Author Archives: Sergio Gandrus

About Sergio Gandrus

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Da febbraio 2024 lavoro come CTO presso Deva Connection Il mio stack è PHP/MySQL/Git/Docker. Lavoro con Agile (Scrum) e utilizzo principalmente AWS come cloud provider. Sono papà e marito. Nel tempo libero mi piace leggere, il buon vino e viaggiare.

Essere anonimi sul web. Che informazioni mostro mentre navigo?

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Essere anonimi sul web. Che informazioni mostro mentre navigo?

Stare dietro lo schermo di un computer e navigare in internet ci può dare un falso senso di sicurezza.
Crediamo che visitando un sito web possiamo vedere senza esser visti. Ma non è sempre così.

Non sto parlando di malware che si installano e inviano dati sensibili a qualche hacker nel mondo.
Parlo delle informazioni che ci portiamo in chiaro durante la nostra navigazione sul web.
Per avere un’idea di quello che mostriamo possiamo utilizzare decine e decine di servizi.
Ne ho selezionati 4 che sono ben fatti e utili.

  1. TOOLS-ON.NET – oltre le informazioni base come IP, Browser e lista dei plugin attivi, Sistema Operativo, linguaggio usato, ci dice anche risoluzione dello schermo, grandezza e profondità dei colori. Tenta anche di dirmi quanti siti ho visitato prima di questo ma sbaglia
  2. Stay Invisible – mi dice il mio IP, Browser, Intestazioni HTTP (da cui si ricavano altre info) ed elenco dei font installati. Sbaglia stabilendo longitudine e latitudine del mio IP. Le coordinate appartengono al nodo di cui fa parte la rete cui appartiene il mio pc.
  3. Anonymity Test – in aggiunta alle informazioni di TOOLS-ON.NET mi ha rilevato anche l’IP della rete interna
  4. JonDonym – completo e compatto. Ci sono tutte le info possibili. Quando sono evidenziate in rosso, significa che possono risultare una minaccia per la sicurezza nella navigazione.

In particolare, il sito JonDonym fa parte di un progetto più ampio rivolto alla protezione della privacy.

Link: JonDonym

SEO: Google continua a non digerire Flash

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SEO: Google continua a non digerire Flash

Se hai già un brand famoso e importante allora puoi pensare di fare un sito in flash altrimenti lascia perdere.
In sostanza è questo quello che ho pensato l’altro giorno quando cercavo il blog di Francesco Totti.
A margine della finale di Coppa Italia finita con l’espulsione del capitano della Roma ci sono state un mare di polemiche.
Totti ha  parlato attraverso il suo blog e io, che non sono tifoso della Roma,volevo leggere le testuali parole ma non sapevo quale fosse l’URL.
Ho fatto la mia ricerchina su Google con parole chiave “Blog Francesco Totti” ma non trovavo il blog ufficiale.
Seconda, terza, quarta pagina.. niente!
Poi da un link sul sito di un giornale sportivo l’ho trovato ed ho capito cosa c’era che non andava.
Un sito completamente fatto in Flash.

Effettivamente se uno cerca “Sito Francesco Totti” o “Francesco Totti” il sito esce come primo ma per giorni la frase “Blog Francesco Totti” ha dato come primo risultato il blog di un tifoso.
Solo in questi giorni il sito ufficiale si è affacciato alla prima pagina. E’ probabile che tutti i link dalle varie testate giornalistiche abbiano dato la spinta giusta.. ma che fatica.

Velocizzare il blog: l’opzione CDN

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Velocizzare il blog: l'opzione CDN

CDN sta per (Content Delivery Network) ed è una metodologia di erogazione dei contenuti di una risorsa web come un blog, un sito o un portale.
Nel caso in cui il traffico verso una di queste risorse diventi molto intenso (diciamolo, il sogno di tutti i possessori di un sito), si può andare incontro a rallentamenti nella visualizzazione delle pagine.
I motivi possono essere diversi: saturazione della banda passante del server, eccessivo carico sulla CPU, poca RAM ecc.
Una soluzione efficace è quella di demandare l’erogazione di un contenuto statico, come ad esempio un’immagine, ad un server terzo.

Esistono soluzioni commerciali (Akamai, Limelight) che sono abbastanza impegnative dal punto di vista economico ma che permettono di avere una spesa dimensionata alla popolarità di un sito. Più utilizzi la banda, più paghi.

CDN serve anche per siti di medie e piccole dimensioni
? Premesso che un CDN professionale come quelli citati sarebbe inutile, se ne esistesse uno gratuito ci sarebbero in ogni caso pro e contro.
I pro sono che i siti ospitati su hosting economici potrebbero vedere molto incrementata la velocità di caricamento delle pagine. Quasi a livello di un hosting professionale.
I contro, a mio parere, sono qualche controindicazione di tipo SEO (il bot potrebbe non digerire il fatto che i contenuti provengano da fonti diverse, soprattutto se non ti chiami Repubblica.it) e il fatto di dipendere da un servizio che può essere chiuso o regolamentato diversamente quando abbiamo fatto pieno affidamento su di esso.

Il plugin per WordPress che segnalo si basa sul CDN di Coral, una società che offre gratuitamente i propri servizi. Dopo l’attivazione, si potrà scegliere quale dei contenuti statici del proprio blog si vorranno “terzializzare”. Il plugin aggiungerà al nome host dei file l’estensione .nyud.net forzando quindi il browser del visitatore a fare la richiesta dalla rete Coral.

Link: Free CDN per WordPress

Formee il framework per i form

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Formee il framework per i form

I form possono essere dei veri grattacapi per gli sviluppatori web.
In primis c’è il problema della visualizzazione omogenea nei vari browser.
Poi ci sono le difficoltà nel rendere un form gradevole dal punto di vista estetico ma anche accessibile e usabile.

Formee è un framework orientato ai form basato su Fluid 960 Grid System (a sua volta basato 960 Grid System) che permette di non sbattere la testa con allineamenti,larghezze e font.
Infatti le larghezze di tutti i campi di testo, le aree sono espresse in percentuale in modo da potersi adattare a qualsiasi tipo di layout.
Dopo aver incluso i due css del framework il nostro unico cruccio sarà solo quello della costruzione del form.

Link: Formee

Mini guida all’utilizzo di PuTTY

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Faccio seguito alla richiesta di Enzo e scrivo questo minitutorial sull’utilizzo di PuTTY.

  • Prima di tutto bisogna scaricare il file eseguibile dalla pagina dello sviluppatore.
    Mini guida all'utilizzo di PuTTY
  • Il file è un’eseguibile, non un’installazione, quindi basta il doppio clic per avviarlo
    Mini guida all'utilizzo di PuTTY
  • Si apre la GUI e si immettono i parametri iniziali per la connessione (in questo caso il tipo è SSH)
    Mini guida all'utilizzo di PuTTY
  • Una volta connesso al server,  si apre il terminale in cui inserire user e password.
    Per chi non fosse avvezzo a questo tipo di interfaccia ricordo che, durante la digitazione della password, sulla finestra non sembra accadere niente. In realtà il terminale nasconde la digitazione ma la sta recependo.
    Mini guida all'utilizzo di PuTTY
  • Dopo di che si dialoga col server secondo la sintassi e i comandi Telnet e\o Linux (se ci si connette ad un server con questo OS)

Link: Comandi Telnet

Link: Principali comandi Linux

Regolare il volume negli mp3

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Regolare il volume negli mp3

Nel titolo ho omesso di dire “.. se non si dispone di un software avanzato di editing audio”.
Capita spesso di avere degli mp3 che hanno livelli di volume diversi tra di loro. Un po’ perchè la loro provenienza non è omogenea e un po’ perchè è uso sempre più diffuso quello di ricavare gli mp3 da video scaricati da YouTube.

Esiste un software che si chiama MP3Gain che assolve alla sola funzione di regolarizzare il volume di un mp3, confrontando diversi file e calcolando grazie all’algoritmo Replay Gain come sia sentito da un orecchio umano .

MP3Gain non decodifica e poi ricodifica il file ma semplicemente ne regola i picchi di volume uniformandoli tra loro.
Il “Target Normal Volume” consigliato è 92.0 dB.

MP3Gain permette una piccola post-produzione che in molti casi vale la pena di fare per godere di un buon ascolto.

Link: MP3Gain

Creare e-book ePub e leggerli con Firefox

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Creare e-book ePub e leggerli con Firefox

Da Wikipedia:

EPUB (pubblicazione elettronica) è uno standard aperto specifico per la pubblicazione di libri digitali (e-book) e basato su xml. A partire da settembre 2007 è lo standard ufficiale dell’International Digital Publishing Forum (IDPF) – un organismo internazionale no-profit al quale collaborano università, centri di ricerca e società che lavorano in ambito sia informatico che editoriale – e sostituisce, aggiornandolo, l’Open eBook (OEB), elaborato dall’Open E-book Forum. Lo standard, che ha file con estensione .epub, consente di ottimizzare il flusso di testo in base al dispositivo di visualizzazione ed è costituito a sua volta da altre tre specifiche:

EPUB è uno standard che consente di ottimizzare il flusso di testo in base al dispositivo di visualizzazione ed è basato su XHTML o DTBook (uno standard xml elaborato dal DAISY Consortium per rappresentare testo) e il formato d’archiviazione zip. EPUB consente il supporto opzionale di Digital Rights Management (DRM).

Creare un e-book secondo lo standard ePub è molto più semplice che farsi pubblicare da un editore tradizionale.
Il sito ePub Bud permette di creare online il proprio e-book attraverso una semplice interfaccia con menù dei comandi simile al comune Word.
Una volta convertito il proprio scritto nel formato ePub saremo sicuro che questo sarà leggibile da molti e-reader come il recente iPad ma anche

  • Android Phones/Devices (using WordPlayer, FBReader, Aldiko)
  • Apple iPhone and iPod Touch (using Stanza)
  • Barnes & Noble nook
  • BeBook
  • Bookeen Cybook Gen3, Cybook Opus
  • COOL-ER
  • Ctaindia’s eGriver Ebook Reader
  • eSlick
  • Hanlin eReader
  • Hanvon N516, N518, N520, N526
  • iRex Digital Reader 1000
  • iRex Digital Reader 800
  • iRiver Story
  • Plastic Logic
  • PocketBook Reader
  • Sony Reader
  • … e anche il famoso Amazon Kindle ..se si installa questo hack!

Se non si dispone di un e-reader possiamo tranquillamente utilizzare un add-on di Firefox chiamato EPUBReader.
Dovremo solo ricordarci che lo schermo di un pc non è riposante come quello di un e-reader.

Link: EPUBReader

Controllo del server da smartphone (con Symbian)

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Controllo del server da smartphone (con Symbian)

Gli amministratori di server non possono vivere davanti ad un pc ed eternamenti connessi alla Rete.
La possibilità di tariffe flat e semi-flat per la connessione a internet, ha reso possibile fornire assistenza (d’emergenza) anche tramite dispositivi mobili come i moderni smartphone.
Uno degli strumenti maggiormente usati dagli amministratori di sistema e di server è PuTTY, un client SSH e telnet che funziona sotto Windows e Unix.
Fortunatamente, ne esiste la versione per sistema operativo Symbian (il sistema operativo di tutti gli smartphone Nokia) che ha le stesse funzionalità e ne ripropone anche il medesimo feeling di utilizzo.
PuTTY è disponibile per Symbian S60 terza edizione e per la Serie 80 Communicator.

N.B. per Symbian quinta edizione e supporto telefoni touchscreen si veda PuTTY Touch UI.

Link: PuTTY for Synbian OS