Category Archives: Hardware

Tv lcd/plasma: qualche nozione per capire come scegliere (parte seconda)

Pubblicato da

Tv lcd/plasma: qualche nozione per capire come scegliere (parte seconda)

Nella prima parte abbiamo dato nozioni di carattere pratico ed evidenziato le differenze più grandi tra i televisori al plasma e quelli a cristalli liquidi.
Adesso parleremo di quelle specifiche tecniche che differenziano modello da modello e, spesso, possono giustificare un esborso maggiore.

Il contrasto.
Da Wikipedia: il contrasto in un’immagine è il rapporto o differenza tra il valore più alto (punto più luminoso) e il valore più basso (punto più scuro) nell’immagine. Se aumento tale differenza i valori più luminosi tendono al valore massimo (255) e i valori più scuri tendono al valore minimo (0). I valori intermedi non cambiano.

Nel nostro caso il contrasto è sempre indicato da un rapporto (ad es. 1000:1). Sia i plasma che gli lcd hanno qualche problema nella gestione dei toni scuri (maggiormente gli lcd) quindi il contrasto è un indice molto significativo della qualità di visione che possiamo aspettarci. Maggiore è il contrasto, maggiore è la qualità.
N.B. Spesso tra le caratteristiche tecniche si legge di valori tipo 10000:1. Tantissimo!
L’unico modo per capire se questo valore è reale è cercare in rete o sulle riviste specializzate un esame di laboratorio che confermi il dato.

Il fattore di forma.
Il fattore di forma è il rapporto tra la larghezza dello schermo e la sua altezza. I televisori cosiddetti normali hanno un rapporto di 4:3 mentre i wide-screen hanno 16:9. Sono da preferire questi secondi perchè i film sono girati con un rapporto 1,85:1 oppure 2,35:1. Entrambi i valori, quindi, molto vicini a 16:9.
In futuro la HDTV (televisione ad alta definizione) supporterà pienamente il 16:9.
Tutti i televisori wide-screen hanno la possibilità di visualizzare le normali trasmissioni televisive in 4:3.

Risoluzione.
Sia gli schermi degli lcd che dei plasma hanno piccoli elementi (pixel) che illuminandosi in maniera diversa creano l’immagine. Maggiore è il numero di questi elementi (nel minor spazio, beninteso) più è definita l’immagine. La risoluzione è data dal rapporto del numero di colonne per il numero di righe di pixel.
I contenuti digitali vengono distribuiti in cinque risoluzioni: 480i, 480p, 720p, 1080i, 1080p con queste provenienze

  • 480i: quella della vecchia TV analogica, mantenuta da molte trasmissioni via satellite
  • 480p: i DVD sono spesso masterizzati con questa risoluzione anche se la 480i è ancora molto diffusa
  • 720p e 1080i: sono formati forniti da satellite o, talvolta, da lettori DVD che convertono 480i e 480p
  • 1080p: è l’ultima generazione supportata dalla tecnologia Blu-ray e HD-DVD (una delle due sostituirà il noto DVD)

Tv lcd/plasma: qualche nozione per capire come scegliere (parte prima)

Pubblicato da

Tv lcd/plasma: qualche nozione per capire come scegliere (parte prima)
Assieme al cellulare, la TV a schermo piatto è diventato un altro dei grandi amori degli italiani. Ormai i prezzi si sono abbassati di molto e anche la qualità ha fatto un deciso passo in avanti.
Tuttavia quando vedo delle offerte a prezzi stracciati (soprattutto nei grandi supermercati) penso che non bisognerebbe buttarsi a cuore (e portafogli) aperto.
In questi articoli darò dei consigli su cosa valutare prima di procedere all’acquisto.

In primis un consiglio di carattere pratico.
Quanto spazio avete a disposizione? Consideriamo, ad esempio, una delle diagonali più diffuse sul mercato: il 32″. 32 pollici sono 81 centimetri e rotti. Mettendoci la larghezza della cornice e ipotizzando che stiamo parlando di un televisore ottimizzato per il 16:9 (quindi esteticamente più largo che alto), significa che occuperemo tra gli 80 e 100 centimetri (quest’ultimo caso se sono presenti anche i diffusori di suono) in larghezza e tra i 50 e i 70 in altezza.
Se state pensando di sostituire il vecchio televisore a tubo catodico (che spesso aveva una forma con rapporto 4:3) valutate bene le dimensioni.

Le due tecnologie: plasma e cristalli liquidi.
Plasma
: la descrizione di come funziona un televisore al plasma non sarebbe funzionale per chi deve solo effettuare una scelta. Sappiate però che questa tecnologia obbliga i costruttori a partire da una diagonale minima di 42″ fino ad arrivare a 70″.
Tutti i televisori al plasma moderni devono fornire lo standard HDTV (televisione ad alta definizione).
Maggiore è la diagonale del televisore maggiore dovrebbe essere la sua risoluzione. Le risoluzioni vanno da 1920×1080 fino a 1024×768.
Le prime cose da controllare in un televisore al plasma sono quelle immagini che rimangono fisse per un po’ di tempo e notare se, sparendo, lascino aloni o ‘fantasmi’.

Lcd (cristalli liquidi): anche in questo caso mi sembra non opportuno spiegare nei dettagli una tecnologia che è consolidata essendo nata per i monitor da pc e quindi diffusissima.
Per quanto si parta da diagonali di 2″, i televisori per uso domestico più piccoli sono intorno ai 15″ fino ad arrivare a 70″.
In genere possiamo dire che fino a 50″ gli lcd costano come (e spesso meno) dei plasma, oltre tale quota i costi degli lcd surclassano quelli dei plasma.
I punti deboli degli lcd sono la gestione del nero e dei toni scuri e i tempi di risposta dei cristalli liquidi che possono lasciare scie sullo schermo per immagini in movimento.
In genere gli lcd sono più sottili rispetto ai plasma e producono molto meno calore.

Google: disponibili le API per Google Finance

Pubblicato da

Google: disponibili le API per Google Finance

Google Finance è un’ottima fonte d’informazioni per chi si occupa di finanza, mercati e cambi. Molti manager, ma anche quelli che semplicemente hanno un loro portafoglio titoli, tengono costantemente aperta una pagina personalizzata di questa applicazione.
Da oggi Google rende disponibili agli sviluppatori le API di Google Finance all’interno del bouquet Google Gadgets.
Quindi sarà ancora più semplice per lo sviluppatore creare applicazioni che includano sia strumenti che notizie di finanza.
Un grandissimo aiuto.

Blogged with Flock

Tags: , , , , ,

Gadget: la t-shirt che rileva le reti wifi

Pubblicato da

Gadget: la t-shirt che rileva le reti wifi

Lo so, è proprio un gadget da vero nerd ma ha una sua utilità perchè non solo permette la rilevazione delle reti wifi presenti (802.11b o 802.11g) senza dover aprire il nostro laptop, ma ne segnala anche la forza!
Le onde colorate intorno all’antenna si illuminano progressivamente all’aumentare della forza del segnale. Per ‘funzionare’ la maglietta ha bisogno di 3 pile del tipo AAA che trovano posto in uno scomparto semiinvisibile sul retro.
Chiaramente pile e decal luminose vanno tolte prima di mettere la t-shirt in lavatrice!

[via ThinkGeek]

Fotocamere digitali: alla ricerca della migliore

Pubblicato da

Il mercato delle fotocamere digitali è vastissimo e ricopre, con un incredibile numero di marche e modelli, praticamente ogni fascia di prezzo.
A volte la stessa casa propone più modelli all’interno dello stesso segmento.
Viene spontaneo cercare di orientarsi con comparative che mettano in evidenza le differenze tra i modelli e ne giustifichino i prezzi.
A tal proposito si fa riferimento a riviste di settore o a quelle che trattano informatica in maniera completa e approfondita (personalmente acquisto PC Professionale) oppure ancora a serie riviste di associazioni di consumatori (sono socio di Altroconsumo).
Capita talvolta che anche il web ci fornisca (in questo caso gratuitamente) una comparativa ben fatta.
E’ questo il caso della comparativa realizzata da J.D. Power che, all’interno dell’attuale produzione, ha individuato 4 categorie. Di ognuna è stata selezionata una fotocamera vincitrice.

Categoria “Ultra sottili”: Casio Exilim Zoom Series
Categoria “Punta e scatta”: Fujifilm FinePix F Series
Categoria “Punta e scatta – Premium”: Canon PowerShot SD Series
Categoria “Reflex digitali a singola lente”: Nikon D Series

Link:  J.D. Power – 2007 Digital Camera Ratings

Hardware: significato dei bip (beep) del PC all’avvio

Pubblicato da

Durante il boot del nostro pc sentiamo sempre dei ‘bip’ che hanno un significato un po’ diverso a seconda della scheda madre installata. In genere, però, possiamo dire che il significato è quello che riporto nella seguente lista.

  • Nessun bip = difetto di alimentazione, problema alla CPU o alla scheda madre, periferiche in blocco.
  • Un bip = tutto funziona normalmente.
  • Due bip = errore POST/CMOS.
  • Un bip lungo ed uno breve = problema con la scheda madre.
  • Un bip lungo e due brevi = problema video.
  • Un bip lungo e tre brevi = problema video.
  • Tre bip lunghi = errore tastiera.
  • Lunghi bip ripetuti = errore di memoria.
  • Brevi bip ripetuti = difetto di alimentazione, problema alla scheda madre.
  • Continui alti e bassi bip = surriscaldamento CPU.

ps provo a riprendere i post quotidiani ma ho grandi problemi ad ottenere una connessione adsl nella mia zona.
Forse un tema per un prossimo post.

Guida al montaggio di un cavo di rete

Pubblicato da

Guida al montaggio di un cavo di rete  Guida al montaggio di un cavo di rete

Premesso che questa sopra illustrata è la sequenza corretta per realizzare un cavo di rete incrociato (crossover) per il connettore di tipo rj45, ho stampato in PDF la guida completa per la realizzazione di un cavo di rete (dritto e incrociato).

Link: Guida al montaggio di un cavo di rete UTP RJ45 CAT5 Diretto o Incrociato (Crossover) secondo le specifiche EIA568A e B (PDF – 180KB)

[via INFN]

Driver Collector: il backup dei driver

Pubblicato da

Driver Collector: il backup dei driver

E’ successo il disastro e si deve reinstallare il sistema operativo. Quindi si fa una bella formattazione e si spendono quei 45 minuti buoni per rimettere su Windows.
E i driver? Se non vogliamo spendere qualche altra oretta a recuperare vecchi cd d’installazione o, meglio, a scaricarli dalla rete è meglio farne un backup prima.
Driver Collector ci viene incontro, collezionando, appunto, tutti i driver installati sulla nostra macchina e salvandoli in una cartella o sulla nostra unità esterna dedicata al backup.

Comodo no?

Link: scarica Driver Collector da Softpedia

Consigli per gli acquisti: lo scanner

Pubblicato da

Nei post precedenti ho parlato di stampanti e monitor. Adesso darò delle brevi dritte da considerare prima dell’acquisto di un’altra periferica molto gettonata: lo scanner.

Innanzitutto cos’è uno scanner? Da Wikipedia:

In informatica, lo scansionatore (scanner in inglese) è la periferica in grado di acquisire immagini da superfici piane (fogli di carta, libri) per poterle elaborare mediante appositi programmi di fotoritocco, o di riconoscere testi mediante OCR.

Ci sono 4 tipi si scanner attualmente in commercio:

  • Flatbed (scanner piani generalmente delle dimensioni di un foglio A4 con acquisitore mobile)
  • Sheetfed (scanner fissi in cui è il foglio a scorrere all’interno dell’acquisitore)
  • Handheld (scanner manuali in cui l’acquisitore viene fatto scorrere sul documento)
  • Scanner per pellicole (sono quasi sempre piani ed hanno risoluzioni elevatissime)

Al consumatore medio interesserà solo lo scanner di tipo piano.

Caratteristiche tecniche da considerare prima dell’acquisto (definirò un minimo per aver un discreto prodotto):

  • Profondità bit (maggiore profondità = maggiore fedeltà nei colori e nelle forme; minimo = 24bit)
  • Risoluzione (cercate la risoluzione reale, non quella interpolata; minimo = 600dpi)
  • Velocità di scansione (fate una prova in negozio; minimo = scansione immagine A4 a 600dpi in 50 secondi)

Caratteristiche accessorie da considerare

  • Tipo di connessione (esistono USB, parallela, SCSI e Firewire. Per un uso normale preferire USB 2.0)
  • Alimentazione (preferire lo scanner che viene fornito col trasformatore)
  • Software (preferire lo scanner che viene fornito con software di fotoritocco e OCR)
  • Dimensioni (lo scanner può essere anche molto ingombrante, valutare lo spazio di collocazione)

Precedenti articoli:
Consigli per gli acquisti: il monitor
Consigli per gli acquisti: la stampante

Consigli per gli acquisti: il monitor

Pubblicato da

Dopo aver parlato delle stampanti eccoci ad un altro best seller delle periferiche: il monitor.

Premesso che la battaglia tra LCD (schermi piatti a cristalli liquidi) e CRT (schermi grossi a tubo catodico) è stata ampiamente vinta dai primi passiamo ai sistemi di valutazione per fare un buon acquisto.

Dimensioni:
Lo standard sul mercato sembra essere diventato il 19″ (19 pollici è la diagonale della superificie utile). Per un utilizzo normale vanno bene anche i 17″ che si trovano a ottimi prezzi. Se avete intenzione di vedere film o videogiocare esistono anche da 20″ in poi.
In tutte queste misure potete trovare anche monitor che sono progettati per la visualizzazione 16:9 (rapporto tra altezza e larghezza dello schermo). Questo tipo di visualizzazione è ideale quando si vedono filmati prodotti in origine per questo formato (alcuni dvd hanno questa opzione).

Connessione alla scheda video:
Ci sono due tipi di connessione: analogica e digitale. L’analogica è la tecnologia più vecchia ed economica. La digitale (o DVI “digital video interface”) è una tecnologia più nuova e costosa e permette di avere un segnale senza alcun disturbo elettronico. Prima di acquistare un monitor con DVI accertatevi che la vostra scheda video supporti questo tipo di connessione.
Se fate un uso normale (non videogiocatori accaniti) la differenza tra queste tecnologie è impercettibile.

Tempo di risposta dei pixel:
In origine un grave problema degli LCD era il fatto che rapidi movimenti sullo schermo lasciavano scie. Questo dipendeva dalla rapidità del singolo pixel (l’unità luminosa dello schermo) di accendersi e spegnersi. Oggi questi problemi sono meno evidenti.
In genere i monitor con diagonale maggiore hanno pixel più lenti di quelli più piccoli.
I valori di risposta vanno più o meno da 25ms a 6ms.

Contrasto:
In teoria sarebbe un parametro di valutazione importante ma spesso i valori annunciati con molto clamore dai produttori non corrispondono a quelli rilevati nei test di laboratorio.
Un contrasto elevato garantisce nitidezza dell’immagine e un minor affaticamento visivo.

Garanzia:
Chiedete di provare il monitor in negozio e accertatevi che non ci siano pixel difettosi o morti.
Informatevi su durata e modalità della garanzia, alcune case i monitor difettosi se li vengono a prendere a casa vostra e ve li riportano. Altre hanno procedure macchinose che coinvolgono il negozio dove si è effettuato l’acquisto.