Author Archives: Sergio Gandrus

About Sergio Gandrus

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Da febbraio 2024 lavoro come CTO presso Deva Connection Il mio stack è PHP/MySQL/Git/Docker. Lavoro con Agile (Scrum) e utilizzo principalmente AWS come cloud provider. Sono papà e marito. Nel tempo libero mi piace leggere, il buon vino e viaggiare.

Android: eliminare le notifiche pubblicitarie dalla barra

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Android: eliminare le notifiche pubblicitarie dalla barra

Android: eliminare le notifiche pubblicitarie dalla barra

Avete installato una o più applicazioni gratuite sul vostro dispositivo Android e dopo un po’ sono comparse molte noiose notifiche  che riguardano pubblicità.
Come fare ad individuare quale delle applicazioni è la responsabile di questa intrusione nella nostra privacy?
Basta installare Lookout Ad Network Detector di Lookout Labs che è dotato di un piccolo database di Ad Networks. Una volta avviato vengono scansionate tutte le app installate alla ricerca della connessione ad uno degli Ad Networks.
Una volta individuata la app responsabile basta disinstallarla e non compariranno più le noiose notifiche.

Link: Lookout Ad Network Detector

Da grande voglio fare l’influencer. L’importanza per le aziende di un fenomeno che non va ignorato

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Da grande voglio fare l’influencer. L’importanza per le aziende di un fenomeno che non va ignorato

Da grande voglio fare l’influencer. L’importanza per le aziende di un fenomeno che non va ignorato

Solo qualche anno fa per essere definito un influencer era necessario essere un politico, una celebrità o un personaggio pubblico abbastanza noto. La rivoluzione digitale che ci ha travolto, ha però modificato ogni piccolo aspetto della nostra quotidianeità, dotando tutti gli individui del potere di dire la propria ed essere ascoltati semplicemente grazie ad un pc e ad una connessione internet da altre centinaia di migliaia di utenti. Si perchè tutti i personaggi del panorama web che oggi vengono ricoperti del titolo solenne di influencer hanno cominciato così, di tweet in tweet.

Ma come si potrebbe definire esattamente un influencer? L’Influencer è un esperto in un campo particolare, sempre aggiornato su trend e prospettive e quindi capace di influenzare decisioni all’interno della community che lo segue; un influencer può essere un giornalista freelance, un mago della comunicazione, un esperto dell’IT, una fashion addict e via dicendo. Gli influencers parlano solo di ciò che amano e di quello che li appassiona, e sono in parole povere i padroni dei social media. Sono loro che fin da subito hanno colto l’importanza di twitter e hanno capito come un solo tweet potesse fare la differenza, come ha dimostrato il caso Groupalia, alla quale un tweet un pò sconsiderato sul terremoto in Emilia è costato una vera e propria lapidazione sui social media. I social media sono strumenti incredibilmente potenti a causa della loro immediata viralità e l’influencer trova le ragioni della sua autorevolezza nella capacità di controllarli.

A questo proposito è nata una vera e propria nuova branca di Marketing, ossia il cosìddetto Influencer Marketing cioè il marketing dedicato allo stabilire relazioni con le persone in grado di influenzare in maniera significativa il popolo del web. Insomma per metterla su un piano più pratico, un retweet di un influencer ai suoi 30 mila followers è spesso molto più importante di qualsiasi campagna di advertising che può raggiungere le stesse 30 mila persone e la ragione è semplice: i followers sono legati all’influencer da un rapporto di fiducia, mentre la pura pubblicità non ha nessun appeal di questo tipo sul consumatore. Anche in Italia sono moltissime le aziende che hanno capito quello che sta succedendo e poco a poco le più coraggiose si aprono ai social media, riscontrando successi o facendo un bel buco nell’acqua. Tanto per citarne uno, il recentissimo evento #MeetFs organizzato da Trenitalia circa un mese fa, è ancora oggetto di animata discussione tra coloro che senza pietà ne hanno approfittato per riversare tutta la loro insoddisfazione nei confronti dei servizi offerti dall’azienda, e coloro che riconoscono alla compagnia il coraggio per essersi aperta forse un po’ ingenuamente alle feroci critiche dei suoi clienti influenti.

D’altro canto come già detto, riuscire a far parlare bene un influencer del nostro servizio può ripagare davvero bene. Ma cosa può fare un influencer per un’azienda? Ci sono molti modi in cui un influencer può far valere la proprio influenza a favore delle aziende, a cominciare dallo scrivere un post su di loro, condividere informazioni al loro proposito sui social media, accettare un guest post sul loro blog e infine premiare con un like o un +1 il contenuto da voi condiviso il che avrà degli effetti minori rispetto ai precedenti, ma non va comunque trascurato.

La parte più difficile poi è conquistarli questi influencer, si perchè loro non saranno mai testimonials, e l’unico modo per beneficiare di una fetta della loro social power è riuscire a coinvolgerli convincendoli della genuina validità del nostro prodotto o servizio, se non altro perchè la scarsa serietà della sua comunicazione alla sua community si rivelerebbe estremamente controproduttiva.

Giovanna Avino web writer freelance della piattaforma online per freelance twago

Scaricare di dati personali Google

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Scaricare di dati personali Google

Scaricare di dati personali Google

Google Takeout è un servizio messo a disposizione da Google per scaricare sotto forma di archivio i i dati personali immagazzinati tra le varie applicazioni.
Si può selezionare da quali applicazioni scaricare o scaricare da tutte quante insieme.
Una particolarità è quella che ci permette di trasferire i nostri contatti (quelli delle famose cerchie di Google Plus) da un account ad un altro.

Scaricare di dati personali Google

Nella pagina che ci conduce attraverso questa procedura possiamo anche scoprire quand’è che abbiamo aperto l’account su Gmail!

Scaricare di dati personali Google

Link: via Nirmlatv

 

Giochi e app Android su Windows o Mac OS

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Giochi e app Android su Windows o Mac OS

Giochi e app Android su Windows o Mac OS

BlueStacks è un “App Player” per Android ossia un’applicazione che permette di utilizzare i giochi e la applicazioni Android su Windows o Mac OS.
Ma come funziona? Sappiamo bene che Android è un OS legato a doppio filo con Google Play e il proprio account Google. Riesce a interfacciarsi?
Andiamo con ordine. Quello che si scarica dal sito di Bluestacks non è il programma vero e proprio ma un “download manager”.
Durante la fase di scaricamento vediamo degli screenshot relativi alle funzionalità di BlueStacks.

Una volta installata e avviata l’applicazione compare un menù tipo “fisheye” molto familiare agli utilizzatori Mac

Giochi e app Android su Windows o Mac OS

che ci permette di accedere alle apps installate, ai download più popolari, agli app stores e alla funzione “cloud connect“.
Quest’ultima è molto interessante perchè con questa opzione attiva è possibile sincronizzare le app, gli update, le immagini, foto ed SMS con il nostro dispositivo Android.
Il tutto avviene tramite l’apertura di un account con BlueStacks e l’invio al dispositivo di un sms (e di una email) con il link per il download dell’applicazione e con relativo PIN per autenticarsi e abilitare la sincronizzazione.
Tra le opzioni dell’applicazione sul dispositivo mobile c’è anche la possibilità di scegliere cosa sincronizzare con il desktop.
Ho fatto un test con le applicazioni che uso di più su Android e la sincronizzazione è andata a buon fine senza intoppi.

Le app e i giochi funzionano bene su desktop. C’è qualche piccolo imbarazzo o tentennamento nell’usare la tastiera e il mouse invece del tocco ma sono noie superabili con un po’ di pratica.

A cosa può servire un programma come BlueStacks? Innanzitutto possiamo provare le app su desktop prima di scaricarle sul nostro Android.
Poi lo possiamo usare come backup di app, foto e sms che rimangono nella nuvola legata al nostro account. Anche la gestione degli update (se abbiamo attivato la relativa sincronizzazione) diventa più semplice se fatta da desktop.
Insomma è un programma utile e facile da utilizzare (oltre che completamente gratuito) e  che può andare incontro a molte esigenze.

Link: BlueStacks

Gestione backup per MySQL con MySQLDumper

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Gestione backup per MySQL con MySQLDumper

Gestione backup per MySQL con MySQLDumper

MySQLDumper è una completa utility che permette la gestione dei backup MySQL.

Questo programma è utilissimo anche nel caso in cui, per esempio, è necessario importare una gran mole di dati tramite file .sql .
Grazie a istruzioni javascript evita il timeout dello script e le limitazioni di grandezza (normalmente intorno ai 2MB) imposte da tool come phpMyAdmin al file da importare.

Con MySQLDumper è possibile importare file fino al limite massimo imposto dall’opzione upload_max_filesize di php.ini. Per file di dimensioni superiori è sempre possibile inviare via FTP il file nella cartella /work/backup/ , il programma leggerà la presenza del nuovo file di backup e lo renderà disponibile per l’importazione.

Altre caratteristiche interessanti sono la possibilità di

  • inviare i backup a tre differenti server via FTP
  • impostare cronjob (necessario supporto Perl)
  • inviare i backup via email
  • suddividere un grande backup in più parti (saranno sempre riconosciuti come un unico backup)
  • cancellare automaticamente vecchi backup

Di non secondaria importanza è la facilità d’installazione del programma. In pratica basta uploadarlo in una cartella del server e modificare il file di configurazione. Si può lavorare su un solo database o su tutti quelli presenti sul server. Il programma funziona anche da SQL-Browser. Per quest’ultima funzione si deve dire che non può essere un sostituto di phpMyAdmin ma, lavorandogli a fianco, permettono di avere il pieno controllo sul database MySQL e su tutte le operazioni di sicurezza necessarie.

Link: MySQLDumper

Testare l’efficienza dei DNS

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Testare l'efficienza dei DNS

Testare l'efficienza dei DNS

Avere tra i parametri di configurazione server DNS performanti è parte essenziale di una connessione efficiente.
Tramite DNS Benchmark possiamo testare centinaia di server alla ricerca di quello che per velocità, efficienza, affidabilità e prossimità fa più al caso nostro.
Il tool è molto semplice da utilizzare. Lo si scarica e lo si avvia senza installazione.

Poi si deve cliccare sul tab Nameservers

Testare l'efficienza dei DNS

Dove viene effettuato un test con una lista precaricata di server, scelti tra quelli più popolari.
Al termine di questo primo test ci viene chiesto se vogliamo creare una nostra lista di 50 DNS effettuando una selezione tra una rosa di migliaia di server sparsi per il mondo.
Il test è automatico e, anche se lento, ci permette di scovare DNS che potrebbero essere più performanti di quelli migliori della prima lista.
Tale lista viene salvata sotto forma di file nella stessa cartella del programma con il nome DNSBench.ini .

Un chiaro grafico a barre evidenzia subito i servizi migliori che sono presentati anche in forma tabellare di dati e che poi è possibile esportare in formato CSV.

Testare l'efficienza dei DNS

NOTA BENE: è ovvio che il DNS più performante risulta sempre quello del proprio router se ci troviamo dentro ad una LAN. Quindi il test ha più senso se si è connessi direttamente alla Rete tramite il proprio modem

L’ultimo tab del programma porta ad una lista di conclusioni / considerazioni circa il test. E’ scritto in un inglese molto semplice e non tecnico che può aiutare chiunque a prendere contromisure nel caso in cui siano stati rilevati problemi

Testare l'efficienza dei DNS

In sintesi: il programma è utile, efficiente e aiuta a configurare una connessione ottimale.
Leggero e gratuito, lo consiglio tanto al professionista che all’utente base (a  patto che sappia lavorare sulle configurazioni di rete)

Link: DNS Benchmark

Nuove regole per i domini .it Rischio caos #noaccentate

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Nuove regole per i domini .it Rischio caos #noaccentate

Nuove regole per i domini .it Rischio caos #noaccentate

Dal 12 luglio 2012 sarà in vigore il nuovo regolamento per l’assegnazione dei domini .it redatto dal NIC.it.
Grazie a queste nuove regole i domini italiani potranno essere registrati anche con l’accento (quindi saranno ammesse àèéìòù) e caratteri non latini (Idn).
Come sottolinea Luca Perugini sul suo blog, il rischio è il caos, con le aziende costrette a registrare decine, se non centinaia, di varianti del proprio nome a dominio per tutelare il brand.
Luca calcola, ad esempio, che Fineco dovrà registrare 158 combinazioni diverse del suo dominio tra lettere accentate e caratteri non latini.
Sarà fin troppo facile fare phishing con un dominio del tipo www.finèco.it o www.fìneco.it e carpire i dati di ignari utenti.

Il sospetto che sia una mossa di tipo speculativo è forte.
Anche se il NIC si sta adeguando ad una normativa di tipo europeo, c’è la necessità di procrastinare l’introduzione del nuovo regolamento chiedendo almeno di impedire la registrazione dei nomi a dominio già esistenti ma declinati.

Se sei d’accordo con questa richiesta fai sentire la tua voce con un post, un twit (hashtag #noaccentate) o uno status su Facebook.

Link: la protesta su Twitter

 

Il marketing e le sue tattiche SEO!

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Guest post del Marketing Specialist Angelo Raffaele Mastropierro

La rivoluzione digitale ha generato nuovi trend nella comunicazione e nel marketing, determinando in particolare l’evoluzione dei social network e di tutto lo scenario virtuale, contemplando la migrazione dei consumatori sul web. Una rivoluzione delegata al singolo individuo, imprenditore o manager, una rivoluzione che vede nuove fonti di lavoro, nuove tecnologie e nuovi concetti che dalla dottrina diventano pratica. Tra i nuovi concetti basati sulla missione “generale”, lo sviluppo della presenza online per rendere più sofisticata la migrazione del consumatore, vediamo delle radici più che complesse, l’indicizzazione, il posizionamento e la successiva ottimizzazione di pagine web, siti web, blog, concetti che si affiancano alla massiccia presenza di realtà aziendali sui social grazie al social media marketing. Un’innovazione che vede come prima pilastro il SEO. Lo sviluppo del web deve essere inteso come l’ uscire dal coro, facendo la differenza, una strada che va percorsa nella giusta direzione. E per seguire la giusta direzione è bene sviluppare una buona comunicazione, una trasparente e forte immagine aziendale che faccia da vetrina nel mondo digitale. Una vetrina virtuale che non deve solo essere presente, ma deve essere visibile, è in questo il SEO, ne è specializzato. Di qui nasce la stretta correlazione tra il Marketing e lo stesso SEO, una correlazione fatta di comunicazione, ovvero il principio base del Marketing, un marketing che in questa nuova realtà digitale è bene tradurlo in SEM, il marketing del SEO. I servizi che fanno capo al SEO si attengono alla sfera dell’informazione e dell’uso strategico di tecniche e tattiche di marketing, gestite e guidate dalla professionalità e presenza di persone e di team disponibili, creativi e pronti a guardare nella stessa direzione della nuova innovazione: il SEO. Un’innovazione che a tratti va oltre il marketing, e si basa sull’informatica, perché l’informatica è marketing. Solo un’esperienza maturata nel settore, un’ esperienza di affiancamento a clienti, un’ esperienza fatta dallo sviluppo di progetti di comunicazione e advertising può fare da differenza. Tattiche Marketing che partendo da un contesto fertile di idee e collaborativo possono raggiungere nuovi clienti, nuovi target, nuove visioni immaginarie e virtuali. Tattiche Marketing che definiscono le giuste linee guida di web marketing da seguire per l’ottimizzazione di un sito internet in otticaSEO, e per l’integrazione con le normali strategie di marketing e pubblicitarie comunemente adottate.

 

TATTICHE MARKETING
www.tattichemarketing.com
Angelo Raffaele Mastropierro
3802543199 – info@tattichemarketing.com

Google Ngram Viewer: diagrammi occorrenza parole

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Google Ngram Viewer: diagrammi occorrenza parole

Google Ngram Viewer: diagrammi occorrenza parole

Google Books (o Google Libri in italiano) è il progetto di Google per la digitalizzazione di milioni di testi in svariate lingue.
E’ anche parte dello store Google Play per l’acquisto di ebook e applicazioni fruibili su svariati dispositivi.
In Google Books c’è una funzione interessante che permette il tracciamento di diagrammi e che misura la ricorrenza di una determinata parola chiave all’interno dei testi digitalizzati.
Le ricerche si possono fare solo per alcune lingue: inglese (americano, britannico), cinese, francese, tedesco, ebreo e spagnolo. Tuttavia è interessante la possibilità di stabilire un arco temporale, mettere a confronto più parole e vedere l’evoluzione della ricorrenza di queste parole nel tempo.
Nell’immagine di apertura ho messo a confronto tre “necessità” dell’uomo (Dio in blu, sesso in rosso e denaro in verde) dal 1900 al 2008.
Ad ognuno le sue considerazioni.

Link: Dio, sesso e denaro

Riconoscimento facciale di Facebook e privacy

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Riconoscimento facciale di Facebook e privacy

Riconoscimento facciale di Facebook e privacy

Facebook ha recentemente acquistato Face.com società specializzata nello sviluppo di un software che riconosce i visi delle persone all’interno delle foto e li associa a degli account.
L’obiettivo è palese, creare un sistema automatizzato che riconosca e tagghi le persone all’interno delle milioni di foto pubblicate ogni giorno su Facebook.
Ma se non ci andasse di essere taggati? Il tag equivale ad una notifica ad un pubblico più o meno vasto tra amici e conoscenti.

Quando si apre un account su Facebook le impostazioni sulla privacy di base sono molto permissive, quindi, se non vogliamo che siano inviate notifiche riguardo la nostra presenza in foto, dobbiamo espressamente dirlo.

  • Andiamo nelle impostazioni sulla privacy
  • Nella sezione “Diario e aggiunta di tag” clicchiamo su “Modifica impostazioni”
  • Nella sezione “Chi può vedere i suggerimenti dei tag quando vengono caricate foto che ti somigliano?” scegliamo “Nessuno”

In questo modo, nel momento in cui Facebook integrerà la tecnologia di Face.com, non saremo taggati.

[via ReadWriteWeb]