Author Archives: Sergio Gandrus

About Sergio Gandrus

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Da febbraio 2024 lavoro come CTO presso Deva Connection Il mio stack è PHP/MySQL/Git/Docker. Lavoro con Agile (Scrum) e utilizzo principalmente AWS come cloud provider. Sono papà e marito. Nel tempo libero mi piace leggere, il buon vino e viaggiare.

Licenza gratuita per 12 mesi antivirus Trend Micro

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Licenza gratuita per 12 mesi antivirus Trend Micro

Trend Micro sta offrendo gratuitamente una licenza prova, valida per un anno, del suo noto antivirus “Internet Security 2010”.
Per ottenerla bisogna però passare per la pagina “istituzionale” in inglese del sito, scaricando il file 149MB TIS175_IOMEGA.exe.

Durante l’installazione, nel momento in cui viene chiesto il numero seriale, bisogna selezionare “Install a free trial version“.
La particolarità è che questa prova dura, appunto, 12 mesi. La registrazione con inserimento della propria email rimane obbligatoria.

Link: Trend Micro Internet Security 2010

Utente PayPal verificato: come si controlla?

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Utente PayPal verificato: come si controlla?

In molti siti che propongono PayPal come sistema di pagamento c’è un marchietto (quello che ho postato in apertura) che indica che si tratta di un utente verificato.
Che significa essere un utente verificato?
Dal sito di PayPal:

Il sistema di verifica di PayPal ti consente di ottenere maggiori informazioni sugli utenti prima di inviare loro pagamenti tramite PayPal. Verifica che le informazioni riportate sotto siano coerenti con quelle dell’azienda, dell’organizzazione o della persona alla quale desideri inviare il pagamento.

Per diventare un utente verificato in Italia un utente PayPal deve effettuare la registrazione al nostro programma Codice di verifica. Dopo aver completato la registrazione con Codice di verifica, l’utente viene sottoposto a ulteriori controlli che aumentano la sicurezza per tutti gli utenti PayPal. Tieni presente che il sistema di verifica di PayPal non costituisce un’approvazione di un utente né una garanzia delle procedure commerciali adottate da un utente. Prendi sempre in considerazione altri indicatori quando valuti gli utenti, inclusi la durata dell’iscrizione a PayPal e i numeri di reputazione (su eBay o altri siti di aste online, se presenti).

Quindi una sicurezza in più (non la sicurezza totale) per chi sta acquistando.
Ma come faccio a verificare che il marchietto non sia stato messo per rassicurarmi e poi, invece, non c’è stato alcun processo di verifica?
Purtroppo l’unico sistema che ho trovato è quello di usare un link, accessibile solo se si possiede un account con PayPal.
Il link è

https://www.paypal.com/it/verified/pal=venditore@dominio.com

Dove, ovviamente, a venditore@dominio.com si sostituisce l’email legata all’account del venditore.

Link: PayPal

TOL.IT: come perdere un buon cliente in poche mosse (parte 2)

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TOL.IT: come perdere un buon cliente in poche mosse (parte 2)

Questa è la seconda parte della storia del rapporto con il mio ex fornitore di servizio hosting TOL.it.
Per la prima parte vedi qui

Parte 2

Dopo il disastro che mi costò quasi un’ulcera e qualche notte insonne maturai l’idea di abbandonare TOL.it.
Anzi, all’inizio speravo di potermi rivalere in qualche modo.
Dopo tutto avevo subito un danno economico e d’immagine.
Economico perchè mi fermai nella vendita dei servizi e d’immagine perchè fa veramente una brutta figura un consulente informatico che non riesce a tenere visibile il suo blog.

Purtroppo il mio amico avvocato che contattai mi consigliò di desistere perchè

  • la Giustizia italiana ha dei tempi così dilatati che ci si deve impelagare in una causa solo quando non si può fare altrimenti
  • i danni da me subiti erano difficilmente quantificabili e dimostrabili

Non ultimo c’era il fatto che io avevo sui loro server decine di clienti che potevano diventare ostaggi in una possibile rivalsa.
Desistetti.
Ovviamente, però, pianificai il piano di fuga da TOL.it in modo che entro un anno, un anno e mezzo non avessi avuto più nessuno lì su.
Dati i succitati problemi di leggibilità del pannello di controllo, mi feci una tabella in Google Calendar in cui scrivevo quando e come dovevo disdire i contratti (secondo le loro regole).

A non recedere mai da questo intento contribuivano gli avvisi di scadenza dei vari servizi.
Dovete sapere che TOL.it invia email quando è in scadenza un dominio o un servizio già da 60 giorni prima, con cadenze che passano da uno a settimana fino a uno al giorno.
Immaginate di avere decine di servizi e quindi di avere decine di email in casella. Una piccola seccatura, sicuramente, ma che si sommava alle altre.
Non è tutto perchè anche il Plesk può inviare questi avvisi di scadenza che diventano anche quotidiani!

TOL.IT: come perdere un buon cliente in poche mosse (parte 2)

Inutile dire che se chiedevo, tramite ticket di assistenza, di silenziare questi avvisi, mi veniva assicurato che non sarebbero arrivati più.
Puntualmente, il giorno dopo mi ritrovavo gli avvisi in casella. Questo voleva dire o che i tecnici non sapevano dove mettere le mani o, peggio, che l’assistenza mi diceva delle bugie.

Perchè sto raccontando adesso questa storia?
Perchè ho quasi finito il trasferimento di tutti i clienti (manca veramente poco) ma, soprattutto, perchè sono perseguitato dagli avvisi di scadenza di un dominio che ho per fortuna trasferito un anno fa! Meno male che ci sono le prove che questo dominio non è più da loro altrimenti mi arriverebbero anche le richieste di pagamento.
Ci sarebbe da ridere se non stessimo parlando di un’azienda che deve stare sul mercato e che deve mantenere un livello occupazionale.
Mi chiedo che speranze ci sono se il livello si mantiene questo.

Ultima nota: forse è stato un caso ma il crollo della qualità del servizio e l’evidenza della grande disorganizzazione di TOL.it sono venuti fuori da quando l’azienda è entrata nell’orbita di Aruba. Mentre Aruba ha saputo mantenere ed elevare gli standard, TOL.it mi sembra che sia stata abbandonata a sé stessa. Ma queste sono solo supposizioni.

FINE

TOL.IT: come perdere un buon cliente in poche mosse

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TOL.IT: come perdere un buon cliente in poche mosse

Questa è la storia del rapporto con il mio ex fornitore di servizio hosting TOL.it.
Spero che possa essere d’aiuto a qualche collega ma anche a coloro che lavorano in TOL.it per poter migliorare il servizio che offrono.

Parte 1

Quando 4 anni e mezzo fa decisi di dare le dimissioni dall’azienda presso cui ero impiegato e cominciai la carriera da professionista del web, ero in cerca di fornitori affidabili.
Per chi offre servizi legati a internet, un buon provider di hosting è fondamentale.
Scelsi TOL.it perchè precedentemente lo avevo provato con formule del tipo “hosting condiviso” con clienti senza particolari esigenze e mi ero trovato bene.
Per me, invece, scelsi una formula che prevedeva 2Gb di spazio, pannello Plesk e N domini da poter registrare.
Il primo impatto fu spiazzante in quanto l’interfaccia utente che mi permetteva di gestire il mio rapporto con TOL (acquisti di domini e servizi supplementari) era a dir poco criptica e anche malfunzionante. Ancora oggi se mi autentico qui arrivo qui (che diavolo è subdomain-hotel.gif???)
Tuttavia, dopo un primo tempo di rodaggio, cominciai a farci l’abitudine e, soprattutto, l’assistenza era veramente disponibile e veloce. I dubbi venivano fugati in breve tempo e c’era una certa elasticità nel risolvere problemi creati dalla mia inesperienza verso le loro procedure.

Solo i rinnovi dei domini e dei servizi mi creavano qualche problema perchè questi si rinnovavano automaticamente e non c’era (e non c’è) alcun pannello di controll0 che mi facesse capire chiaramente se avevo provveduto al pagamento e/o mi ero scaricato la fattura. Le disdette dovevano essere fatte 30 giorni prima della scadenza naturale del dominio (altra regola opinabile).
Per molto tempo, però, non ho avuto alcun tipo di problema legato alla qualità del servizio.
In 3 anni sono arrivato ad avere anche 40 progetti attivi su TOL.it. Questo stesso blog si può dire che sia “cresciuto” lì.

I problemi cominciarono quando il server Windows (ebbene sì, da allora in poi solo Linux) dove si trovava la mia porzione di hosting autogestito iniziò a dare i numeri.
Siti irraggiungibili, servizi che cadevano e tecnici che non arrivavano a capo del problema.
Fino al disastro totale. Rottura del hard disk, così mi fu detto, con conseguente perdita dei dati.

Decine di clienti inferociti che mi martellavano e, dall’altra parte, tecnici che evidentemente non dovevano tenere a bada solo me.
Anche io, che non sono un grande hardwarista, so che con una configurazione RAID 1 è possibile garantire la continuità del servizio.
Allora perchè non lo è stato fatto con quel server? Mistero.

Dopo più di 20 giorni di lotte e di recupero dati tramite un loro vecchio backup e alcuni miei parziali, si riuscì a tornare ad essere visibili senza alcuna denuncia da parte dei miei clienti.
Consiglio per i colleghi: indicate sempre, nei contratti che fate sottoscrivere ai clienti, che la visibilità del sito o il funzionamento dell’applicazione può non dipendere da voi e che quindi non ne siete legalmente responsabili.

Fine prima parte

Errore “Documents.library-ms ha smesso di funzionare” in Windows 7

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Errore "Documents.library-ms ha smesso di funzionare" in Windows 7

Quando si fa doppio clic su una libreria per vederne i contenuti può comparire questo errore

<nomelibreria>.library.ms ha smesso di funzionare

Per esempio può capitare con la libreria Documents ma può capitare anche con

Music.library.ms ha smesso di funzionare

Pictures.library.ms ha smesso di funzionare

Videos.library.ms ha smesso di funzionare

Per correggere l’errore bisogna aprire Windows Explorer e fare clic destro sulla corrispondente libreria e scegliere “Cancella”

Nota: Cancellare una libreria non significa cancellarne i contenuti. Tuttavia  si potrebbe voler ri-aggiungere la libreria.

Per poterlo fare basta fare clic destro su Librerie, nella vista di Windows Explorer, e cliccare su “Ripristina le librerie di deafult”

Errore "Documents.library-ms ha smesso di funzionare" in Windows 7

[via Winhelponline Blog]

WinUtilities Pro: licenza gratuita

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WinUtilities Pro: licenza gratuita

Come sempre, affrettatevi. Non so quanto tempo possa durare questa offerta.
WinUtilities Pro è un insieme di 20 tool che servono per migliorare le performance di un sistema Windows.
Quindi troviamo:

  • Deframmentatore
  • Pulitore di disco
  • Recupero file
  • Eliminatore definitivo di file
  • Ricerca file duplicati
  • Auto-chiusura del sistema operativo
  • … eccetera

per Windows 7/Vista/XP/2003 Server/2000/NT/98

Il prezzo di una licenza normalmente è di $49,99 ma con questa procedura la si può ottenere gratuitamente.
Step 1: Download
WinUtilities Pro: licenza gratuita

Step 2: Registrazione su Softpedia

regname: Softpedia User
regcode: C1H0L9-20CC-321B-36F7-4117-W6Y1L3

[via YLSoftware]

regname: Softpedia User
regcode: C1H0L9-20CC-321B-36F7-4117-W6Y1L3

Traduzioni online ma umane

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Traduzioni online ma umane

Tra i molti servizi che si possono trovare online la traduzione è quella che si presta meglio a sfruttare le possibilità della Rete.
Molti portali di aziende multinazionali si sono affidati nel passato (e alcuni tuttora si affidano) a traduttori automatici con risultati spesso ridicoli.
Ricordo un vecchio portale tecnico della ASUS che puntualmente preferivo leggere in inglese perché, paradossalmente, mi era più comprensibile.
La traduzione umana ha tuttora dei vantaggi che, per un’azienda anche di dimensioni medio-piccole, vanno assolutamente considerati nel lancio di un portale o di un sito multilingua.

Translia non è solo un sito che offre un servizio di traduzione tramite traduttori professionisti, ma è anche un luogo in cui ci si può proporre come traduttori.
L’iscrizione alla board è gratuita per il traduttore che può lavorare su progetti individuali o di gruppo.
Per il committente, invece, ci sono alcuni strumenti che permettono la valutazione del traduttore come:

  • Livello del traduttore (valore che indica il rendimento e la reputazione)
  • Valutazione del cliente (giudizi di precedenti clienti)
  • Approvazione del traduttore (giudizi di altri traduttori)
  • Kudos (“crediti” ricevuti quando si aiuta la comunità)

Insomma un servizio prezioso e di qualità ad un costo che non è eccessivo come si potrebbe pensare.

Link: Translia.com

Scaricare tutta la musica che si vuole (legalmente)

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Scaricare tutta la musica che si vuole (legalmente)

Puniz.com è semplice nell’utilizzo.
Si cerca una canzone tramite il motore di ricerca che interroga anche (ma soprattutto) l’enorme database di materiale presente su YouTube.
La canzone viene cercata tra le migliaia di video presenti.
Istantaneamente la canzone viene convertita in mp3 (ma è possibile scaricare anche la versione per cellulare 3GP, per lettori flash FLV o lettori multimediali MP4).

Ecco qua: tutta la musica disponibile su web in maniera legale e immediata.
La qualità è però un altro discorso.

Link: Puniz

Subito dopo una nuova installazione di Drupal

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Subito dopo una nuova installazione di Drupal

Alex Netkachov è un ZEND Certified Engineer di cui leggo ogni tanto gli interessanti articoli.
Da poco sta passando a Drupal da una precedente piattaforma e si è scritto tutte le installazioni che ha dovuto fare per adattarlo alle sue esigenze.
Vedere questa lista mi ha fatto sorridere perchè effettivamente Drupal è un CMS che nasce un po’ spoglio e che ha bisogno di tempo e pazienza per essere customizzato.
Non sempre questa operazione è lineare e semplice, specie per chi è alle prime armi.

Condivido la sua to-do-list perchè contiene link a risorse utili per chi vuole cominciare con Drupal e perchè è nell’ordine cronologico esatto in cui deve avvenire l’installazione

  1. Theme (@done, artisteer)
  2. Install WYSIWYG module for creating content (@done, wysiwyg + tinymce + patch + new content format)
  3. Install TLA (@done)
  4. Install google analytics (@done, google analytics)
  5. Redirect from alexatnet.com to www.alexatnet.com (@done, read Drupal’s .htaccess)
  6. Cron jobs (@done, cron)
  7. Automatic backup (@done, backup and migrate, daily backups)
  8. bit.ly or some other short link for each node (@cancel)
  9. Module for sending notifications about new comments (@done, comment notify)
  10. Search friendly URLs (@done, Drupal’s .htaccess and pathauto)
  11. Spam: Mollom and Spam modules (@done, spam and mollom)
  12. Enable comments (@done)
  13. OpenID Auth (@done)
  14. OpenID provider (@done, phpMyId)
  15. “Read more” is not necessary (@done, how to)
  16. Private messages to users (@done, privatemsg)
  17. Code highlighter: PHP, C#, XML, HTML, CSS (@done, syntaxhighlighter, #699968)
  18. Favicon (@done)

link: Alex@net