Author Archives: Sergio Gandrus

About Sergio Gandrus

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Da febbraio 2024 lavoro come CTO presso Deva Connection Il mio stack è PHP/MySQL/Git/Docker. Lavoro con Agile (Scrum) e utilizzo principalmente AWS come cloud provider. Sono papà e marito. Nel tempo libero mi piace leggere, il buon vino e viaggiare.

Tv lcd/plasma: qualche nozione per capire come scegliere (parte prima)

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Tv lcd/plasma: qualche nozione per capire come scegliere (parte prima)
Assieme al cellulare, la TV a schermo piatto è diventato un altro dei grandi amori degli italiani. Ormai i prezzi si sono abbassati di molto e anche la qualità ha fatto un deciso passo in avanti.
Tuttavia quando vedo delle offerte a prezzi stracciati (soprattutto nei grandi supermercati) penso che non bisognerebbe buttarsi a cuore (e portafogli) aperto.
In questi articoli darò dei consigli su cosa valutare prima di procedere all’acquisto.

In primis un consiglio di carattere pratico.
Quanto spazio avete a disposizione? Consideriamo, ad esempio, una delle diagonali più diffuse sul mercato: il 32″. 32 pollici sono 81 centimetri e rotti. Mettendoci la larghezza della cornice e ipotizzando che stiamo parlando di un televisore ottimizzato per il 16:9 (quindi esteticamente più largo che alto), significa che occuperemo tra gli 80 e 100 centimetri (quest’ultimo caso se sono presenti anche i diffusori di suono) in larghezza e tra i 50 e i 70 in altezza.
Se state pensando di sostituire il vecchio televisore a tubo catodico (che spesso aveva una forma con rapporto 4:3) valutate bene le dimensioni.

Le due tecnologie: plasma e cristalli liquidi.
Plasma
: la descrizione di come funziona un televisore al plasma non sarebbe funzionale per chi deve solo effettuare una scelta. Sappiate però che questa tecnologia obbliga i costruttori a partire da una diagonale minima di 42″ fino ad arrivare a 70″.
Tutti i televisori al plasma moderni devono fornire lo standard HDTV (televisione ad alta definizione).
Maggiore è la diagonale del televisore maggiore dovrebbe essere la sua risoluzione. Le risoluzioni vanno da 1920×1080 fino a 1024×768.
Le prime cose da controllare in un televisore al plasma sono quelle immagini che rimangono fisse per un po’ di tempo e notare se, sparendo, lascino aloni o ‘fantasmi’.

Lcd (cristalli liquidi): anche in questo caso mi sembra non opportuno spiegare nei dettagli una tecnologia che è consolidata essendo nata per i monitor da pc e quindi diffusissima.
Per quanto si parta da diagonali di 2″, i televisori per uso domestico più piccoli sono intorno ai 15″ fino ad arrivare a 70″.
In genere possiamo dire che fino a 50″ gli lcd costano come (e spesso meno) dei plasma, oltre tale quota i costi degli lcd surclassano quelli dei plasma.
I punti deboli degli lcd sono la gestione del nero e dei toni scuri e i tempi di risposta dei cristalli liquidi che possono lasciare scie sullo schermo per immagini in movimento.
In genere gli lcd sono più sottili rispetto ai plasma e producono molto meno calore.

WordPress: l’errore “realTinyMCE is not defined”

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WordPress: l'errore "realTinyMCE is not defined"

Durante il weekend sono incappato in questo errore di WordPress che non mi permetteva di caricare il visual editor per la scrittura dei post.
In pratica era scomparsa quella comoda barra di comandi per la formattazione del testo.
Ho spulciato tutti quelli che erano i risultati su Google ma non trovavo soluzioni.
Ho notato, che pur essendo un problema diffuso, il team di WordPress non lo ha mai messo tra i bug da risolvere. Inoltre ognuno sembra che lo risolva in maniera diversa.
Personalmente credo di averci messo la classica pezza levando un componente aggiuntivo di Firefox: IE Tab.
IE Tab serve a visualizzare pagine web col motore di Internet Explorer ma all’interno di Firefox, in un suo tab appunto.
Mi farebbe piacere sapere se qualcun’altro ha risolto in questa maniera.

Update: purtroppo non era quello il problema. Ho tentato molte
altre strade (anche la disabilitazione totale della cache che sembra
essere la maggiore indiziata) ma non quella giusta.

Mobile: per Natale? Ecco i Nokia dei miei desideri

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Natale si avvicina a grandi passi e la gente già butta sguardi nelle vetrine col pensiero volto al regalo (da fare o ricevere).
Come forse saprete, sono un grande estimatore dei prodotti Nokia. La casa finlandese rimane sempre la mia prima scelta per quel che riguarda la telefonia mobile. Nel suo sovrabbondante catalogo ho pescato i 3 modelli che mi farebbero felice se trovassero un posto sotto l’albero.
Insomma… consigli per gli acquisti per veri geek.

1) Nokia N95 :
Mobile: per Natale? Ecco i Nokia dei miei desideri
ad una decina di mesi dalla commercializzazione rimane ancora il non plus ultra tra i cellulari. Nella configurazione con 8GB di memoria è veramente il telefono definitivo.
In breve le caratteristiche più importanti

  • Copertura dual-mode WCDMA/GSM e tri-band GSM in cinque continenti (EDGE/GSM 850/900/1800/1900 + WCDMA HSDPA 2100 MHz con dati simultanei per voce e pacchetti dati (velocità massima PS DL/UL= 3,6 Mbps/384 kbit/s, velocità massima CS 64 kbit/s))
  • Fotocamera da 5 megapixel (2592 x 1944 pixel), ottica Carl Zeiss, obiettivo Vario-Tessar, registrazione video MPEG-4 VGA fino a 30 fps
  • Lettore musicale digitale – supporta MP3/AAC/M4A/WMA con playlist ed equalizzatore
  • Radio stereo FM (87.5-108MHz) con supporto per Visual Radio
  • GPS integrato
  • Supporto integrato per LAN senza fili (802.11 b/g) e UPnP (Universal Plug and Play)
  • Tecnologia senza fili Bluetooth integrata v.2.0
  • USB 2.0 tramite interfaccia Pop-Port™ e Profilo di Memoria Ausiliaria per il supporto della funzionalità Drag & Drop

2) Nokia N810 :
Mobile: per Natale? Ecco i Nokia dei miei desideri
qui siamo su un tablet pc con processore TI OMAP 2420 a 400Mhz e tastiera QWERTY con funzioni di comunicazione attraverso internet (deve essere presente una LAN per connettersi). Le dimensioni crescono anche in raffronto al N95 ma stiamo parlando di un vero minicomputer.
In breve le caratteristiche più importanti

  • Display WVGA da 4,13″ ad alta risoluzione (800 x 480 pixel) fino a 65.536 colori
  • Pratica tastiera QWERTY a scorrimento, integrata.
  • Ricevitore GPS integrato
  • Wi-Fi standard: IEEE 802.11b/g
  • Browser basato sulla tecnologia Mozilla con supporto Web standard di ultima generazione, incluso AJAX
  • Plug-in completo di Adobe® Flash® 9 per desktop, con streaming audio e video

3) Nokia E90 Communicator :
Mobile: per Natale? Ecco i Nokia dei miei desideri
il “mattoncino” è da un quinquennio lo status symbol dei manager (che poi lo usino all’1% delle sue possibilità è un altro discorso).
Anche qui siamo di fronte ad un telefono di un certo peso in tutti i sensi ma le caratteristiche e l’usabilità sono ai massimi livelli.
In breve le caratteristiche più importanti

  • WCDMA HSDPA 2100
  • Radio FM
  • Lettore Musicale (MP3, AAC)
  • VoIP 2.1
  • Strumenti e editor Quickoffice
  • Connessione dati Wi-Fi integrata (IEEE 802.11g)
  • GPS integrato

E adesso un link al mio account PayPal
….chissà che Babbo Natale non legga questo articolo.

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Provider: l’incubo tra 3, Vodafone, Telecom, TIM, BT ecc. (parte terza)

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Provider: l'incubo tra 3, Vodafone, Telecom, TIM, BT ecc. (parte terza)  Nella prima parte l’inizio della tragedia, con una richiesta di telefonia tradizionale e ADSL.
Nella seconda parte l’odissea per un semplice cambio di gestore di telefonia mobile.
E adesso la convocazione del consulente Vodafone come ultima spiaggia per i miei problemi di telefonia mobile/fissa/internet.

All’appuntamento si mostra già poco entusiasta del fatto che io sia un cliente ‘piccolo’. Infatti gli mostro una copia di una mia fattura TIM e noto che lui guarda con misto di sufficienza e noia i miei 200 euro bimestrali.
Sottoscrivo il contratto per il passaggio a Vodafone del mio vecchio numero TIM e in più per un’opzione che mi fa navigare in HSDPA tramite un modem USB.
Mi avverte: “per il passaggio ci vorrà tempo mentre per il modem facciamo sicuramente prima”.
‘Fortunatamente’ inizio un progetto di due mesi fuori Napoli in cui il trascorrere del tempo è caratterizzato dalle mie telefonate di sollecito per capire a che punto è la ‘pratica’ e dalla variazione rapida delle offerte di Vodafone.
Il consulente giustifica l’infinito ritardo affermando che TIM mi blocca e non mi consente il passaggio. Perchè? Non si sa.
Sono forse ostaggio e non lo so? Vodafone non mi vuole poi tanto come cliente?
E il modem? Se non si fa il passaggio è più difficile.
Tra l’altro, confidando in al massimo due mesi per fare il passaggio, ho anche bloccato la domicilizione sul mio conto corrente delle bollette TIM.

Consiglio: non bloccate mai le domicilizioni  prima che il passaggio sia avvenuto! A costo di vedervi sottrarre soldi non spesi. Il rischio è quello che vi stacchino l’utenza per un disguido nella consegna dei bollettini per il pagamento (cosa che stava per accadermi).

Siamo a novembre e a Vodafone è cominciata l’era di InOffice e della telefonia simil-fissa.
Visto che comunque non si era mai mosso niente per la mia utenza, chiamo il consulente e cambio la natura del contratto chiedendo sempre il tanto agognato passaggio, il modem HSDPA e in più la telefonia fissa.
Ad oggi sono trascorse 3 (quasi 4) settimane dalla mia ultima richiesta con continui rinvii e solleciti ma non sono ancora arrivato al resto di niente.
Cioè, ho ottenuto una simil ulcera e ad essere in difetto e in ritardo con i miei clienti.
Tutto questo perchè? Qualcuno è in grado di spegarmelo?
Sono trascorsi 9 mesi da quando ho iniziato ad occuparmi di questa faccenda.

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Provider: l’incubo tra 3, Vodafone, Telecom, TIM, BT ecc. (parte seconda)

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Provider: l'incubo tra 3, Vodafone, Telecom, TIM, BT ecc. (parte seconda)  La famosa consulente di BT citata nella prima parte è anche una rappresentante di 3 Italia.
In un impeto di rinnovamento e insoddisfatto del trattamento di TIM (avete notato che non appena sottoscrivete un contratto in abbonamento ne esce un altro molto più vantaggioso cui non potete aderire?) decido di cambiare operatore mobile e scelgo, quindi, 3 perchè mi fanno buone offerte, mi danno un cellulare superfigo (avrei pagato per il Nokia N95 ma non c’era quindi ripiego sul dignitosissimo E65) in comodato d’uso ed in più mi pagano la tassa di concessione governativa per un anno.
Ovviamente devo aspettare i tempi tecnici.
Il giorno dopo l’agente commerciale con cui avevo contrattato mi dice che il telefono che avevo scelto non è disponibile.
Le cose cambiano abbastanza rispetto alla proposta iniziale, ma la mia voglia di lasciare TIM è tanta e dico alla commerciale di continuare. Loro mi invieranno comunque la scheda 3 e il cellulare bruttino della LG che danno a tutti.
Trascorrono tre settimane senza che succeda alcunchè ma sono troppo preoccupato per la questione ADSL (vedi prima parte) per interessarmene veramente.
Arriva il periodo in cui tutta Italia è in vacanza e quindi mi concedo una settimana anche io in Croazia, ben sapendo che non si sarebbe mosso niente nel frattempo.
In Croazia, tuttavia, mi telefona un’operatrice TIM che leggendo la mia richiesta di passaggio mi fa una controfferta.
Lei mi chiede (testuali parole che credo siano state anche registrate): “Vuole bloccare la sua richiesta di passaggio per UN giorno affinchè possa valutare una nostra controfferta che le invieremo via email?”. Accetto e rimaniamo che il GIORNO DOPO mi avrebbe ricontattato per sapere se ritenevo congrua la controfferta.
Ricevo l’email ma nessuno mi ha più contattato nè quel giorno nè in seguito.
Quando torno a casa non c’è traccia nè della SIM di 3 nè del telefono (il famigerato videofonino).
Siamo a settembre ed anche questa situazione è ridicolmente bloccata.
La commerciale è sparita e non risponde più alle mie telefonate.
A due mesi da quel primo contatto, immagino che il contratto con 3 sia decaduto o qualcosa del genere, invece con stupore vedo che le domiciliazioni sia di 3 che di BT sono già state attivate sul mio conto e pronte per succhiare immeritati quattrini.
Le faccio revocare d’urgenza.
Sono a inizio settembre e sono al punto di partenza. L’unica (l’unica rimasta) soluzione è contattare un altro grande operatore sperando che risolva i miei problemi di telefonia fissa, mobile e connessione a internet.
Chiedo la visita di un consulente commerciale Vodafone.
Nel frattempo mi arrivano le fatture di 3 Italia.
Con la calma zen che (per fortuna) mi contraddistingue chiamo il call center di 3 Business dove (per fortuna) una gentile addetta mi dice che SIM e telefono non mi sono stati consegnati perchè il corriere non ha trovato l’abitazione e che, non avendoli ricevuti, posso inviare un fax in cui disdico il contratto senza (per fortuna) pagare alcunchè. Emetteranno loro poi una nota di credito.
E’ bello sapere di vivere in un paese dove se ti spediscono qualcosa di utile non ti trovano ma se ti spedisono un avviso di pagamento ti trovano e come!

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Provider: l’incubo tra 3, Vodafone, Telecom, TIM, BT ecc. (parte prima)

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Provider: l'incubo tra 3, Vodafone, Telecom, TIM, BT ecc. (parte prima)  Ammetto che sto scrivendo questo articolo da prima dell’ultima estate. Ad ogni puntata di questa mia avventura ho aggiunto un paragrafo.
Mi sono reso conto, però, di aver scritto abbastanza per un libro e non per un blog.
Volendo condividere con altri la mia esperienza mi è sembrato opportuno suddividere il racconto in tre parti.
La prima riguarda un allaccio di una nuova utenza di telefonia fissa/adsl.
La seconda parte è la mia odissea per il cambio di operatore di telefonia mobile.
L’ultima è l’unione delle storie che porta poi all’apoteosi finale. Capirete in seguito perchè.

In primavera 2007 acquisto una nuova casa e da Napoli città mi trasferisco in provincia. La casa è abbastanza grande da ricavarci uno studio per quei periodi in cui il mio lavoro non mi porta in trasferta.
Ovviamente la prima cosa di cui mi informo prima dell’acquisto è della copertura ADSL.
La mia intenzione sarebbe quella di fare solo una linea dati e poi usare il VOIP per le telefonate.
Il mio primo tentativo è con un operatore alternativo a Telecom: SìADSL. Nelle loro informazioni commerciali affermano che è possibile avere il servizio in ogni caso perchè “portano il cavo qualora non ci siano altre soluzioni” (ancora oggi se immetto il numero di telefono di un mio vicino, il servizio risulta attivabile).
Per sicurezza controllo sul sito di Alice se la zona è coperta da Telecom (immetto il numero di telefono di un’attività vicina). La zona è raggiunta anche dal servizio di Alice.
Tutti sappiamo che le infrastrutture sono di Telecom quindi penso di essere in una botte di ferro.
Disdico a malincuore Tiscali perchè dopo tutto il sangue buttato per risolvere i problemi (adsl e voce) adesso funzionava ma, purtroppo, l’operatore sardo non copre la zona.
Onestà apprezzabile.
I tecnici di SìADSL vengono a fare il sopralluogo un mesetto dopo la richiesta e proprio in un giorno in cui io sono fuori per lavoro.
Chiedo a mio padre la cortesia di accoglierli. Al termine del sopralluogo dicono che non è possibile allacciare la linea, non spiegandone il motivo (e il cavo che portavano? Mah?!).
Sono abbastanza sconcertato ma non mi perdo d’animo, in queste cose bisogna anche essere fortunati e può essere capitata una squadra di tecnici poco abili.
Il tempo inizia a stringere, però, e il trasloco diventa imminente.
Faccio richiesta dal sito di Telecom (187.it) di una linea fissa tradizionale e di una linea adsl Alice.
Passano una decina di giorni in cui non succede assolutamente niente. Nessuno che mi contatti per fissare un appuntamento o per dirmi a che punto è la pratica. Solo degli sms che mi dicono che mi è stato assegnato un numero (ma dalla numerazione risulta evidente che non hanno capito la zona per cui ho fatto la richiesta).
Mancano due settimane al trasloco e per me stare anche una settimana senza ADSL è un danno notevole.
Preso dal panico chiamo un collega che lavora e abita abbastanza vicino al mio futuro domicilio/ufficio. Caso ‘fortuito’ vuole che, proprio in quell’istante, davanti a lui fosse seduta una consulente di British Telecom (ex Albacom) che sta cercando di acquisire clienti business.
Lui sta sottoscrivendo un contratto e me la passa in modo che io le spieghi la mia situazione.
In tempo reale, dando il numero di telefono del vicino, la consulente mi dà il 90% di possibilità che si possa avere ADSL e VOIP.
Ci incontriamo in un bar (ormai sto traslocando e non è più possibile ricerverla nel mio ufficio) e firmo un contratto di fornitura con BT.
Sono preoccupato per i tempi ormai risicatissimi. La consulente sorride dicendo “le nuove attivazioni sono anche più rapide dei trasferimenti”.
Tra le altre cose lei è anche promotrice di 3 (ma questo starà nella seconda parte del racconto).
Passano una, due, tre settimane.
La chiamo più volte.

“Ci sono dei problemi con l’attivazione”
“Siamo a luglio e siamo intasati di richieste”
“Siamo ad agosto e siamo sotto le ferie”
“Siamo in ferie”
“Ho il terminale rotto”
“Sto sollecitando”

Un giorno di inizio settembre mi chiama un tizio da Milano che fissa gli appuntamenti per i tecnici BT. Con le lacrime agli occhi sento dalla sua voce che manca solo una settimana al fatidico intervento.
Penso che forse non tutto è perduto.
Arriva il giorno della visita dei tecnici che fanno giri per la casa e poi per l’ufficio e poi per il viale del parco e poi per la strada e poi non li vedo più.
Tornano dopo qualche ora dicendo che non c’è niente da fare. NON E’ POSSIBILE avere una linea ADSL. Tutta la zona si poggia su una centralina che è di ‘fortuna’.
E il 90% di possibilità come era uscito? Dal cestino della tombola?
E il fatto che un’attività commerciale ad un centinaio di metri possa avere qualsiasi tipo di connessione?
La beffa: siamo quasi alla fine di settembre quando Telecom si ricorda di me e mi manda un tecnico (in solo una decina di giorni) che mi dice più o meno le stesse cose dei tecnici BT. Mi ricontatteranno almeno altre cinque volte da Telecom o da chi per essi, per dirmi se voglio fissare un ulteriore appuntamento ma qui dovremmo parlare della pessima organizzazione che c’è all’interno di Telecom Italia e non mi va.
Insomma niente ADSL, bisogna cercare e trovare alternative.
E qui la storia confluisce nelle mie peripezie con gli operatori mobili che leggerete nella seconda parte.

PS. Per tutto questo periodo in cui non ho avuto l’adsl ho sfruttato le offerte per privati di TIM. Offerte, manco a dirlo, care, limitanti e poco performanti.

XP e Vista: una lista di antivirus gratuiti

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XP e Vista: una lista di antivirus gratuiti

Facciamo un po’ il punto della situazione sugli antivirus gratuiti per Xp e Vista.
N.B. questo è un elenco e non una classifica

1. Avast! Home Edition: Avast!
2. AVG Free Edition: AVG free edition
3. Avira AntiVir: Avira AntiVir
4. ClamWin: ClamWin
5. Comodo Anti-Virus: Comodo
6. PC Tools Anti-Virus: PC Tools AntiVirus Free Edition
7. ThreatFire: ThreatFire
8. McAfee: VirusScan Plus – Special edition from AOL
9. BitDefender: BitDefender free edition
10. CyberDefender: CyberDefenderFREE

Purtroppo manca un prodotto free da Kaspersky. Tra questi, AVG e Avast la fanno da padroni tra le installazioni.

Lavoro: quali sono le certificazioni più appetibili?

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Da knowhow-now.com le certificazioni che il professionista IT dovrebbe acquisire per essere preso in considerazione dalle aziende.
N.B. I consigli sono dati supponendo di essere negli States. Alcuni di questi valgono anche per l’Italia.

1. MCP (Microsoft Certified Professional)
Mamma Microsoft è ovunque quindi perchè non essere ‘figli’ certificati ?
In questo caso è certificato il saper utilizzare un prodotto o una tecnologia Microsoft
2. CCNA (Cisco Certified Network Associate)
E’ quasi inutile dire che la maggior parte delle reti gira su sistemi Cisco, quindi una certificazione in tal senso è quanto meno opportuna.

3. MCPD (Microsoft Certified Professional Developer)
Questo è un po’ diverso perchè qui entriamo nell’ambito dello sviluppo. Tutto gira intorno all’utilizzo di Visual Studio e al mondo .NET

4. SCJP (SUN Certified Java Programmer)
SUN è la mamma di Java e Java è un linguaggio ancora molto richiesto. Certificatevi e avrete una carta in più per trovare (buoni) lavori.

5. CISSP (Certified Information Systems Security Professional)
Questo non è una certificazione molto consciuta in Italia ma all’estero (mondo anglosassone) sì. Vengono stimati stipendi medi di circa 100.000$ all’anno per chi raggiunge questo traguardo.

6. Comptia A+
Altra certificazione non presente in Italia. Il suo ruolo potrebbe essere presto preso da AICA (ECDL per l’Italia)

7. Comptia Network +
Lo stesso di sopra ma specializzato nelle reti.

8. MCTS SQL Server 2005 (The Microsoft Certified Technology Specialist)
Un’altra certificazione della galassia Microsoft. Ci sono molte aziende che lavorano con SQL Server. Perchè non certificarsi e proporsi?

9. RHCE (Red Hat Certified Engineer)
Red Hat è stato il re delle distribuzioni Linux per un lustro. Perchè non certificarsi ed entrare in quelle aziende che hanno creduto (e credono) nell’open source?

10. Comptia Security+
Terza della seri, specializzata in sicurezza informatica.

P.S. Sto raccogliendo materiale per un’analoga classifica valida per l’Italia.

Software: CrossLoop, il modo più semplice per connettersi ad un pc remoto

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Software: CrossLoop, il modo più semplice per connettersi ad un pc remoto

Solo per Windows. Questa sembra essere, sulla carta, l’applicazione più semplice in assoluto per permettere ad un utente remoto di prendere possesso del proprio computer e ricevere assistenza. Senza dover configurare server e client o creare regole in firewall o antivirus.
Dal sito di CrossLoop:

CrossLoop è un’utilità di condivisione dello schermo GRATUITA e sicura destinata a persone di tutti i livelli di competenza tecnica. CrossLoop amplia i limiti della tradizionale condivisione dello schermo, consentendo agli utenti non tecnici di connettersi tramite Internet da un qualsiasi luogo in pochi secondi, senza modificare le impostazioni di firewall o router. Occorrono solo pochi minuti per la configurazione e non è necessario registrarsi.

E poi sulla sicurezza:

La sicurezza è incorporata in tutti gli aspetti di CrossLoop. I dati delle sessioni sono crittografati ai punti finali prima dell’invio tramite un algoritmo di crittografia a 128 bit, utilizzando un codice di accesso a 12 cifre generato casualmente. Prima dell’invio di una qualsiasi immagine dello schermo a un computer remoto, è necessaria un’autorizzazione esplicita. CrossLoop è uno strumento sicuro per fornire assistenza remotamente a un PC qualunque nel mondo.

Presto vorrei fare qualche esperimento con gli utenti del blog che mi richiederanno assistenza.

Link: CrossLoop , Tutorial CrossLoop (in inglese)

Essere pagati per leggere/ricevere email: la lista nera

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Essere pagati per leggere/ricevere email: la lista nera

Internet è il mare magnum delle grandi opportunità ma anche dei grandi abbagli.
Ci sono molte società che promettono guadagni a chi riceve email pubblicitarie cliccando poi sui link per visitare i siti degli inserzionisti (in gergo PTR – Paid To Read).
Le società vengono compensate per il traffico generato. E gli utenti? Spesso no.
Ecco una lista nera (aggiornata al 6 novembre 2007) delle società che è riconosciuto essere scorrette nel rapporto con i propri utenti (non paganti, non costanti nei pagamenti, ecc.).
Non perdete tempo con questi siti/programmi.
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