Category Archives: Online service

Widget per blog pronti per l’uso

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Widget per blog pronti per l'uso

Creare simpatici widget per il proprio blog non è mai stato così semplice. Basta andare sul sito di Wowzio (rigorosamente in versione beta) e inserire l’indirizzo del proprio blog o del proprio feed per vedere creati al volo widget che propongono:

  • Panoramic Slideshow: una carrellata di post con anteprima dell’immagine e titolo cliccabile
  • Live Activity: una lista in tempo reale del chi sta vedendo cosa (un esempio nella colonna centrale di questo blog)
  • Photo Gallery: griglia di immagini prese dal blog/sito che linkano ai vari post/articoli
  • Tag Cloud: ormai celebre nuvola di tag le cui dimensioni rispecchiano il loro uso
  • Feed Content: visualizzazione del feed
  • Slideshow: come il panoramic ma con controlli play, avanti e indietro

Link: Wowzio

Ritrovare gratis il portatile perduto o rubato

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Ritrovare gratis il portatile perduto o rubato

Adeona era la dea romana che aiutava a ritrovare i bambini che si erano allontanati dalla casa.
Adeona è anche un piccolo software open source e gratuito che ci permette di tenere sempre traccia della posizione del nostro portatile.
Il compito di questo software è quello di inviare ad un sistema decentralizzato di server (OpenDHT) informazioni criptate sulla posizione (ad esempio IP e caratteristiche della LAN) della macchina che le sta inviando.
In qualsiasi momento, sempre tramite lo stesso software, è possibile recuperare queste informazioni.
E’ stato tenuto in grande considerazione il problema della privacy. Le informazioni oltre ad essere criptate sono recuperabili e utilizzabili solo dal legittimo proprietario.
Disponibile per Linux, Mac e Windows.
La versione Mac di Adeona utilizza il software isightcapture che, sfruttando la webcam integrata, invia scatti di chi sta usando in quel momento il portatile.

Link: Adeona

Proteggere la navigazione dei minori con OpenDNS

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Proteggere la navigazione dei minori con OpenDNS

Separatamente mi sono già occupato di controllo navigazione minori e di OpenDNS ma è possibile utilizzare i DNS di OpenDNS anche per essere sicuri della navigazione dei più piccoli. Servizio che ricordo è totalmente gratuito.
Quando si sottoscrive un account con OpenDNS si possono anche impostare delle opzioni di filtraggio dei contenuti raggiungibili durante la navigazione.

Proteggere la navigazione dei minori con OpenDNS

Questi che vedete nell’immagine sono dei livelli preimpostati di filtro ma è possibile personalizzare (Customize) i contenuti vietati.
E’ possibile impostare anche singoli siti cui è preclusa la navigazione.
Se il minore tenterà l’accesso ad uno dei siti vietati si troverà davanti ad un messaggio del genere.

Proteggere la navigazione dei minori con OpenDNS

Nella pagina dell’account saranno disponibili poi tutte le statistiche di navigazione e le azioni di blocco intraprese.

Link: Controllo navigazione minori con OpenDNS (Come configurare il servizio di OpenDNS)

Blogsecurify: il tuo blog, wiki, social network è sicuro?

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Blogsecurify: il tuo blog, wiki, social network è sicuro?

La grande proliferazione di social network, wiki e blog ha anche causato qualche problema di sicurezza. Non tutti riescono a stare dietro alle varie release per tappare le diverse falle che a mano a mano si scoprono.
Per testare il grado di sicurezza della nostra applicazione preferita, da adesso disponiamo di un nuovo strumento: Blogsecurify.
Dai creatori di gnucitizen (portale dedicato alla sicurezza informatica) ecco un tool che testa l’applicazione evidenziando (se è il caso) le eventuali debolezze da tappare.
NOTA BENE: per testare un blog su piattaforma WordPress bisogna scaricare e attivare un plugin

Link: Blogsecurify by gnucitizen

Creare splendidi mosaici con proprie foto

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Creare splendidi mosaici con proprie foto

Ricordate la celebre locandina di The Truman Show ? Il viso di Jim Carrey era costituito da centinaia di piccolissime foto.
Un effetto simile lo si può avere con dei plugin a pagamento per i software di fotoritocco oppure si può utilizzare un servizio online come PicArtia.
L’interfaccia è in flash e si può utilizzare come immagine da “mosaicizzare” un file dal proprio hard disk o una scelta dalla Rete.
Il tutto è estremamente semplice ed intuitivo, anche per chi non conosce bene l’inglese.

  • Si sceglie l’immagine
  • Si scegli il gruppo di immagini che devono costituire i tasselli del mosaico
  • Si impostano alcuni parametri come la larghezza del tassello
  • Si indicano nome e indirizzo email cui si vuole essere spediti il mosaico
  • Arriva il link al mosaico ed al suo thumbnail nella casella

NOTA BENE: Ho trovato qualche difficoltà nell’inserire il simbolo @ della mia email. Ho superato il problema copiando e incollando l’indirizzo completo nello spazio apposito.

Link: PicArtia -:- Create your photo mosaic Online for Free!

Stampare (bene) qualsiasi pagina web

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Stampare (bene) qualsiasi pagina web

Spesso abbiamo bisogno di stampare pagine web ma queste non risultano ottimizzate per finire su carta.
Ancora più spesso abbiamo bisogno solo del testo di una pagina, senza essere costretti a sprecare il toner o la cartuccia in immagini e grafica.
PrintWhatYouLike è un servizio online che viene incontro a questa esigenza. Basta inserire l’URL della pagina da analizzare e il servizio ci permetterà di scegliere esattamente quello che vogliamo venga stampato.
Veramente un servizio utile ed intelligente.

Link: PrintWhatYouLike.com [via Digital Inspiration]

C’è vita oltre YouTube?

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Qualche tempo fa scrissi un post chiamato “C’è vita oltre Google?” per sondare il mercato dei motori di ricerca che non erano stati travolti dal ciclone Google. Il quadro era piuttosto desolante.
Si erano salvati solo i motori di grosse aziende come Yahoo! e Microsoft

La storia dei portali dove è possibile pubblicare contenuti multimediali è un po’ diversa. YouTube ha creato un mercato lì dove non c’era. E fino a quando Google non ne ha concluso l’acquisizione, YouTube è stato un vero e proprio buco nero di soldi. Una grandissima invenzione senza un ritorno economico.
E’ altrettanto indubbio che oggi YouTube sia il monopolista del settore ma qualcosa si muove e la concorrenza non è lontanissima tecnologicamente.
Ecco una carrellata dei principali competitors che ho diviso in due categorie: simil-youtube, tv-online.

simil-youtube

C'è vita oltre YouTube?

Google Video doveva essere l’arma di Google contro YouTube. Grafica pulitissima in puro stile Google e disponibilità dei server praticamente illimitata.
Curiosamente non è sparito anche quando Google ha comprato YouTube. Sono pubblicati alcuni video in alta definizione (HD) e parecchio materiale da YouTube. E’ poco sviluppato ma viene utilizzato per qualche piccolo esperimento da quelli di Google. Ne danno notizia sul loro blog.
GIUDIZIO: agonizzante.

C'è vita oltre YouTube?

Eyespot rientra in quella fascia di portali di video sharing interessanti. Non potendo battere il monopolista per quantità di video e ampiezza di banda disponibile, si è concentrata sulla creazione di applicazioni per l’editing rivolte sia ad un cliente ‘normale’ (con qualche limitazione) sia, soprattutto, al cliente pagante. Per quest’ultimo è anche disponibile una libreria di contenuti acquistabili con il pacchetto associato all’offerta oppure la possibilità di vendere la propria pubblicità all’interno del network.
GIUDIZIO: da tenere d’occhio

C'è vita oltre YouTube?

Jumpcut è la risposta Yahoo! a YouTube (a suo tempo si vociferò che anche Yahoo! avesse fatto la sua offerta ma Google offrì molto di più). Come dice anche il nome, il portale non solo è orientato alla distribuzione di contenuti autoprodotti da dilettanti e aspiranti professionisti ma fornisce anche strumenti per l’editing di base. E’ possibile remixare varie porzioni di filmato e aggiungere effetti.
GIUDIZIO: buono ma da Yahoo! ci si aspetta sempre il massimo

C'è vita oltre YouTube?  Ourmedia è un portale borderline tra quelli simil-YouTube e le tv-online perchè è rivolto ad una produzione di qualità media superiore ma senza perdere il carattere popolare. L’interfaccia è un po’obsoleta e non ci sono strumenti per l’editing. E’ possibile creare propri canali per la pubblicazione seriale dei contenuti.
GIUDIZIO: il famoso vaso di coccio tra quelli di ferro

C'è vita oltre YouTube?

Revver è molto simile a YouTube. L’interfaccia è pulitissima e persino più funzionale. Tutto è dove ci aspetta che sia. La particolarità di Revver è quella di poter ricavare qualche soldino dalla pubblicazione dei video ma anche dalla condivisione dei contenuti (40% al creatore, 40% a revver e 20 al condivisore). Utile il plugin sviluppato per la popolare piattaforma per blog WordPress.
GIUDIZIO: buono ma non si distingue

C'è vita oltre YouTube?  Vimeo parte da una grafica accattivante e da un punto di forza: l’enorme community che si sta sviluppando tra gli appassionati di video. Spesso la fortuna di questi portali è data non tanto dalle funzionalità o dalle potenzialità tecnologiche ma da una specie di reazione a catena scatenata dal passaparola (vedi Facebook).
GIUDIZIO: fatto bene e pieno di chicche difficilmente trovabili altrove

tv-online

C'è vita oltre YouTube?

blip.tv fa parte di una nutrita schiera di portali di video sharing orientati ai contenuti che hanno alle spalle una produzione. Le chiamano, forse un po’ impropriamente, “TV online”. Non troverete i video dei ragazzini girati a scuola ma solo produzioni del tipo spot elettorali, mini-documentari, lezioni di ginnastica e video musicali di artisti emergenti. Il tutto sa un po’ di già visto e consumato.
GIUDIZIO: funzionale ma niente di più

C'è vita oltre YouTube?

Crackle è molto simile a blip.tv ma alle spalle ha un colosso come Sony che assicura un continuo rifornimento di contenuti di qualità divisi per categoria. Ci sono film e telefilm pensati per essere distribuiti sul web. Inoltre il portale si propone di essere una fucina di talenti del domani. Chiunque può proporsi e rischiare di finire sotto contratto con mamma Sony.
GIUDIZIO: contenuti di buona qualità

Note di merito per: Metacafe (generalista come YouTube), Dailymotion (è Alice Video in Italia), Videojug (portale orientato alla didattica)

NB. i portali di video sharing sono venuti su come funghi. Se qualcuno ha qualche segnalazione interessante si faccia avanti.

Che font è questo? Scoprilo su MyFonts.com

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Che font è questo? Scoprilo su MyFonts.com

Quante volte sarà capitato ad un grafico (o ad un profano) di dover mettere mano a un lavoro, realizzato da altri, per piccole modifiche, ma non riuscire ad identificare il font originale utilizzato?
I font sono decine di migliaia e cercarli per tipo o semplicemente per confronto è improponibile.

In aiuto viene il servizio online di MyFonts.com chiamato, appunto, WhatTheFont?!

Basta inviare un un’immagine in formato GIF, JPEG, TIFF, BMP oppure indicare l’URL dell’immagine che vogliamo sottoporre ad esame per avere in risposta un pool di opzioni sul font utilizzato.
Semplice ed utile.

[via Downloadsquad]

Convertire i video di YouTube in mp3

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Convertire i video di YouTube in mp3

Questo post è la risposta alla domanda di un lettore del blog.
Il lettore mi aveva chiesto se era possibile convertire i filmati presenti su YouTube in MP3.
Tecnicamente è possibile, con un paio di passaggi, anche facendolo dal proprio computer ma esiste un servizio online che fa tutto per noi.
Il servizio si chiama VidtoMP3.
Il funzionamento è semplicissimo, basta inserire l’indirizzo del video su YouTube e cliccare su “download”. In un paio di minuti il file MP3 è disponibile.
Ovviamente non vi aspettate una qualità eccezionale.

Funziona anche con MegaVideo, Dailymotion, Metacafe, Veoh, Myspace, Break, iFilm, Google Video, Bolt, ClipJunkie, ClipShack, CollegeHumor, FunnyJunk, Glumbert, GoFish, Grouper, Hallpass, MilkandCookies, Putfile, SantaBanta, Sharkle, Shoutfile, Vimeo, vSocial, Yikers, ZippyVideo

Reputazione web e filtri antispam

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Reputazione web e filtri antispam

Mi è capitato di recente di lavorare su un server che inviava, tramite servizio SMTP, email.
Il problema era che i filtri antispam dei maggiori gestori di account non facevano passare nessuna di queste email. Apparentemente non c’erano intoppi evidenti. Il dominio era regolarmente registrato, i DNS correttamente configurati ed anche il servizio SMTP funzionava a dovere.

Ho scoperto poi che, a causa di una non corretta gestione passata del servizio, l’IP del server era stato messo in blacklist. Ma come si fa a calcolare la reputazione di un IP e/o di un dominio? Su quale parametro si basano i filtri per stabilire un punteggio di affidabilità?

Un modo per farsi un’idea è quello di interrogare il servizio di SenderBase che monitora costantemente il traffico di email mondiale calcolandone variazioni e anomali picchi.
Spesso anche i domini considerati “neutral” possono avere problemi di credibilità.