto digitale. Ma tutto questo ben di Dio, che costituisce anche un bel pezzo della nostra vita reale, è al sicuro?
Se è vero che solo un utente su cinque fa regolarmente backup dei propri archivi, la risposta è ovvia.
Sono nati così i servizi che offrono spazio di conservazione nel Cloud (spazi distribuiti su server remoti raggiungibili attraverso internet). Dropbox è stato sicuramente un pioniere ma, pur essendo il servizio più famoso, non ha raggiunto quel livello di diffusione che ci si sarebbe aspettati.
Quali sono stati i limiti? Principalmente l’impressione che fosse un servizio riservato solo a smanettoni e a professionisti del pc; in seconda battuta il costo che, per quanto non eccessivo, raffredda sempre l’animo internauta.
Ecco adesso l’idea di Telecom Italia: offrire a chi possiede già, o acquista, una fornitura ADSL di tipo flat, il servizio TI Cloud, 200GB di spazio raggiungibili da qualsiasi dispositivo (sono quasi pronte le applicazioni per Android e iOS) e un client software che gestisce una procedura di backup automatizzata e sicura che affranca l’utente medio dal timore di perdere i propri archivi.
I dati vengono conservati su server italiani e protetti con crittografia AES (la trasmissione è via HTTPS), inoltre possono essere ripristinati anche su un dispositivo diverso da quello che ne ha effettuato la trasmissione.
Anche i blogger Marco Zamperinie Gianluca Neri hanno provato il servizio rimanendone favorevolmente impressionati. Il tutto è stato raccontato in un post sul blog Eraclito da Massimo Mantellini.
TI Cloud è il primo tentativo di diffondere, in maniera più vasta, lo storage nel Cloud. La semplicità di utilizzo, la fiducia nel marchio Telecom Italia e il costo, tutto sommato, abbordabile, possono creare i presupposti per il successo di un servizio utile che diventa necessario nell’epoca in cui i contenuti digitali sono sempre più parte della nostra vita. Voi che ne pensate?
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