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Gmail: un trucco veramente utile per la tua casella

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Ecco un trucco (o tip inglese) per utilizzare al meglio il tuo account Gmail.
Immaginiamo di avere l’indirizzo di posta GeorgeBush@gmail.com, quindi un classico nomecognome@gmail.com, a questo indirizzo ci arriveranno anche le email indirizzate a

  • GeorgeBush@gmail.com
  • G.eorgeBush@gmail.com
  • Ge.orgeBush@gmail.com

  • GeorgeBus.h@gmail.com
  • GeorgeBush@googlemail.com
  • G.eorgeBush@googlemail.com
  • Ge.orgeBush@googlemail.com

  • GeorgeBus.h@googlemail.com

Ma non è tutto. Possiamo inserire i punti anche tra una lettera e l’altra ‘G.e.o.r.g.e.B.u.s.h@gmail.com’ e continueremmo a ricevere posta nell’account GeorgeBush@gmail.com

In più è possibile aggiungere altro testo dopo lo username e preceduto dal segno ‘+’ . Il che vuol dire che l’indirizzo di posta ‘GeorgeBush+quellochevuoi@gmail.com’ può essere usato tranquillamente.

Quando si può utilizzare questa tip?
Per esempio quando ci iscriviamo su un sito e vogliamo essere sicuri che la nostra email non venga ceduta a terzi. Se io mi iscrivo su www.pippo.it gli darò come email GeorgeBush+pippoit@gmail.com . Se mi arriva posta da un altro sito sul mio account così formato sarò sicuro della cessione della mia email a terzi.
Ma ci sarebbero tanti altri utilizzi possibili. Il limite è solo la fantasia.

[via makeuseof.com]

Gmail: chattare e usare un traduttore italiano inglese

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Questa è una funzionalità un po’ nascosta di Gmail ed in particolare della sua chat.
Se invitiamo in chat uno dei software di traduzione istantanea di Google (che si chiamano bot), questo ci risponderà nella sua lingua di traduzione.
Ma è più semplice andare per esempi.
L’identificativo dei bot è costruito sulla base: [origine]2[destinazione]@bot.talk.google.com
La formattazione delle lingue segue lo schema ufficiale delle abbreviazioni a due lettere.
Il bot per la traduzione dall’italiano all’inglese è it2en@bot.talk.google.com .
Nella casellina della chat a sinistra inseriamo questo indirizzo per invitare il bot ad una conversazione

Gmail: chattare e usare un traduttore italiano inglese

Da adesso possiamo cominciare una piacevole conversazione col bot che tradurrà ogni nostra frase.

Gmail: chattare e usare un traduttore italiano inglese

L’utilità è notevole non solo per avere tradotti all’istante parole o frasi (non in maniera perfetta ma sufficientemente comprensibile) ma anche per parlare con colleghi e amici di altre lingue.

Attualmente sono disponibili i seguenti bot traduttori:

ar2en, en2ar (Arabo/Inglese)
bg2en (Bulgaro/Inglese)
de2en, en2de (Tedesco/Inglese)
de2fr, fr2de (Francese/Inglese)
el2en, en2el (Greco/Inglese)
es2en, en2es (Spagnolo/Inglese)
fi2en (Finlandese/Inglese)
fr2en, en2fr (Francese/Inglese)
hi2en (Hindi/Inglese)
hr2en (Croato/Inglese)
it2en, en2it (Italiano/Inglese)
ja2en, en2ja (Giapponese/Inglese)
ko2en, en2ko (Coreano/Inglese)
nl2en, en2nl (Olandese/Inglese)
ru2en, en2ru (Russo/Inglese)
uk2en (Ucraino/Inglese)
ur2en (Urdu/Inglese)
zh2en, en2zh (Cinese/Inglese)

In teoria bastano due traduttori ponte, italiano-inglese e inglese-cinese, per parlare anche con i nostri lontani amici orientali.
Non siamo ancora al traduttore universale di Star Trek ma la strada è questa.

Gmail: configurare client per accesso IMAP

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Ultimo articolo prima della pausa natalizia.
Dalle numerose email mi sono accorto che non era così scontata l’attivazione di IMAP per Gmail e la conseguente configurazione di un client come MailStore Home.

Prima di tutto, la versione italiana di Gmail non ha ancora il supporto abilitato per IMAP (o almeno non sono visibili le opzioni per attivarlo). Quindi per farlo dovrete cambiare la lingua di default da italiano a inglese (US).
Fate un logout e poi di nuovo il login.
Noterete che adesso tra i settaggi oltre al protocollo POP e disponibile anche IMAP (che dovrebbe essere attivo di default, se non loè attivatelo e salvate le impostazioni).
Poi, in MailStore, bisogna seguire nè più nè meno che le istruzioni di configurazione IMAP per altri client come riportato nel help di Gmail e come è rappresentato nella figura sottostante.

Gmail: configurare client per accesso IMAP

Per tutti gli utenti di Gmail: fate un backup della vostra casella. Non fidiamoci ciecamente di Google!
Per gli utenti evoluti dei servizi di Google: scegliete sempre la lingua inglese come lingua di default, godrete immediatamente delle novità apportate.

Plesk: abilitare l’accesso SSH al server

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Plesk: abilitare l'accesso SSH al server

Plesk è il pannello di controllo più diffuso sia su hosting Linux che Windows.
La Secure Shell (SSH) è un’opzione di accesso alla macchina remota che è disabilitata di default per questioni di sicurezza. Per abilitarla ecco i passi necessari:

  1. Dal pannello principale cliccare sul tab “System”
  2. In “System” cercare la sezione “Hosting” e clic su “Setup”
  3. Sotto Preferences, è possibile vedere l’opzione “Shell access to server with FTP user’s credentials”. Selezionare “/bin/bash (chrooted)” invece di “Forbidden”.
  4. Cliccare su “OK” in fondo alla pagina.
  5. Nella sezione “Hosting” di “System” adesso è attivo il pulsante per SSH Terminal

Si possono fare prove di connessione sia con il client Java attivabile attraverso il pulsante dell’ultimo punto, sia tramite l’ottimo Putty

Windows: rimuovere anche da installazione applicazione programmi già rimossi

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Windows: rimuovere anche da installazione applicazione programmi già rimossi

Capita, talvolta, che usando le procedure di disintallazione interne ai programmi (il classico uninstaller), questi ultimi risultino poi ancora presenti all’interno del pannello “installazione applicazioni” di Windows.
Si tratta di una mancanza da parte dei programmatori che dimenticano di cancellare una voce dal registro di sistema.
Per risolvere questo inconveniente basta:

  • Digitare regedit in Start->Esegui [Win Key + R]
  • Cercare la stringa HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Microsoft\Windows\CurrentVersion\uninstall
  • Se il nome del software che avete disintallato si trova all’interno della cartella, cancellatelo
  • Questo rimuoverà il fantasma dalla sezione “installazione applicazioni”

Se possibile, utilizzare sempre questa sezione per la disinstallazione del software.

[via Technospot]

Vista: trovare la cartella dei file temporanei in Internet Explorer 7

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A quanto pare è un’operazione più complicata che nel vecchio Internet Explorer 6.
In realtà la nuova cartella si trova in una sottocartella nascosta del proprio profilo utente.

1. Sulla Barra dei comandi, click su Strumenti.

2. Poi Click su Opzioni Internet.

3. Sul tab Generale della finestra di dialogo, sotto il titolo Cronologia esplorazioni, click su Impostazioni.

Vista: trovare la cartella dei file temporanei in Internet Explorer 7

4. Nella finestra File Temporanei Internet click su Visualizza file.

Ed ecco tutti i file immagazzinati durante la navigazione.

[via Ed Bott]

Software: AppSnap, uno strumento per l’installatore

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Software: AppSnap, uno strumento per l'installatore

.. ma anche per gli utenti evoluti. Che fa AppSnap? Innanzitutto facilita l’installazione e la disinstallazione dei software semplicemente scegliendo da un elenco ciò che deve essere messo sulla macchina. In fase di installazione evita di dover seguire tediose fasi di setup (lettura disclaimer, avvertenze su dove verranno copiati i file ecc.).
Soprattutto, attraverso un semplice click, possiamo confrontare la versione del software installata sul nostro pc con quella ultima disponibile e farne l’update.
Chiaramente tutti i programmi in elenco sono freeware e/o opensource e quindi liberamente utilizzabili.

Plus: l’unica pecca per questo bellissimo programmino era che bisognava installarlo. Ma un vero tecnico è sempre in giro per lavorare sui pc dei clienti. Quindi la soluzione ideale era farne una versione funzionante da chiave USB.
Semplicissimo. Scaricate e installate (questo sì) Universal Extractor. Poi tasto destro sul file d’installazione di AppSnap  e click su “estrai con UniExtract nella sottocartella”.
La cartella prodotta la mettete sulla chiavetta.
Da lì basterà cliccare su “appsnapgui.exe” per avviare il programma.

Skype: come creare la versione per la chiave USB

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Era strano che ancora non fosse stata creata una versione portatile di Skype.
Il blogger Mark O’Neill ha sopperito a questa mancanza e di seguito ecco le istruzioni per la sua realizzazione.

Prima di tutto crea una cartella per la tua applicazione portatile. Per un eccesso di fantasia potresti chiamarla “Skype Portable”.
Poi vai nella cartella di Skype che hai installato sul tuo pc. Cerca “skype.exe” e copialo nella cartella “Skype Portable”. All’interno di quest’ultima cartella creane un’ulteriore e chiamala “data”. Dentro questa cartella crea, con Notepad, un file che chiami “skype.bat” la cui riga di comando è skype.exe /datapath:”Data” /removable . Salva e chiudi.

Semplice no?

Word 2007: convertire docx in doc

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Word 2007: convertire docx in doc
Un vostro collega/cliente ha fatto la leggerezza di inviarvi un file nel nuovo formato di Word 2007 che ha per estensione docx?
Voi state benissimo con Office XP/2000 o, ancora meglio, con OpenOffice.org e dovete leggere questo documento. Come si fa?
Innanzitutto si può scaricare il pacchetto di compatibilità Microsoft Office da qui.
Se si ha un Mac, si può prendere il Microsoft Office Open XML File Format Converter per Mac da qui – che converte i docx in rtf (rich text format) che possono essere aperti da Office per Mac.
In alternativa si può convertire il formato direttamente online con servizi come Zamzar.
E’ anche possibile aprire e modificare il file docx con un add-in per OpenOffice o StarOffice che si chiama Open XML Translator scaricabile da SourceForge che converte i documenti docx in odf e viceversa.