Author Archives: Sergio Gandrus

About Sergio Gandrus

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Da febbraio 2024 lavoro come CTO presso Deva Connection Il mio stack è PHP/MySQL/Git/Docker. Lavoro con Agile (Scrum) e utilizzo principalmente AWS come cloud provider. Sono papà e marito. Nel tempo libero mi piace leggere, il buon vino e viaggiare.

Schema fisico di una rete LAN

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Schema fisico di una rete LAN

LanTopolog non è il primo software che viene da Topolinia  recensito nelle pagine di questo blog 😉 .
E’ invece una comoda utility per gli amministratori di rete disponibile sia nella versione freeware che shareware.
In entrambe è possibile avere in pochi istanti una mappa fisica della rete LAN (o WLAN). In questo modo è possibile vedere quale dispositivo di rete è collegato a quale porta di switch.
Una grande aiuto, per esempio, quando una stampante di rete smette di rispondere ai comandi da computer e non si capisce quale sia il nodo che non funziona.
Ovviamente la versione shareware è più ricca ma già quella freeware dispone di un buon numero di features oltre alla generazione della mappa.

Link: LanTopolog

Bloccare l’ex sui social

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Bloccare l'ex sui social

Questa è proprio strana ma va citata.
Esiste un plugin per i più diffusi browser (Firefox, Chrome, Internet Explorer, Safari..) che impedisce che, anche casualmente, si incappi in tracce dei propri ex.
Basta inserire username in Twitter e Facebook e l’url del blog dell’ex per far si che il browser ignori qualsiasi contenuto provenga da quella fonte.

Voi direte “basta la volontà”. Ma se non è sufficiente affidiamoci ai plugin.

Link: Ex-blocker

Editor HTML5

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Editor HTML5

Tutti i CMS hanno un loro editor HTML per la composizione di pagine e post (vabbè su Drupal devi installarlo ma è praticamente così essenziale che non si capisce perchè non ne esca uno con l’installazione).
Anche questo blog su piattaforma WordPress ha il suo bravo editor che non sempre è fluido e rapido come lo si vorrebbe.
Soprattutto, per vedere il risultato della scrittura di un articolo, per esempio, devo cliccare sul pulsante anteprima.

L’avvento imminente di HTML5 dovrebbe portare qualche beneficio in questo senso.
Tutti i browser moderni supportano HTML5 contenteditable ossia la possibilità di editare e formattare al volo i contenuti di una pagina o un post.
Aloha è un editor che genera codice xHTML5 pulito ma che soprattutto permette la gestione del contenuto al volo.
La demo può parlare meglio di tante chiacchiere.

Di sicuro qualcosa che troveremo presto nelle release dei più moderni CMS

Link: Aloha – HTML5 Editor

Velocizzare l’avvio di Windows 7

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Velocizzare l'avvio di Windows 7

UPDATE: questo tutorial NON serve per velocizzare l’avvio in Windows 7 ma può essere utilizzato nei sistemi multi-core a scopo diagnostico

E’ possibile velocizzare l’avvio di Windows 7 se si dispone di un processore multi-core (la quasi totalità dei desktop moderni è così).
All’avvio, infatti, normalmente viene utilizzato un solo core per caricare il sistema operativo e i programmi in esecuzione automatica ma utilizzandoli tutti (2 o 4 o 8, fisici e logici, a seconda dell’architettura) la velocità di caricamento del sistema aumenta sensibilmente.

Per fare ciò si deve fare come segue.

  • Da Start digitiamo msconfig
  • Nella scheda Opzioni di avvio clicchiamo su Opzioni avanzate
  • Mettiamo la spunta su Numero di processori
  • Dal menù sottostante selezioniamo quanti processori coinvolgere all’avvio (mettiamoli tutti)

I miglioramenti si possono misurare anche nell’ordine di una diminuzione del 50% nel tempo di avvio.
Per misurare le velocità di avvio di Windows 7 possiamo fare riferimento ai programmi citati in quest’altro post.

Rimuovere Elite Toolbar

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Rimuovere Elite Toolbar

Alcuni spyware li installiamo inconsapevolmente perchè si trovano all’interno di pacchetti software free.
Spesso non ci fermiamo a leggere che l’installazione del freeware che abbiamo scaricato comprende altre installazioni.
Una di queste può essere “Elite toolbar” chiamata anche “El. toolbar” che offre sì servizi di ricerca ma è anche un fastidioso spyware/trojan assai ostico da eliminare completamente.
GSA è una softwarehouse tedesca che ha sviluppato un tool che serve speicificamente per rimuovere “Elite toolbar”.

Link: El Toolbar Killer

No al bavaglio dell’informazione

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No al bavaglio dell'informazione

Non sono d’accordo con lo sciopero dell’informazione contro la legge bavaglio. E’ un controsenso.
Ripropongo un post del mese scorso dove ho già parlato dell’argomento. Ci sono testi e link utili.

Da l’Espresso

Le proteste sollevate contro la legge bavaglio, online e offline, continuano a raccogliere adesioni e a sortire effetti. Anche grazie alla sollevazione generale è infatti stato annunciato il ritiro del famigerato emendamento 1707, già soprannominato “salva-pedofili”

Berlusconi ha deciso di blindare il ddl intercettazioni, ma le proteste sollevate contro la legge bavaglio, online e offline, continuano a raccogliere adesioni e a sortire effetti. Anche grazie alla sollevazione generale è infatti stato annunciato il ritiro del famigerato emendamento 1707, già soprannominato “salva-pedofili”.

L’emendamento in questione evitava l’arresto in flagranza per chi commetteva reati sessuali “di lieve entità” sui minori. Il documento (a questo indirizzo l’integrale ) presentato da sette senatori tra cui Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello era riuscito, in appena venti parole, a scatenare una protesta generale. Tra le voci alzatesi contro il provvedimento anche il Popolo Viola (leggi) che segnalava il carattere nascosto dell’emendamento tra i tanti documenti collegati a una legge che si occupa di tutt’altro.

Passato il pericolo del 1707, resta però tutta la Legge Bavaglio che, nei piani del governo, deve essere approvata a colpi di fiducia entro la fine di luglio. I gruppi e i siti nati su Internet e nei social network continuano a veder crescere i loro numeri, con la petizione di “No Bavaglio” (nobavaglio.adds.it) arrivata ormai alla soglia delle 200 mila firme, ma restano allerta anche ValigiaBlu (www.valigiablu.it) e il già citato Popolo Viola.

Per quanto riguarda le proteste “fisiche”, davanti alla sede del Senato è stato organizzato un presidio da parte del sindacato della Polizia Silp-Cgil a cui ha partecipato anche una delegazione del sindacato dei giornalisti della Fnsi. Proprio l’Fnsi ha aperto un blog speciale per manifestare contro un’informazione al guinzaglio (fnsi-libera-informazione.blogspot.com). L’associazione nazionale dei Magistrati ha invece confermato lo sciopero del primo luglio ed ha annunciato assemblee e mobilitazioni per tutto giugno (http://www.associazionemagistrati.it/articolo.php?id=2006).

Da Libertà è Partecipazione su Facebook

Il DDL Alfano che imbavaglia la cronaca giudiziaria e riduce il potere delle intercettazioni, non ha subito grandi modifiche. Quindi la norma che obbliga i blogger a pubblicare una rettifica relativa al contenuto di un post, entro le 48 ore successive alla pubblicazione on line, è rimasta intatta. Ci sono due emendamenti che puntano a svotare questo aspetto della norma ma non risulta siano stati recepiti. Ciò significa che, se nelle prossime settimane venisse approvato il DDL Alfano, scatterebbe la museruola anche per i blog.

Da Circolo Italia dei Valori Imperia

Al centro della censura sarà soprattutto chi – come molti di voi – scrive notizie in rete. Perché con queste nuove norme tutti i siti (anche quelli amatoriali e non registrati come testate giornalistiche) diventano come i giornali, soggetti quindi all’obbligo di rettifica regolato dalla “Legge sulla stampa”.

Qualsiasi persona che sarà citata su un sito o blog potrà fare richiesta di rettifica: in questo caso, il blogger deve pubblicarla entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono”. Per chi non rispetta tempi e modi previsti, la sanzione non è irrisoria: si rischia una multa fino a 12.500 euro.

Questo vuol dire che dietro un blog o un sito amatoriale deve sempre essere disponibile qualcuno per pubblicare la rettifica. Il blogger non può andare più in vacanza, assentarsi il fine settimana, decidere di prendersi un periodo di pausa dalla rete.

Oppure ci si immagina che dietro ciascun portale – anche amatoriale – ci sia sempre una redazione. È la tomba della libertà di informazione in rete. Soprattutto ora che si è visto che grazie a Internet si possono creare mobilitazioni importanti, senza la necessità di grandi risorse economiche o dell’appoggio dei grandi giornali.

Da Blogosfere

Da Il Salvagente

.. se mi volete segnalare altri link significativi…

Rimuovere i rootkit in maniera semplice

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I rootkit sono stati la dannazione di molti utenti di pc che credevano di essere al riparo delle minacce per il solo fatto di utilizzare un buon antivirus.
Dal sito di Trend Micro:

Un rootkit è una tecnologia adottata dalle minacce informatiche per impedire rilevamenti e rimozioni. In generale i rootkit sono confinati su un singolo sistema e utilizzano diverse tecniche per alterare il settore di avvio, il codice del kernel o le applicazioni di un computer. Queste alterazioni, a loro volta, consentono alle minacce di agganciarsi al sistema e rimanere nascoste nei browser e nei registri.

Benché la terminologia sia nuova, i rootkit esistono dai tempi del sistema operativo DOS, dove erano noti come tecnologie stealth.

I rootkit quindi possono essere di difficile rilevazione.
Specialmente gli antivirus gratuiti non sempre riescono a rilevarli e cancellarli. Serve, quindi, un prodotto specializzato che sa dove cercarli e riconoscerli.
Ecco qui RootKitBuster da Trend Micro. Software superspecializzato che non si installa (lavora quindi all’interno della RAM) e che permette una scansione totale del computer.
Le opzioni di scansione sono quelle che si possono vedere qui sotto.

Rimuovere i rootkit in maniera semplice

Il consiglio è di selezionarle tutte anche se questo porterà ad un tempo di scansione anche di più di un’ora (provato su un hard disk da 500 MB).
Alla fine della scansione si avrà un elenco dei rootkit trovati. Essi si potranno selezionare e cancellare.

Rimuovere i rootkit in maniera semplice

RootkitBuster non funziona con i sistemi operativi a 64bit.

Link: RootkitBuster

Misurare il tempo di avvio di Windows

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Misurare il tempo di avvio di Windows

Windows, a lungo andare, impiega sempre più tempo ad avviarsi.
E’ un fatto naturale perchè si installano sempre più driver e programmi che si avviano all’inizio e perchè decadono le prestazioni dell’hard disk, soprattutto se non se ne fa un’accurata manutenzione.

Per misurare questo tempo di avvio, a partire ovviamente dalla fine del caricamento del BIOS, possiamo usare due programmi.

Il primo è PC Boot Timer che richiede un riavvio per misurare questo tempo oppure BootRacer che è un programma più complesso e con maggiori opzioni.

Link: PC Boot Timer e BootRacer