Category Archives: Tutorial

XP: wallpaper diversi su più monitor senza usare software

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XP: wallpaper diversi su più monitor senza usare software

Molti sviluppatori e professionisti informatici hanno due o più monitor per lavorare. La soluzione si rivela comoda per evitare sovraffollamenti quando si lavora con più applicazioni aperte.
Le impostazioni dei singoli monitor possono essere gestite tramite software terzi che permettono la scelta della risoluzione, del valore di refresh e del wallpaper (o sfondo del desktop). Ad esempio io utilizzo un software della Nvidia che, pur essendo efficiente e sufficientemente semplice, deve essere caricato all’avvio rallentando la fase di caricamento del sistema operativo.
E se c’interessasse solo la gestione dei wallpaper?
Esiste un metodo per utilizzare unicamente XP ed avere wallpaper diversi su monitor diversi:

  1. Click destro sul desktop, selezionare ‘Proprietà’ per accedere alle ‘Proprietà – Schermo’.
  2. Selezionare il tab ‘Desktop ‘ e click su ‘Personalizza desktop…’ per avere la finestra ‘Oggetti desktop’.
  3. Selezionare il tab ‘Web’ e poi il pulsante ‘Nuova…’ per avere la finestra ‘Nuovo oggetto del desktop’.
  4. Cliccare su ‘Sfoglia’ per trovare e selezionare l’immagine che si vuole utilizzare come wallpaper.
  5. Una volta trovata, cliccare ‘OK’ tre volte per chiudere tutte le finestre di dialogo aperte e posizionare l’elemento sul desktop.
  6. Passare col mouse sopra l’immagine. Quando compare la barra del titolo, la si può cliccare per spostare (draggare) sul monitor che abbiamo scelto avere quella immagine come wallpaper.
  7. Cliccare sul pulsante ‘Massimiza’.
  8. Infine clik destro sul desktop e ‘Disponi icone per’ e poi click ‘Blocca elementi web sul desktop’.

Un’altra trick per velocizzare Firefox

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Un'altra trick per velocizzare Firefox

Consiglio rapido per velocizzare Firefox.
Già ne sono stati pubblicati molti a riguardo. Questo aggiunge qualcosa di nuovo e incrementa significativamente la velocità di caricamento delle pagine web rispetto alla versione ‘standard’ di Firefox.

Funziona solo se si dispone di un collegamento a banda larga

1.Digitare “about:config” nella barra degli indirizzi e cliccare invio.
Cercare nella lista i seguenti valori:

network.http.pipelining
network.http.proxy.pipelining
network.http.pipelining.maxrequests

Normalmente il browser fa una richiesta alla volta. Quando si abilita il pipelining si permette di fare più richieste contemporaneamente.

2. Modifica i valori come segue:

Setta “network.http.pipelining” a “true”
Setta “network.http.proxy.pipelining” a “true”
Setta “network.http.pipelining.maxrequests” ad un numero come 30. Questo vorrà dire fare fino a 30 richiesta alla volta.

3. Infine clicca col destro da qualsiasi parte e seleziona New-> Integer (o Nuovo->Intero). Rinominalo in “nglayout.initialpaint.delay” e setta il suo valore a “0?. Questo valore è la quantità di tempo che il browser attende prima che si attivi sulle informazioni ricevute.

[via Tom Nishihira]

Guida al montaggio di un cavo di rete

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Guida al montaggio di un cavo di rete  Guida al montaggio di un cavo di rete

Premesso che questa sopra illustrata è la sequenza corretta per realizzare un cavo di rete incrociato (crossover) per il connettore di tipo rj45, ho stampato in PDF la guida completa per la realizzazione di un cavo di rete (dritto e incrociato).

Link: Guida al montaggio di un cavo di rete UTP RJ45 CAT5 Diretto o Incrociato (Crossover) secondo le specifiche EIA568A e B (PDF – 180KB)

[via INFN]

Aggiungere firma in HTML alla posta Gmail

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Gmail è una completissima ed efficientissima webmail ma ha (aveva) una piccola mancanza: la possibilità di apporre in calce alla posta in uscita una firma in HTML.
Da oggi è possibile risolvere questo problema tramite l’uso dell’estensione Better Gmail

Quest’ultima è una derivazione di Greasemonkey ma specializzata per consentire una migliore fruizione di Gmail.
Dopo l’installazione di Better Gmail andiamo in
Strumenti->Componenti Aggiuntivi->Opzioni di Better Gmail
E segnamo come nella seguente figura

Aggiungere firma in HTML alla posta Gmail

Dopo di che andiamo nelle Impostazioni di Gmail.
Noteremo che è apparsa una nuova opzione “Allow HTML in Signature

Aggiungere firma in HTML alla posta Gmail

A questo punto possiamo inserire, nella textarea della firma, codice HTML.
Un esempio può essere il codice seguente

[html]<table style=”font-size: 11px; color: #555555; border-collapse: collapse”>
<tr>
<td><img src=”http://www.sergiogandrus.it/logo_email.gif” /></td>
<td>Sergio Gandrus – Consulente Informatico //</td>
<td>+39 338 1234567 (mobile) //</td>
<td><a href=”http://www.sergiogandrus.it”>www.sergiogandrus.it</a></td>
</tr>
</table>[/html]

Per giungere ad un risultato come questo

Aggiungere firma in HTML alla posta Gmail

Decisamente più professionale.

[via 5THIRTYONE]

Fare un backup e vivere più tranquilli

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Nei corsi d’introduzione all’informatica che periodicamente tengo, uno dei primi argomenti che tratto è quello della sicurezza.
Ancor prima di parlare di virus, cracker e firewall parlo dell’importanza di fare periodicamente un backup dei dati.
Gli applicativi ed il sistema operativo possono essere reinstallati, le configurazioni possono essere reimpostate.
A differenza del proprio tempo che, se perso, non può essere recuperato.

Programmare un backup periodico dei file importanti non è nè costoso nè complicato. In questo tutorial cercherò di essere il più breve e chiaro possibile andando passo per passo.

Leggi tutto

Rootkit: nuova versione di GMER e una guida alla rimozione.

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Rootkit: nuova versione di GMER e una guida alla rimozione.

Il sito di GMER è da un po’ ritornato online dopo che l’attacco di tipo DDoS aveva reso irraggiungibile l’URL e provocato l’associazione del nome a dominio gmer.net all’IP di classe interna 127.0.0.1 .
Da ieri è disponibile la versione 1.0.12.12086 del software.

GMER è un buon tool che permette la scansione del proprio sistema alla ricerca di rootkit di ultima generazione. Per dei virus più complessi del normale serve uno strumento altrettanto complesso. Non sono poche le persone (me compreso) che all’inizio avevano qualche difficoltà nell’interpretare i risultati della scansione.
Questo è il motivo per cui Marco Giuliani ha scritto una chiara guida all’uso di GMER che consiglio di consultare.

Lightbox: immagini da thumbnails

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Sempre nell’ambito dei javascript che usano la metodica non intrusiva (unobtrusive) segnalo questo script, molto utilizzato, che è giunto alla sua versione 2.0.2

Lightbox permette di visualizzare le immagini da thumbnails creando un layer che oscura lo sfondo mettendo in evidenza l’immagine stessa.
L’esempio è più significativo di molte parole.
In questa versione sono stati aggiunti anche effetti di transizione tra un’immagine ed un’altra.

 

Come usarlo:

Parte 1 – Setup

  1. Lightbox v2.0 usa il Framework Prototype e la libreria di effetti Scriptaculous. Per includere i 3 script usa il codice sottostante.
    <script type="text/javascript" src="js/prototype.js"></script>
    <script type="text/javascript" src="js/scriptaculous.js?load=effects"></script>
    <script type="text/javascript" src="js/lightbox.js"></script>
    
  2. Includi anche il CSS di Lightbox.
    <link rel="stylesheet" href="css/lightbox.css" type="text/css" media="screen" />
    
  3. Controlla il CSS affinchè i file prev.gif e next.gif siano nel percorso corretto. Esegui lo stesso controllo per i file loading.gif e close.gif che sono richiamati all’inizio del file lightbox.js.

Parte 2 – Attivazione

  1. Aggiungi l’attributo rel="lightbox" ad ogni link che vuoi usare con Lightbox. Per esempio:
    <a href="images/image-1.jpg" rel="lightbox" title="my caption">image #1</a>
    

    Opzionale: Usa l’attributo title se vuoi usare il caption.

  2. Se hai creato un insieme di immagini relazionate fra loro aggiungi un nome di gruppo tra parentesi quadre nell’attributo rel. Per esempio:
    <a href="images/image-1.jpg" rel="lightbox[roadtrip]">image #1</a>
    <a href="images/image-2.jpg" rel="lightbox[roadtrip]">image #2</a>
    <a href="images/image-3.jpg" rel="lightbox[roadtrip]">image #3</a>
    

    Nessun limite al numero di immagini per pagina o per gruppo!

Link:
Sito di Lightbox
Download dello script

FrogJS: galleria immagini con Javascript

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Tra le novità dell’ultimo anno per quel che riguarda Javascript c’è sicuramente l’uso esteso della metodologia ‘non intrusiva’ (unobtrusive). Ossia basta assegnare un nome al div che contiene l’oggetto e il Javascript agirà sull’oggetto individuandolo tramite DOM.
Oggi vi propongo una galleria immagini come quella di questo esempio.

Si chiama FrogJS e si basa sulle librerie script.aculo.us e Prototype.
Per arrivare all’effetto dell’esempio basta seguire questi semplici step

  1. Scarica lo zip FrogJS.zip, scompatta e fai l’upload al tuo server.

  2. Nella tua pagina HTML, crea una galleria di miniature (thumbnail) con le seguenti caratteristiche. Non c’è limite alle immagini che puoi usare.

    <div id=”FrogJS”>
    <a xhref=”images/1.jpg” title=”Credit”>
    <img xsrc=”images/1_thumb.jpg” alt=”Caption” />
    </a>
    <a xhref=”images/2.jpg” title=”Credit”>
    <img xsrc=”images/2_thumb.jpg” alt=”Caption” />
    </a>
    </div>

    E’ importante che tutti i link siano all’interno del DIV il cui ID sia “FrogJS”.

  3. Inserisci l’inclusione dei file frog.js, prototype.js, e scriptaculous.js nella tua pagina HTML. Sotto un esempio del codice.

    <script type=”text/javascript” xsrc=”/scripts/prototype.js”> </script>
    <script type=”text/javascript” xsrc=”/scripts/scriptaculous.js?load=effects”> </script>
    <script type=”text/javascript” xsrc=”/scripts/frog.js”> </script>

  4. Ecco tutto. la galleria è pronta.

Personalizzare FrogJS

All’interno del file frog.js ci sono alcune opzioni che si possono modificare per la tua galleria. Sono situate in testa al file frog.js sotto “// CONFIGURATION VARIABLES”.

Compatibilità

FrogJS è stato testato con successo su:

  • Internet Explorer 6
  • Internet Explorer 7
  • Firefox 2.0
  • Safari 2.0
  • Opera 10.1

Qualche problema con:

  • Opera 10.02

Per approfondimenti si rimanda alla pagina dell’autore.

Installazione pulita di Vista dal dvd ‘UPGRADE’

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Installazione pulita di Vista dal dvd 'UPGRADE'

Ora che abbiamo avuto modo di capire quanto costa Vista abbiamo anche notato che qualche soldo lo possiamo risparmiare acquistando la versione “UPGRADE” piuttosto che quella per l’installazione ex-novo. Sempre che si abbia una precedente versione di Windows.

Ma se abbiamo bisogno di fare un’installazione ex-novo ed abbiamo solo il dvd “UPGRADE”?

Leggendo qua e là ho trovato questa tecnica che permetta un’installazione pulita (quindi in teoria anche su un hard disk appena formattato) dal disco “UPGRADE”

  1. Avviare dal disco di Upgrade di Windows Vista e iniziare il programma d’installazione.
  2. Quando viene richiesta la chiave di licenza del prodotto NON INSERIRE niente. Cliccare su “Next” o “Avanti” e proseguire con l’installazione. S’installerà così una versione trial di 30 giorni.
  3. Quando richiesto selezionare la versione di Vista che si è acquistata e continuare l’installazione.
  4. Una volta finita l’installazione verrà visualizzato il desktop. Riavviare il programma d’installazione da Vista stesso.
  5. Questa volta inserire la chiave di licenza quando viene richiesto.
  6. Alla domanda se fare un Upgrade o un’Installazione Personalizzata, scegliere Personalizzata (Custom in inglese). Installare nuovamente Vista.
  7. Una volta terminata l’installazione per la seconda volta, si dovrebbe essere in grado di attivare Windows Vista normalmente. Si può anche cancellare la cartella Windows.old che contiene le informazioni della prima installazione.

N.B. Per la prima volta da quando scrivo questo blog non ho potuto provare questa tecnica (non so se e quando comprerò Windows Vista). Quindi non assicuro che la tecnica funzioni. L’informazione dovrebbe essere attendibile in quanto fa riferimento ad un documento interno a Microsoft

[via DailyTech]

Leggere quali dispositivi sono stati connessi al pc

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Leggere quali dispositivi sono stati connessi al pc

Ecco un piccolo trucco da Ghacks.net per leggere quali dispositivi sono stati connessi al pc e capire, quindi, se c'è stata solo roba nostra o anche di qualche 'non autorizzato'.

Aprire una shell di DOS cliccando Windows+R, scrivendo 'cmd' e dando l'OK. Al cursore scrivere l'istruzione 'set devmgr_show_nonpresent_devices=1' .
Poi tasto destro su Risorse del Computer, dal menù contestuale scegliere 'Proprietà'.
Nella finestra cliccare il tab 'Hardware' e poi 'Gestione periferiche'.
Dal menù 'Visualizza' scegliere 'Mostra periferiche nascoste'.
Dalla finestra sottostante potrete vedere non solo le perferiche attualmente connesse ma anche quelle connesse e poi disconnesse e quelle virtuali che sono state utilizzate.

UPDATE: qui è possibile scaricare il file batch, suggerito da Giuseppe, per avere questa funzionalità con un solo doppio click 

[via Ghacks.net