Category Archives: Operating system

Nessun interprete di script per file con estensione .js

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E’ un noioso quanto poco comprensibile errore che mi è capitato le prime volte che ho usato Cordova per la realizzazione di un’app per Android.
Leggendo in giro ho trovato che è la mancanza di classe di dati particolare (può essere relativa a .js ma anche a .vbs).
Spiegazione che non mi convince. Tuttavia la soluzione trovata con la modifica del registro di sistema ha funzionato.
A me ha funzionato pur utilizzando Windows 7 a 64bit

da Winhelponline

Resolution

This happens if the .js file class data is missing or incorrect. Follow these steps to resolve the problem:

Instructions for Windows Vista

Open an Elevated Command Prompt window. To do so, click Start, click All Programs, click Accessories, right-click Command Prompt, and then click Run as administrator.

  • Type the following command and press ENTER:

regsvr32 %systemroot%\system32\jscript.dll

  • Type EXIT to close the Command Prompt window
  • Download vista_js_fix.reg from the Attachments section (scroll below), and save it to Desktop
  • Right-click vista_js_fix.reg and choose Merge
  • Click Yes when asked for confirmation.

Instructions for Windows XP

  • Click Start, Run and type:

regsvr32 %systemroot%\system32\jscript.dll

  • Press ENTER
  • Download xp_js_fix.reg from the Attachments section below, and save it to Desktop
  • Right-click xp_js_fix.reg and choose Merge
  • Click Yes when asked for confirmation.

If the above does not solve the problem, then download and install Windows Script 5.7 from the following Microsoft Web site:

Download details: Windows Script 5.7 for Windows XP

Android: vorrei leggere Pc Professionale sul tablet ma…

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Android: vorrei leggere Pc Professionale sul tablet ma...

Ho pubblicato su Google Play una breve recensione dell’app per leggere Pc Professionale su dispositivo Android.
Nel mio caso si tratta del Samsung Galaxy Tab2 10.1 …ma che delusione questa app! Ecco la minirecensione.

Non vorrei più comprare la rivista di carta per questione di ordine e spazio. Sto provando l’app per leggere la versione digitale ed ho acquistato l’ultimo numero. L’app si carica lentissimamente e il numero ancora più lentamente. La navigazione tra le pagine è tremenda. Non è solo questione di pagine pesanti perchè anche se vado indietro alle pagine già caricate, queste “spariscono” per poi ricomparire se faccio un “avanti e indietro” con i pulsanti di navigazione. In più, ha già crashato un paio di volte. Per una prestigiosa rivista di tecnologia è proprio una brutta figura!

Sinceramente sono tentato di chiedere indietro i soldi spesi per il numero di giugno. Non riesco a leggerlo.

Link: App di PC Professionale

Android: l’applicazione che respinge gli scocciatori al telefono

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Android: l'applicazione che respinge gli scocciatori al telefono

Il telemarketing è forse una delle forme più noiose di vendita. Specie quando non è mirata ma “a tappeto”.
Gli operatori telefonici sono spesso pagati a risultato e quindi sono anche molto insistenti nel volerti vendere un servizio.
E se si rifiuta quel servizio una volta non è detto che non ti richiamino più volte (i call center coinvolti possono essere anche diversi e senza coordinamento tra di loro).
Personalmente sono bombardato da proposte di SKY, CEPU e vari operatori di linee ADSL.

L’unico aspetto positivo della faccenda è che i numeri dei call center sono quasi sempre visibili.
Ad esempio ce n’è uno molto aggressivo con numero 0287232670 che normalmente cerca di vendermi pacchetti SKY.
All’ennesima volta che ho rifiutato l’offerta, ho cercato un programma che provvedesse automaticamente a rifiutare la chiamata (mi chiamano sempre sule cellulare).
Un’ottima app per Android che fa questo lavoro è Calls Blacklist che “rimbalza” le telefonate provenienti dai numeri nella lista.
I numeri sono bloccati silenziosamente quindi se il call center vi chiama mentre state facendo il pisolino non ci sono pericoli.
Vedere nel registro quante volte hanno provato a chiamarmi inutilmente non ha prezzo.
Chiedo venia per la qualità dell’immagine di apertura ma il mio Sony non ha la funzione screenshot.

Link: Calls Blacklist

Cellulari: le mie impressioni su Sony Xperia P

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Cellulari: le mie impressioni su Sony Xperia P

Cellulari: le mie impressioni su Sony Xperia P

Dopo un decennio di fedeltà cieca (è proprio il caso di dirlo) a mamma Nokia e a Symbian ho deciso di cambiare.
La mia esperienza con un E7, l’ultimo smartphone Nokia che ho comprato,  non è stata buona.
La qualità dei materiali e, tutto sommato, quella del hardware a disposizione (era comunque un telefono uscito nel 2010) non erano malvagi.
Il problema era Symbian.
S’impuntava, mi ha perso dati dalla rubrica e le applicazioni erano macchinose e limitate.
Anche la parte telefonica non raggiungeva i soliti livelli di eccellenza cui ero abituato con Nokia.
Troppo anche per un fan come me.
Windows Phone non mi convinceva e non mi convince e quindi: addio Nokia.

Non volendo prendere il solito smartphone Samsung (dopo esserci/vi tutti fissati con Apple ci/vi siamo fissati col produttore coreano?) ho fatto una lunga serie di prove grazie anche ad un conoscente in un Vodafone Center.
Ho provato qualche LG (L7 e L9), un HTC One S e il tremendo BlackBerry  9790. Tutti per un motivo o un altro non mi hanno convinto.
Poi ho visto il Sony Xperia P: smartphone dual core su base Android 4.0.4. Ed è diventato il mio telefono.
Non ho nessuna intenzione di scrivere una prova ma solo delle impressioni.
Una prova completa ed esauriente la trovate su Telefonino.net

L’Xperia P è grande il giusto: 4 pollici che continuano a star bene dentro la tasca dei jeans ma che sono grandi abbastanza per leggere email, la rubrica, navigare su internet e gestire l’account Facebook.
Inoltre lo trovo con un design curato ed elegante. Si distingue dalla massa di “soliti” smartphone (al limite si può imputare a Sony che c’è poca caratterizzazione tra un Xperia e un altro).
La qualità dei materiali è eccezionale. Non tratto bene i telefoni. Dopo due mesi di uso intenso, sia lo schermo che il telaio non hanno il ben che minimo graffio.
Lo schermo è il più luminoso che mi sia mai capitato di vedere. Lo uso come torcia quando devo camminare al buio.
La sensibilità al tocco è nella media e il sistema operativo ha accusato qualche (raro) impuntamento ma in genere funziona tutto con ottima fluidità.
Quello che mi piace di questo Sony è che ci sono una serie di applicazioni che altri avrebbero sbandierato ai quattro venti.
La tastiera, ad esempio, può essere usata con il solito software predittivo ma anche in modalità “tipo Swipe” ossia trascinando il dito nei punti della tastiera dove ci sono lettere che ci servono…. e funziona!!
Sul tablet l’avevo usato tramite un’app ma l’avevo disinstallato quasi subito.
Per non parlare dell’applicazione Walkman, comodissima e intuitiva, per l’ascolto della musica.
Ma ce ne sono decine e non è questo lo scopo del post. Sappiate solo che ogni tanto si scopre qualche chicca.
Come telefono, poi, mi ha sorpreso la qualità della conversazione e la buona ricezione.
In più costa il giusto e non penso che diventerà obsoleto in poco tempo.

Tutto perfetto? Che non sia mai detto.
L’unica pecca, a dire il vero abbastanza seccante, è la batteria.
Con un uso intenso non arrivo a mezza giornata! Con un uso normale si arriva tranquillamente a fine giornata.
Contando che il telefono si può caricare anche attraverso USB il problema si attenua parecchio.
Mentre lavoro lo ricarico o vicino al pc o dalla rete.

Tranne per questo neo, in conclusione, mi ritrovo ad essere di nuovo soddisfatto di un telefono moderno, elegante e di qualità.
Esattamente come mi capitava di esserlo con i vecchi terminali Nokia.

Link: Sony Xperia P

Android: problema accesso account Google

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Android: problema accesso account Google

Android: problema accesso account Google

Google, da un anno circa, ha attivato la verifica in due passaggi per l’accesso ai propri servizi.
E’ un importante passo in avanti per la sicurezza dell’account ma può dare qualche problema su dispositivi più vecchi o non adatti a questo tipo di verifica.
Fanno parte di questi dispositivi alcuni tipi di tablet e smartphone basati su Android.
Succede così che, pur inserendo la password giusta, non si riesca ad accedere all’account Google.
Niente paura: nessuno hackerato l’account.

Per risolvere si deve accedere da un pc all’account Google -> cliccare su Sicurezza e poi su Modifica della sezione “Autorizzazione di applicazioni e siti“.
Poi si deve creare una password ad hoc per l’applicazione avendo cura di assegnargli un nome che ne faciliti il riconoscimento.
Ad esempio chiamiamo “tablet” la password creata per quel dispositivo

Android: problema accesso account Google

Verrà generata una password che inseriamo nel dispositivo (o applicazione) che deve accedere all’account.
Non è necessario annotare questa password: potremo rigenerarla o revocarla in qualsiasi momento sempre da questa interfaccia.

Migrare il sistema operativo verso un SSD in pochi clic

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Migrare il sistema operativo verso un SSD in pochi clic

Migrare il sistema operativo verso un SSD in pochi clic

Migrare il proprio sistema operativo verso un disco allo stato solido (SSD) è una scelta obbligata per chi vuole velocizzare il caricamento di Windows con poca spesa.
L’operazione può non essere delle più semplici utilizzando solo gli strumenti messi a disposizione da Windows.
Ci viene in aiuto Partition Assistant Pro for Migration version che in pochi clic permette di trasportare l’installazione su una nuova unità.
Il software permette anche di ridimensionare la partizione da assegnare a Windows durante il processo di migrazione.
Nel video è spiegata chiaramente la sequenza di azioni da intraprendere per avere sul SSD il sistema operativo così come lo avevamo lasciato sul vecchio hard disk senza dover installare o reinstallare niente.
Il software funziona sicuramente per Windows 7 e Windows 8 ma non è chiaro se sia compatibile con le versioni precedenti (ma dovrebbe esserlo)

Link: Partition Assistant Pro for Migration version

Tastiera virtuale Android. Ho provato SwiftKey 3 e..

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Tastiera virtuale Android. Ho provato SwiftKey 3 e..

Tastiera virtuale Android. Ho provato SwiftKey 3 e..

Sono ormai quasi due anni di ottima convivenza col mio Samsung Galaxy Tab 7.
Alla velocità con cui questi dispositivi Android si evolvono, il mio tablet è già un pezzo da museo. Fatto sta che ancora mi trovo benissimo e lo uso con grande soddisfazione per la posta elettronica, per i social, per la navigazione su internet e sulle strade del mondo reale.
L’unica pecca, evidente sin dall’inizio, è sempre stata la difficoltà nel digitare testi senza errori e velocemente con la tastiera virtuale.
Un po’ del problema è ascrivibile alla sensibilità del tocco sullo schermo (e quindi dipende dal dispositivo) e un po’ proprio alla reattività nel software (e qui Android Gingerbread non ci viene incontro). Senza parlare della modalità di predizione e autocompletamento delle parole di Samsung che è un vero e proprio incubo!

Tastiera virtuale Android. Ho provato SwiftKey 3 e..

Ho deciso quindi di provare qualche “enhancement” per la digitazione con la tastiera virtuale. La mia scelta è caduta su un prodotto che ha ricevuto ottime recensioni nel mondo Android: SwiftKey 3 Tablet Free.
Ne esiste anche una versione a pagamento ma, ovviamente, prima di sborsare i 4 euro volevo fare una prova.
L’installazione è, come sempre, semplicissima. Al termine si deve scegliere la lingua per il download del dizionario, si deve impostare SwiftKey come tastiera predefinita e scegliere se privilegiare la precisione o la velocità digitazione.
La tastiera, quando il tablet lo si guarda orizzontalmente, si suddivide in due gruppi di tasti. Ottimo per la digitazione con i pollici.
Mi è sembrato tutto molto veloce tranne per quel che riguarda il tasto che contiene la punteggiatura. Per far comparire le altre opzioni bisogna tenere premuto e poi far scivolare il dito sul menù per la scelta del segno di punteggiatura voluto. Se si stacca il dito dalla tastiera il menù scompare! Dalla lettura delle caratteristiche sembra una cosa voluta ma non mi piace per niente.
Anche per le lettere accentate c’è questo tipo di problema ma essendo le opzioni minori è minore anche la seccatura di far scorrere il dito.
La “predizione” della parola che si sta per digitare è già buona ma ha la possibilità di migliorare ancora imparando dalle cose che scriviamo su Facebook e Twitter o da Gmail.
Con la modalità “predizione”, purtroppo, lo spazio a disposizione per il testo viene ancora più sacrificato.

Se lo schermo viene messo in posizione verticale la tastiera si riduce ad una normale QWERTY, con la particolarità dei tasti leggermente più sottili di quelli della tastiera di base. Rimane la possibilità di avere la “predizione” del testo.

Anche un test veloce con la scrittura di un documento di testo con ThinkFree Office ha dato buoni risultati.
In conclusione: SwiftKey 3 for Tablet è promosso anche se il divario con l’esperienza di utilizzo con una tastiera fisica (ben fatta) è sempre notevole. L’app è utilizzabile da Android 2.1 fino al più recente Jelly bean

Modificare le associazioni dei file con programmi, le icone e la visibilità delle estensioni

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Modificare le associazioni dei file con programmi, le icone e la visibilità delle estensioni

Modificare le associazioni dei file con programmi, le icone e la visibilità delle estensioni

E’ relativamente semplice con Windows (qualsiasi versione) modificare il programma di default relativo ad una determinata estensione di un file (ad esempio aprire i .JPG con GIMP piuttosto che PHOTOSHOP).
ExtMan è però un programma standalone che oltre a gestire le associazioni estensioni dei file con programmi, permette anche di modificare le icone relative, la visibilità delle estensioni e le azioni dopo il download di un particolare tipo di file.
Scaricando un file .EXE normalmente si deve cliccare una conferma per avviarne l’esecuzione. Con ExtMan si può usare questa procedura anche con altre estensioni.
Di base il programma è in lingua tedesca ma cliccando sulla bandiera americana si avrà la versione in lingua inglese.

Link: ExtMan