Category Archives: IT

La mappa dei web trend (sempre aggiornata)

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Oggi vi parlo di quella che è più che altro una curiosità. La notizia non è recente ma ancora interessante.
Avete presenti quelle mappe delle metropolitane che vengono distribuite gratuitamente nelle città più grandi?
Immaginate che le fermate siano costituite dai siti più influenti e importanti del web e che le linee siano gli argomenti che uniscono i vari siti.
Sul sito di un’importante azienda di design giapponese è disponibile questa mappa aggiornata alle tendenze web del 2008.

La mappa dei web trend (sempre aggiornata)

L’intera mappa, di cui il link qui in calce, è cliccabile ma esistono anche le versioni in JPG per impostarle come sfondi per il proprio desktop o PDF.
Tra i siti italiani più importanti è possibile trovare le “fermate” riguardanti Beppe Grillo e LaRepubblica.
Google e YouTube, ovviamente, rappresentano il centro nevralgico di questo dedalo di canali informatici.

Link: Web Trends Start Page

La truffa del riciclaggio: altro esempio

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Grazie anche all’aiuto dei lettori, da questo blog abbiamo più volte segnalato la truffa in cui da una email di spam viene offerto un lavoro che consiste nel ricevere soldi su un conto online per “girarli” tramite Western Union o simili a persone che si trovano, in molti casi, nell’est europeo o extraeuropeo.

Non mi stancherò mai di ripetere che questo non è legale e le persone coinvolte possono essere perseguite per riciclaggio di danaro di provenienza illecita (probabilmente frutto di altre truffe).

L'”aggancio” del raggirato non avviene solo tramite email di spam ma anche attraverso annunci di ricerca di personale su giornale e testate online specializzati in annunci.

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Tra il futuro del web 2.0 e la preistoria degli assegni

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Tra il futuro del web 2.0 e la preistoria degli assegni

In questo blog mi sono prefisso di parlare delle mie esperienze come professionista del campo dell’informatica a contatto con realtà molto diverse tra loro. Tra queste esperienze ci sono anche aspetti ‘pratici’ come gli incassi.

Volente o nolente devo avere a che fare con le banche. Da quando esistono ho sempre preferito le banche online per svariati motivi ma soprattutto per

  • velocità delle operazioni
  • costi
  • accessibilità

Adesso un po’ tutte le banche hanno le loro emanazioni online e quindi chiunque può controllare il proprio conto o effettuare operazioni comodamente da casa o ufficio.
Resta il fatto che molte persone (ed è stupefacente vedere quante sono nel 2008) sono rimaste al tempo della carta, della penna e delle interminabili file allo sportello.
E resta anche che quando un tuo cliente ti paga con un assegno ci si scontra contro un limite delle banche che esistono solo online: come faccio a versarlo?

Molti di questi istituti hanno stipulato convenzioni. IWBank, ad esempio, permette di depositare e prelevare contante negli uffici postali mentre gli assegni si possono versare nelle banche del gruppo UBI.

I motivi che portano un cliente a pagarti con un assegno possono essere molteplici ma soprattutto c’è una sorta di abitudine a lavorare in un certo modo. Il bonifico elettronico, anche se nelle loro possibilità, resta ancora un oggetto oscuro di cui diffidare.
In passato molte banche facevano (con assoluta mancanza di un qualsiasi senso) pagare fiori di quattrini per ogni operazione di questo genere. Adesso, più o meno tutti, includono in un canone mensile un certo numero di operazioni. Quindi la diffidenza è oggi ancora più di ieri immotivata.

Ritorniamo agli assegni.
Il motivo perchè io li accetto ancora è perchè

  • ci sono clienti che non utilizzano altri strumenti di pagamento (vedi sopra)
  • in molti casi è meglio avere qualcosa in mano piuttosto che tempestare di telefonate perchè venga effettuato il fatidico bonifico (le scuse per non farlo sono tra le più fantasiose e potrebbe essere oggetto di un altro post)
  • in teoria il versamento non dovrebbe farmi perdere più di una mezza mattinata

Quest’ultimo punto è molto “in teoria” perchè le banche

  • hanno un orario di lavoro molto ristretto; dal lunedì al venerdì, dalle 8:20-13:20 e 14:45-15:45. E’ normale che in questo periodo si concentrino troppi clienti
  • non è raro che siano ferme a causa di qualche blocco dovuto a terminali non funzionanti, mancanza di connessione, ecc.
  • siano chiuse per scioperi, festività e cause contingenti
  • l’operazione che devo svolgere non è possibile per intoppi di carattere burocratico, amministrativo

E’ facile capire come anche il semplice versamento di un assegno possa diventare un’azione da rimandare su più giorni con enorme perdita di tempo e produttività.
Insomma la velocità di internet ai tempi del bonifico elettronico convive con l’ammorbante lentezza delle banche tradizionali e del preistorico assegno.

Qualche esperienza da condividere?

Professionismo: un modello di contratto per vendere siti web e software. Oscon

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Professionismo: un modello di contratto per vendere siti web e software. Oscon

Oscon sta per Open Source Contract ossia un contratto ‘standard’ che può essere d’aiuto a chi vuole stabilire i termini con cui vendere siti e software.
Il contratto, debitamente modificato secondo le proprie esigenze, rappresenta una tutela del proprio lavoro e una garanzia per il cliente.

Ecco cosa contiene il pacchetto che si può scaricare dal sito dedicato all’iniziativa:

  • Il contratto e la nota di lavoro. Come si intuisce, servono per descrivere accuratamente il proprio lavoro e costituiscono il fulcro di OSCON.
  • La ricevuta per prestazioni occasionali. Serve invece per coloro che non hanno partita IVA ma desiderano comunque essere in regola fiscalmente (tramite la ritenuta d’acconto).
  • La carta intestata. Usata anche negli altri documenti, sfrutta un semplice ma ben collaudato schema per la disposizione degli elementi, e permette di creare lettere e piccole brochure aziendali piacevoli e ben leggibili.

Ossia tutto il necessario per lavorare in tranquillità.
E’ un ottimo progetto di Lucas, una vecchia conoscenza del sito MMKit, e tutti possono contribuire al suo miglioramento.
Link: www.oscon.it

Bios: le password dei produttori sui vecchi pc

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Bios: le password dei produttori sui vecchi pc

Talvolta capita a molti tecnici di trovarsi davanti al classico computer-dinosauro, totalmente impallato, in cui solo un accesso alle impostazioni del bios può essere una speranza per la riparazione.
Di seguito le password usate dai più diffusi produttori di bios per i loro tecnici, le “backdoor password“.
Nella digitazione bisogna fare attenzione a minuscole e maiuscole (case sensitive).

AMI BIOS Backdoor Passwords:

  • A.M.I.
  • AAAMMMII
  • AMI
  • AMI?SW
  • AMI_SW
  • BIOS
  • CONDO
  • HEWITT RAND
  • LKWPETER
  • MI
  • Oder
  • PASSWORD

Award BIOS Backdoor Passwords:

  • (otto spazi)
  • 01322222
  • 589589
  • 589721
  • 595595
  • 598598
  • ALFAROME
  • ALLY
  • ALLy
  • aLLY
  • aLLy
  • aPAf
  • award
  • AWARD PW
  • AWARD SW
  • AWARD?SW
  • AWARD_PW
  • AWARD_SW
  • AWKWARD
  • awkward
  • IOSTAR
  • CONCAT
  • CONDO
  • Condo
  • condo
  • d8on
  • djonet
  • HLT
  • J256
  • J262
  • j262
  • j322
  • j332
  • J64
  • KDD
  • LKWPETER
  • Lkwpeter
  • PINT
  • pint
  • SER
  • SKY_FOXSYXZ
  • SKY_FOX
  • syxz
  • SYXZ
  • TTPTHA
  • ZAAAADA
  • ZAAADA
  • ZBAAACA
  • ZJAAADC
  • Password Award BIOS in russo :

  • %øåñòü ïpîáåëîâ%
  • %äåâÿòü ïpîáåëîâ%

Phoenix Backdoor BIOS Passwords:

  • BIOS
  • CMOS
  • phoenix
  • PHOENIX

Altri produttori Backdoor Passwords: (nome costruttore – password)

  • VOBIS and IBM – merlin
  • Dell – Dell
  • Biostar – Biostar
  • Compaq – Compaq
  • Enox – xo11nE
  • Epox – central
  • Freetech – Posterie
  • IWill – iwill
  • Jetway – spooml
  • Packard Bell – bell9
  • QDI – QDI
  • Siemens – SKY_FOX
  • SOYO – SY_MB
  • TMC – BIGO
  • Toshiba – Toshiba

[via Technibble]

Lavoro: CutAway cerca personale per Roma

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CutAway S.r.l., affermata azienda nel settore dell’Information Technology, ricerca sette Operatori di Help Desk tecnico.
Il candidato ideale è una persona seria, collaborativa e flessibile, con buone capacità relazionali ed organizzative.

Caratteristiche richieste:

  • Networking; Conoscenza di base reti Microsoft TCP/IP; Diagnosi di primo livello su apparati attivi (Hub; Switch; Router); conoscenza strumenti utilizzati per l’assistenza remota;
  • Competenze Hardware: Diagnosi hardware di primo livello.
  • Competenze Software: Desktop; Microsoft Windows 2000 e XP installazione, configurazione e amministrazione; Microsoft Office 2000 e XP; installazione, configurazione e supporto all’uso; Microsoft Outlook Installazione, configurazione e supporto all’uso. Microsoft I.E. Installazione, configurazione e supporto all’uso.

La sede di lavoro è ROMA.
Si offre contratto a progetto.
Per conoscere meglio l’azienda è possibile visitare il sito: www.cutaway.it

La ricerca è indirizzata a persone di entrambi i sessi. Si invitano gli interessati ad inviare un dettagliato curriculum vitae, allegando l’autorizzazione al trattamento dei dati personali e indicando le attività secondo i requisiti richiesti, all’indirizzo jobs@cutaway.it
Si prega di inserire nell’oggetto della mail il riferimento dell’annuncio HelpDesk-Roma

PS non chiedete niente al sottoscritto. Scrivete direttamente alla Cutaway

Concetti di informatica: la differenza tra URI e URL

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Concetti di informatica: la differenza tra URI e URL

Durante le mie lezioni di informatica capita spesso che gli studenti rimangano travolti dalla valanga di termini che appartengono al mondo dell’informatica.
Tra parole in inglese e acronimi si può far confusione.
Si fa quasi sempre confusione tra URI e URL e un articolo su Ajaxian mi ha aiutato a far chiarezza sulla questione

URI
URI (Uniform Resource Identifier) identifica una risorsa con un nome o una locazione. Un URI è per esempio http://www.w3.org/Icons/w3c_home
Si noti l’assenza dell’estensione del file, quindi niente .jpg o .gif eppure se ci si clicca si viene portati ad un’immagine.
Questo perchè la negoziazione di contenuto con il server (Apache in questo caso) ci permette di usufruire di qualsiasi risorsa indicata in quel modo.
Indipendentemente dal fatto che sia un JPEG o un PNG o una GIF.

URL
Un URL (Uniform Resource Locator) è un URI ma un URI non è un URL. Possiamo dire che un URL è una specificazione di un URI.
Con un URL indichiamo una risorsa ben precisa come un indirizzo web http://www.w3.org/Icons/w3c_home.gif .

Quindi gli indirizzi web se non indicano univocamente una singola pagina all’interno della cartella sono da considerarsi URI http://www.w3.org

[via Ajaxian]

Lavoro: quali sono le certificazioni più appetibili?

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Da knowhow-now.com le certificazioni che il professionista IT dovrebbe acquisire per essere preso in considerazione dalle aziende.
N.B. I consigli sono dati supponendo di essere negli States. Alcuni di questi valgono anche per l’Italia.

1. MCP (Microsoft Certified Professional)
Mamma Microsoft è ovunque quindi perchè non essere ‘figli’ certificati ?
In questo caso è certificato il saper utilizzare un prodotto o una tecnologia Microsoft
2. CCNA (Cisco Certified Network Associate)
E’ quasi inutile dire che la maggior parte delle reti gira su sistemi Cisco, quindi una certificazione in tal senso è quanto meno opportuna.

3. MCPD (Microsoft Certified Professional Developer)
Questo è un po’ diverso perchè qui entriamo nell’ambito dello sviluppo. Tutto gira intorno all’utilizzo di Visual Studio e al mondo .NET

4. SCJP (SUN Certified Java Programmer)
SUN è la mamma di Java e Java è un linguaggio ancora molto richiesto. Certificatevi e avrete una carta in più per trovare (buoni) lavori.

5. CISSP (Certified Information Systems Security Professional)
Questo non è una certificazione molto consciuta in Italia ma all’estero (mondo anglosassone) sì. Vengono stimati stipendi medi di circa 100.000$ all’anno per chi raggiunge questo traguardo.

6. Comptia A+
Altra certificazione non presente in Italia. Il suo ruolo potrebbe essere presto preso da AICA (ECDL per l’Italia)

7. Comptia Network +
Lo stesso di sopra ma specializzato nelle reti.

8. MCTS SQL Server 2005 (The Microsoft Certified Technology Specialist)
Un’altra certificazione della galassia Microsoft. Ci sono molte aziende che lavorano con SQL Server. Perchè non certificarsi e proporsi?

9. RHCE (Red Hat Certified Engineer)
Red Hat è stato il re delle distribuzioni Linux per un lustro. Perchè non certificarsi ed entrare in quelle aziende che hanno creduto (e credono) nell’open source?

10. Comptia Security+
Terza della seri, specializzata in sicurezza informatica.

P.S. Sto raccogliendo materiale per un’analoga classifica valida per l’Italia.

Software: CrossLoop, il modo più semplice per connettersi ad un pc remoto

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Software: CrossLoop, il modo più semplice per connettersi ad un pc remoto

Solo per Windows. Questa sembra essere, sulla carta, l’applicazione più semplice in assoluto per permettere ad un utente remoto di prendere possesso del proprio computer e ricevere assistenza. Senza dover configurare server e client o creare regole in firewall o antivirus.
Dal sito di CrossLoop:

CrossLoop è un’utilità di condivisione dello schermo GRATUITA e sicura destinata a persone di tutti i livelli di competenza tecnica. CrossLoop amplia i limiti della tradizionale condivisione dello schermo, consentendo agli utenti non tecnici di connettersi tramite Internet da un qualsiasi luogo in pochi secondi, senza modificare le impostazioni di firewall o router. Occorrono solo pochi minuti per la configurazione e non è necessario registrarsi.

E poi sulla sicurezza:

La sicurezza è incorporata in tutti gli aspetti di CrossLoop. I dati delle sessioni sono crittografati ai punti finali prima dell’invio tramite un algoritmo di crittografia a 128 bit, utilizzando un codice di accesso a 12 cifre generato casualmente. Prima dell’invio di una qualsiasi immagine dello schermo a un computer remoto, è necessaria un’autorizzazione esplicita. CrossLoop è uno strumento sicuro per fornire assistenza remotamente a un PC qualunque nel mondo.

Presto vorrei fare qualche esperimento con gli utenti del blog che mi richiederanno assistenza.

Link: CrossLoop , Tutorial CrossLoop (in inglese)

Open Source: EOS, la directory per orientarsi

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Open Source: EOS, la directory per orientarsi

Ci sono tanti manager del IT che vorrebbero passare o, almeno, provare le alternative open source alle loro applicazioni enterprise ma o non hanno tempo o temono di finire nel classico cul de sac.
L’open source, però, è una realtà in continua crescita e molte società prestigiose stanno compiendo questa scelta guadagnandone in sicurezza e risparmiando parecchio a bilancio.
Optaros è una società di consulenza orientata all’open source ed ha voluto creare una directory online non solo per censire tutto ciò che esiste di open source, ma anche per raccogliere testimonianze reali sulle esperienze di utilizzo.
Il progetto è ancora agli inizi ma credo che i manager più lungimiranti terranno d’occhio questo sito e le sue evoluzioni.

Link: EOS Directory