Category Archives: CMS

CMS Made Simple ha vinto il premio come migliore CMS open source

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CMS Made Simple ha vinto il premio come migliore CMS open source

CMS Made Simple ha vinto il premio come migliore CMS Open Source per il 2010 nella competizione organizzata dalla casa editrice Packt Publishing

I finalisti della sezione erano

  • CMS Made Simple
  • MODx
  • mojoPortal
  • SilverStripe
  • XOOPS

Come si può notare mancano i mostri sacri come WordPress, Joomla e Drupal.
Per questi è stata creata una sezione a parte: Hall of Fame CMS, ossia i vincitori delle scorse edizioni del premio. Credo che il motivo sia anche quello di dare spazio alle nuove proposte.
Tra i progetti emergenti ha vinto Pimcore che, in tutta sincerità, non conoscevo proprio ma che analizzerò in un prossimo test. Chissà che non lo possa usare in qualche progetto sperimentale.
Tra l’altro ho letto che è basato su Zend Framework per cui l’interesse è anche di tipo “didattico”.

Prestashop è il vincitore per la categoria e-commerce. A suo tempo feci un veloce test (solo di tipo funzionale) di questa piattaforma e ne rimasi impressionato per le funzionalità ma anche per le possibilità di sviluppo.
Premio più che meritato.

Link: 2010 Open Source Awards

Blog al sicuro con blogVault

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Blog al sicuro con blogVault

Un blog come questo che state leggendo ha richiesto ore e ore di tempo dedicato a scrivere i post, a rispondere ai commenti ed anche ad uploadare file per inserire immagini, documenti, tutorial e altro.
E’ già capitato di trovarmi spiazzato perchè confidavo nel fatto che il mio provider di hosting effettuasse back-up giornalieri di tutto. Sbagliando.

Quando succede un disastro (rottura dell’hard-disk, cancellazione accidentale, hackeraggio) è meglio contare su sé stessi e sull’aiuto di servizi esterni come blogVault.
Se si utilizza WordPress come piattaforma di blogging si può fare ricorso al plugin di blogVault che provvede a effettuare un backup (impostate temporalmente secondo le diverse esigenze) sui server Amazon S3.
Tramite una comoda interfaccia sul sito di blogVault si può in ogni momento ripristinare un backup di database, files, plugin e temi del proprio blog WordPress.
Il servizio è gratuito fino ad un blog e 50 MB di spazio occupati ma le opzioni a pagamento sono molto ragionevoli.
L’account a pagamento può essere utilizzato per il backup di blog multipli.
L’unico appunto che mi sento di muovere a questo servizio è quello di non poter impostare l’ora esatta in cui voglio effettuare il backup.

Link: blogVault

Gestire fatture e clienti con WordPress

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Gestire fatture e clienti con WordPress

Il lavoro del consulente informatico non è fatto solo di gloria e di persone che ti vogliono coprire di soldi per le tue perle di conoscenza (vaga ironia).
Molto del tempo del professionista è impegnato in pratiche poco piacevoli/interessanti come la fatturazione al cliente.

Premesso che basterebbe essere bene organizzati e cavarsela con Excel, se esistono strumenti che semplificano la gestione della fatturazione, ben vengano.
Se poi questi strumenti si legano alla nostra piattaforma blog preferita.. allora anche meglio.
Tutto questo per dire che esiste un plugin (ancora gratuito) che trasforma il backend di WordPress in un sistema di gestione delle fatture.
Il sistema permette di

  • creare e inviare le fatture
  • salvare le informazioni del cliente
  • precompilare le fatture con le informazioni del cliente
  • inviare notifiche ai clienti con un link sicuro alla copia web della fattura
  • personalizzare la grafica delle fatture
  • i clienti possono scegliere se pagare con carta di credito o PayPal
  • archiviare le vecchie fatture
  • settare una modalità di invio ricorrente

il sistema non è perfetto (ha bisogno di qualche modifica per essere utilizzabile in Italia) ma è facilmente traducibile e modificabile.

Link: WP-Invoice

Velocizzare il blog: l’opzione CDN

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Velocizzare il blog: l'opzione CDN

CDN sta per (Content Delivery Network) ed è una metodologia di erogazione dei contenuti di una risorsa web come un blog, un sito o un portale.
Nel caso in cui il traffico verso una di queste risorse diventi molto intenso (diciamolo, il sogno di tutti i possessori di un sito), si può andare incontro a rallentamenti nella visualizzazione delle pagine.
I motivi possono essere diversi: saturazione della banda passante del server, eccessivo carico sulla CPU, poca RAM ecc.
Una soluzione efficace è quella di demandare l’erogazione di un contenuto statico, come ad esempio un’immagine, ad un server terzo.

Esistono soluzioni commerciali (Akamai, Limelight) che sono abbastanza impegnative dal punto di vista economico ma che permettono di avere una spesa dimensionata alla popolarità di un sito. Più utilizzi la banda, più paghi.

CDN serve anche per siti di medie e piccole dimensioni
? Premesso che un CDN professionale come quelli citati sarebbe inutile, se ne esistesse uno gratuito ci sarebbero in ogni caso pro e contro.
I pro sono che i siti ospitati su hosting economici potrebbero vedere molto incrementata la velocità di caricamento delle pagine. Quasi a livello di un hosting professionale.
I contro, a mio parere, sono qualche controindicazione di tipo SEO (il bot potrebbe non digerire il fatto che i contenuti provengano da fonti diverse, soprattutto se non ti chiami Repubblica.it) e il fatto di dipendere da un servizio che può essere chiuso o regolamentato diversamente quando abbiamo fatto pieno affidamento su di esso.

Il plugin per WordPress che segnalo si basa sul CDN di Coral, una società che offre gratuitamente i propri servizi. Dopo l’attivazione, si potrà scegliere quale dei contenuti statici del proprio blog si vorranno “terzializzare”. Il plugin aggiungerà al nome host dei file l’estensione .nyud.net forzando quindi il browser del visitatore a fare la richiesta dalla rete Coral.

Link: Free CDN per WordPress

Monitorare le performance di WordPress con WP Tuner

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Monitorare le performance di WordPress con WP Tuner

Abbiamo già parlato di alcuni plugin per velocizzare WordPress ma, per scoprire le cause della lentezza di un blog basato su WordPress, dovremmo avere un tool che ne misuri le performance individuando DOVE sono le debolezze.
Ci viene incontro l’ennesimo plugin, chiamato Wp Tuner, che analizza le performance di WordPress in ogni suo aspetto.
Si va dal tempo di esecuzione delle query a quello di generazione della pagina, dall’uso della memoria al carico della CPU.
Una volta attivato il plugin avremo in fondo alla pagina, visibile solo agli amministratori del sito, il report completo delle performance.
Un modo semplice e dettagliato per avere il polso di quello che succede nella nostra installazione WordPress.

Link: WP Tuner

WordPress più veloce con Autoptimize ma attenzione alla cache

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A gennaio lessi l’interessante post di Andrea Pernici su come ottimizzare WordPress per renderlo più veloce.
Tra i vari plugin consigliati mi colpì Autoptimize perchè non lo conoscevo anche se includeva in un unico tool molti ottimizzatori che utilizzavo separatamente.
E’ chiaro che la gestione di un unico plugin con un’unica interfaccia è molto più semplice che gestire e calibrare diversi strumenti.

Autoptimize si rivelò prodigioso con questo blog, passando da valori di banda impegnata medio-alti (in rapporto al fatto che non ci sono chissà quali immagini o download da effettuare)
WordPress più veloce con Autoptimize ma attenzione alla cache
WordPress più veloce con Autoptimize ma attenzione alla cache

a questi altri valori

WordPress più veloce con Autoptimize ma attenzione alla cache
WordPress più veloce con Autoptimize ma attenzione alla cache

a parità di numero di visite un risparmio di banda dell’ordine del 25%
Notavo anche l’incremento delle pagine (dovuto alla cache?) e il leggero calo di hits.

Il problema di Autoptimize è che non cancella automaticamente la cache accumulandosi all’infinito.
Ce ne s’accorge quando escono valori sballatissimi tipo questi

WordPress più veloce con Autoptimize ma attenzione alla cache
WordPress più veloce con Autoptimize ma attenzione alla cache

E’ quasi superfluo dire che il 18 marzo sera ho svuotato la cache ritornando a valori normali.
Appena ho un attimo di libertà vorrei modificare il plugin per aggiungere la possibilità di svuotare la cache appoggiandomi al cron.
Per il resto, si tratta di un ottimo tool che permette di velocizzare il caricamento delle pagine di WordPress anche quando non è stato fatto a monte un lavoro di ottimizzazione.

Link: Autoptimize

TomatoCMS: un CMS su base Zend, jQuery e 960 Grid System

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TomatoCMS: un CMS su base Zend, jQuery e 960 Grid System

WordPress, Joomla e Drupal sono gli indiscussi leader della scena dei CMS.
Spesso mi baso su queste ottime piattaforme per offrire al cliente un prodotto rapidamente operativo ed efficiente.
E’ sbagliato però non guardarsi attorno. Per i miei esperimenti cerco di testare nuove soluzioni che potrebbero avere quelle interessanti peculiarità che magari non trovo nella triade citata in apertura.
TomatoCMS è un progetto molto interessante in questo senso. Un CMS basato sul framework Zend (e quindi uno standard che va oltre l’applicazione specifica), sulla libreria javascript delle meraviglie jQuery (diffusissima, potente e scalabile) e su 960 Grid System che semplifica (anche se spesso può banalizzare) lo sviluppo del layout.
Per certi versi ricorda Drupal (i moduli dipendenti l’uno dall’altro, la granularità dei permessi) ma è più user friendly. Come editor degli articoli usa TinyMCE e genera delle URL nativamente SEO friendly. Diciamo che il neofita può essere operativo con poco.
Lo sviluppo di moduli, plugin e hook è un altro discorso ma chi mastica programmazione MVC si troverà a casa.

TomatoCMS richiede: Apache web server, MySQL database server, versione 5.0 o successive, PHP 5.2 o successivo.

Link: TomatoCMS

WordPress Exploit Scanner: un plugin per blindare WordPress

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WordPress Exploit Scanner: un plugin per blindare WordPress

E’ ovvio, più diventa complesso un sistema più è probabile che ci siano delle falle per farlo cadere (o introdurvisi).
E’ il caso di un blog su piattaforma WordPress che in breve, normalmente, diventa un coacervo di plugin sicuramente utili ma complessi e, in teoria, vulnerabili.
Per togliersi qualche pensiero potremmo utilizzare periodicamente WordPress Exploit Scanner.
Come il nome lascia intuire, il plugin cerca all’interno del filesystem o del db codice malevolo senza rimuovere niente ma semplicemente effettuando una segnalazione.

Dopo averlo installato e attivato, per accedere alla pannello di controllo del plugin basterà cliccare sul link sotto “Bacheca”

WordPress Exploit Scanner: un plugin per blindare WordPress

e selezionare le opzioni che vengono offerte, in base alla profondità che vogliamo dare alla nostra indagine.

WordPress Exploit Scanner: un plugin per blindare WordPress

E’ possibile anche selezionare quanta memoria RAM vogliamo allocare per il processo e la dimensione massima dei file da scansionare.

Link: WordPress Exploit Scanner

Subito dopo una nuova installazione di Drupal

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Subito dopo una nuova installazione di Drupal

Alex Netkachov è un ZEND Certified Engineer di cui leggo ogni tanto gli interessanti articoli.
Da poco sta passando a Drupal da una precedente piattaforma e si è scritto tutte le installazioni che ha dovuto fare per adattarlo alle sue esigenze.
Vedere questa lista mi ha fatto sorridere perchè effettivamente Drupal è un CMS che nasce un po’ spoglio e che ha bisogno di tempo e pazienza per essere customizzato.
Non sempre questa operazione è lineare e semplice, specie per chi è alle prime armi.

Condivido la sua to-do-list perchè contiene link a risorse utili per chi vuole cominciare con Drupal e perchè è nell’ordine cronologico esatto in cui deve avvenire l’installazione

  1. Theme (@done, artisteer)
  2. Install WYSIWYG module for creating content (@done, wysiwyg + tinymce + patch + new content format)
  3. Install TLA (@done)
  4. Install google analytics (@done, google analytics)
  5. Redirect from alexatnet.com to www.alexatnet.com (@done, read Drupal’s .htaccess)
  6. Cron jobs (@done, cron)
  7. Automatic backup (@done, backup and migrate, daily backups)
  8. bit.ly or some other short link for each node (@cancel)
  9. Module for sending notifications about new comments (@done, comment notify)
  10. Search friendly URLs (@done, Drupal’s .htaccess and pathauto)
  11. Spam: Mollom and Spam modules (@done, spam and mollom)
  12. Enable comments (@done)
  13. OpenID Auth (@done)
  14. OpenID provider (@done, phpMyId)
  15. “Read more” is not necessary (@done, how to)
  16. Private messages to users (@done, privatemsg)
  17. Code highlighter: PHP, C#, XML, HTML, CSS (@done, syntaxhighlighter, #699968)
  18. Favicon (@done)

link: Alex@net

Mostrare gli errori PHP anche quando i server sono settati diversamente

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Mostrare gli errori PHP anche quando i server sono settati diversamente

Non c’è niente di più frustrante che avere una pagina bianca quando si sta testando un’applicazione oppure si è apportato qualche modifica a un CMS.
Molti dei server di produzione sono settati (in php.ini) per non mostrare gli errori o i warning che dovrebbero apparire.

Tutti i programmatori PHP sanno, però, che basta aggiungere all’inizio della pagina il codice

error_reporting(E_ALL);
ini_set(‘display_errors’, ‘1’);

per mostrare tutte le segnalazioni.
E se stiamo lavorando con Drupal o WordPress?
Basta inserire lo stesso codice ma in posti ben precisi

Drupal: /sites/default/settings.php
WordPress: /wp-config.php