Il 2016 sta per giungere a conclusione e come ogni anno il momento dei bilanci si avvicina. Per il mondo e-commerce quello che sta per finire è un anno sicuramente positivo segnato dall’ulteriore crescita delle vendite online. Il mercato B2c incontra la fiducia di un maggior numero di italiani e la tendenza è orientata verso l’acquisto di oggetti utili e di consumo, come elettrodomestici e articoli di tecnologia. Leggi tutto
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E-commerce: test su AIRC
Questa volta il test è un po’ particolare.
Dovendo, per puro caso, acquistare delle partecipazioni di nozze mi sono rivolto alla proposta di AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) per i promessi sposi.
Non si tratta di un vero e proprio e-commerce.
In cambio di un contributo si possono ricevere bomboniere, pergamene, bigliettini d’auguri e, appunto, partecipazioni solidali.
Il catalogo non è ricchissimo ma i prodotti offerti sono esteticamente gradevoli e di buona qualità.
Su alcuni di questi prodotti è possibile operare delle personalizzazioni come nelle pergamene e nei biglietti.
Il processo di acquisto è il consueto con un carrello e pagamento con carta di credito.
La mia esperienza è stata tutto sommato positiva.
C’è stato il piccolo intoppo che la frase sulla partecipazione aveva un errore dovuto, forse, ad un’errata trascrizione del tipografo.
La spedizione normale avviene con Bartolini.
Ho segnalato il tutto alle centraliniste dell’AIRC che si sono attivate immediatamente per rimandare in stampa i cartoncini.
In un paio di giorni ho ricevuto tramite DHL Express le nuove partecipazioni con la frase corretta.
Errare è umano, rimediare prontamente è da servizio serio.
Pro: ottime finalità dell’iniziativa, assistenza e cortesia, deducibilità fiscale della spesa
Contro: pochi prodotti, corriere Bartolini
Link: AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro)
E-commerce: test su MotoShopItalia
[ATTENZIONE: HO SCRITTO UN NUOVO POST SU QUESTO ARGOMENTO]
Comprare pezzi di ricambio per moto tramite i rivenditori ufficiali può essere esperienza veramente onerosa. Per fortuna su internet non è difficile trovare parti usate, ad esempio su eBay, o parti uguali all’originale e omologate come su MotoShopItalia.
Nel mio caso, lo specchietto destro per una Yamaha XT 660 X del 2004, il risparmio si è aggirato sul 75% per il pezzo in sé e sul 50% considerando anche il costo di spedizione.
Il sito non è molto gradevole esteticamente. Tralasciando il fatto che ricorda molto i primissimi siti di e-commerce, quello che dà più fastidio è la colorazione blu di sfondo. Dopo un po’ di navigazione gli occhi sono molto stanchi e si fa fatica a mettere a fuoco i caratteri.
Le categorie sono poste in un listone sulla sinistra ed è semplice navigare fino a trovare la sezione cercata.
Sempre nella colonna di sinistra troviamo il classico box di ricerca. Questo tipo di ricerca non trova risultati se non azzeccando i precisi termini in cui il pezzo è stato inserito. Poco utile, meglio usare la navigazione manuale (o magari la ricerca di Google).
Il carrello degli acquisti, altrettanto classicamente, si trova in alto a destra e si aggiorna in modalità post con ricaricamento della pagina (scordatevi AJAX).
Per poter procedere con l’ordine si dovrà poi cliccare sul minuscolo triangolino alla destra della scritta “carrello” (quanti clienti persi per questo?)
Pagamento tramite Paypal, bonifico bancario, ricarica Postepay o contanti al ritiro (il negozio fisico si trova a Settimo Milanese).
Purtroppo il corriere obbligatorio è Bartolini. Per gli oggetti più piccoli si può scegliere Poste Italiane.
La spedizione avviene con rapidità dopo il termine della transazione e la comunicazione è buona. Ogni fase della gestione dell’ordine viene annunciata via email.
Nell’area personale è possibile controllare gli ordini effettuati e c’è un link per il tracking.
Il problema è sempre che Bartolini non segue in diretta il percorso del pacco per cui tra le informazioni sulla pagina della spedizione e il reale status c’è una differenza di parecchie ore.
Pro: ricchezza del catalogo, prezzi ottimi, chiarezza nella gestione dell’ordine
Contro: look obsoleto, scarsa usabilità, corriere Bartolini
Link: MotoShopItalia
10 portali di sconti e promozioni
Stranamente non se ne parla molto ma i portali che si occupano di raccogliere sul web informazioni su sconti e promozioni sono in aumento esponenziale.
Generalmente si tratta di portali dove una community o gli autori stessi segnalano le iniziative promozionali delle aziende .
Ho fatto non poca fatica a selezionare solo i siti più utili e significativi. Immagino che ce ne siano molti altri.
Se volete, potete segnalarmeli nei commenti.
Nota: i portali segnalati NON sono in ordine di importanza e/o utilità quindi conviene leggere tutti i miei commenti.
www.offertepromozionisconti.com
Pro: grafica scarna ma ordinata
Contro: poco aggiornato, orientato ai negozi fisici
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www.sconti.it
Pro: nome a dominio, grafica gradevole
Contro: poche categorie, poche promozioni
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www.codici-sconto.it
Pro: ben strutturato, ricco di offerte, orientato alle segnalazioni
Contro: niente da segnalare
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www.sconti-offerte.it
www.risparmiate.it
Pro: Scavando scavando si trovano offerte interessanti
Contro: cervellotico modo di rimbalzarsi i link (l’incubo di qualche SEO?)
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www.scontiesconti.it
Pro: pieno di pubblicità, grafica povera
Contro: orientato ai volantini dei supermercati
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www.soldissimi.it
Pro: portale molto ricco di contenuti
Contro: pubblicità e offerte mescolate
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www.solocoupon.com
Pro: Grafica semplice e ordinata, suddivisione categorie, ricchezza di materiale
Contro: Alcuni coupon non nelle categorie appropriate
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www.codicesconto.com
Pro: progetto completo e usabile, suddiviso per categorie e negozi
Contro: niente da segnalare
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www.cittashop.it
Pro: buona organizzazione di categorie e città
Contro: registrazione obbligatoria, orientato a negozi fisici
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www.codiciscontopervoi.com
Pro: organizzazione per categorie e novità
Contro: niente da segnalare
E-commerce: test su Ibs.it
E’ parecchio tempo che sono cliente di Ibs.it. Probabilmente dagli inizi.
Ibs sta per Internet Bookshop perchè è nato come negozio di libri online. Nel tempo, però, le attività si sono allargate ad altri prodotti facilmente commerciabili su internet e spedibili via corriere come dvd, dischi e giochi. Per quel che riguarda la mia esperienza, ho sempre acquistato solo libri.
Quello che mi ha sempre colpito di Ibs.it non è tanto la politica dei prezzi ma la varietà dell’offerta. Si possono acquistare titoli anche di case editrici cosiddette minori che difficilmente è possibile trovare in una libreria fisica.
Il catalogo è pratico e semplice da sfogliare, così come è semplice anche la procedura di ordine, molto classica, col carrello.
Dopo il pagamento, lo status dell’ordine è sempre altrettanto chiaramente descritto nell’area personale (in ordine, in preparazione, spedito ecc.).
Ho apprezzato molto il fatto che, in caso di pagamento con carta di credito, l’addebito ci sia solo nel momento in cui il titolo è effettivamente disponibile e spedito.
Tutte le variazioni di status dell’ordine vengono segnalate tramite email.
Il corriere utilizzato è Bartolini col quale ho sempre avuto qualche difficoltà.
A livello di tracking dell’ordine (la verifica del tragitto dell’articolo spedito), perchè spesso l’articolo inizia ad essere tracciato quando lo spedizioniere è già in consegna.
Questo significa che non mi posso organizzare per farmi trovare col rischio che lui debba ritornare più volte.
E a livello di capacità degli spedizionieri. In questi anni ho cambiato più volte residenza e se è abbastanza semplice trovare qualcuno in una grande città con via e numero civico, ci vuole un po’ di mestiere in più quando si va in provincia. In questo secondo caso la consegna può diventare una piccola odissea. Ma forse è solo una mancanza di organizzazione perchè devo ammettere che con altri corrieri di altre aziende ho avuto meno problemi.
Il pacco, una volta consegnato, è sempre arrivato ben imballato e in perfette condizioni. All’interno si trovano spesso anche dei buoni spendibili per futuri acquisti.
Pro: ampiezza del catalogo libri, semplicità d’uso del sito, chiarezza nelle informazioni, politica di gestione dell’acquisto con carta di credito, professionalità nella gestione dell’acquisto
Contro: corriere Bartolini non sempre impeccabile
E-commerce: test su BuyVip
Sono un convinto sostenitore di e-commerce. I sistemi di transazione sono sempre più sicuri e i prezzi, spesso, sono molto competitivi con i negozi fisici permettendo un risparmio reale.
Ho deciso di mettere a disposizione dei lettori del blog le mie esperienze in materia di acquisti online.
Parto dall’esperienza più recente avuta con BuyVip.
Dal sito
BuyVip è un Gruppo Europeo fondato nel 2005 da un Team di Management internazionale con solida esperienza in aziende multinazionali di primaria importanza.
Oggi opera in Italia, Germania, Austria, Spagna e Portogallo ed è supportato da investitori di prestigio internazionalmente riconosciuto come 3i, società di venture capital leader a livello mondiale, ACP (Molins Capital inversión) e European Founders Fund.
BuyVip funziona ad inviti. Dopo una fase iniziale in cui i primi membri sono stati invitati per email (fase DEM), gli altri sono coinvolti direttamente dai membri stessi in cambio di uno sconto sugli acquisti.
BuyVip avvisa, sempre tramite email, i suoi membri di campagne attive su determinati tipi di prodotti offerti a prezzi speciali. Le campagne hanno un tempo ben delimitato e riguardano un numero finito di prodotti.
Premesso che spesso si trovano ottimi prezzi per la merce in offerta, c’è un risvolto della medaglia.
La merce non è disponibile fisicamente in qualche magazzino di BuyVip per cui, una volta terminato l’acquisto, bisogna aspettare che la campagna termini e che il produttore renda disponibile l’articolo per la spedizione.
In soldoni significa che dall’acquisto al momento dell’effettiva entrata in possesso dell’articolo può trascorrere anche molto tempo. Nella mia esperienza si va da un minimo di 2 settimane a oltre un mese. Il particolare che irrita un po’ è che l’addebito sulla carta di credito è concomitante con l’acquisto. Farebbe piacere che questo avvenisse solo in prossimità dell’effettiva spedizione.
Altro aspetto negativo riguarda alcuni articoli particolarmente scontati rispetto al prezzo di negozio. Lo sconto, e di conseguenza il risparmio, sono reali ma riguardano prodotti che stanno per essere uscire di produzione. Mi è capitato con un navigatore satellitare della Navman dal prezzo scontato di oltre il 50% ma immediatamente tolto dal commercio. Addirittura la Navman è stata acquisita dall’azienda taiwanese MiTAC conosciuta per i prodotti marchiati Mio.
Insomma un’esperienza di acquisto con luci ed ombre.
Pro: prezzi degli articoli, grafica e usabilità del sito
Contro: tempi d’attesa per la ricezione, alcuni prodotti in offerta ma giacenze di magazzino
Link: BuyVip
112Ink, i professionisti delle cartucce per stampanti
112Ink è un’azienda svedese nata nel 2o04 specializzata nella vendita online di cartucce, inchiostri e carta fotografica. Dopo aver coperto il mercato di gran parte del nord Europa, lanciando siti di ecommerce in Gran Bretagna, Germania, Svezia, Finlandia, Danimarca e Norvegia, si sta espandendo anche nel sud con i nuovi siti di Francia, Spagna e Italia.
E’ possibile ordinare cartucce e inchiostri per la maggior parte delle marche conosciute di stampanti.
E’ semplice cercare la cartuccia per la propria stampante: basta inserirne il nome nel form di ricerca “TROVA STAMPANTE”.
In alternativa è sempre possibile navigare tra marche e modelli.
Subito si accede ad una scelta tra cartucce originali e compatibili.
Se il costo delle originali si avvicina molto a quelle che è possibile trovare nei negozi e nei supermercati, il prezzo di quelle compatibili è veramente competitivo.
Per il pagamento è possibile utilizzare carta di credito del circuito Mastercard o Visa. Sarebbe auspicabile anche la presenza di PayPal, vista la sua grande diffusione.
Il tempo di spedizione è di 1-2 giorni lavorativi con un costo di 3 euro indipendentemente dalla quantità ordinata.
I prodotti difettosi vengono sostituiti senza alcun costo.
Visti i costi spropositati delle cartucce originali, spesso vicini al valore della stampante, e la convenienza delle proposte compatibili questo servizio è da tenere in gran considerazione.
Link: 112Ink.it
Testare le landing page con Conversion Critic
L’importanza di una buona landing page nei siti a carattere commerciale è ormai risaputa.
Sulle tecniche per produrre una buona landing page c’è molta letteratura (e anche molta ignoranza).
Per testare il frutto del lavoro di un SEO/SEM specialist abbiamo un nuovo strumento: Conversion Critic.
Il servizio è usufruibile a valle di un’iscrizione gratuita.
L’interfaccia è molto semplice da utilizzare: basta inserire l’URL della landing page da far analizzare e poi rispondere ad un questionario (in inglese).
Al termine del questionario e dell’analisi si ottiene un report con delle percentuali che indicano
M – Market effectiveness (efficacia nel mercato)
O – Offer clarity (chiarezza dell’offerta)
R – Readability (leggibilità)
E – Engagement (attrattiva)
Ovviamente non siamo di fronte alla Bibbia ma questo strumento può essere utile in molte situazioni.
Link: Conversion Critic
9 piattaforme e-commerce open source sotto esame
Ho aiutato diverse aziende a mettere su sistemi e-commerce per portare la loro attività sulla rete.
E’ dall’alba di questo nuovo modo di fare commercio che dico ad ogni imprenditore, che potrebbe avere un mercato su internet, di provare. Il mercato è ancora in crescita esponenziale e, per quanto adesso ci sia molta concorrenza in più, c’è ancora spazio per tutti.
Non è un caso che abbia detto “provare”. Aprire un’attività su internet è diventato anche poco oneroso. Si può cominciare con un piccolo investimento (il primo deve essere un bravo consulente informatico..) e poi, espandersi in base al successo dell’iniziativa.
Anche il software per l’e-commerce può essere scaricato gratuitamente dalla rete. Addirittura adesso c’è l’imbarazzo della scelta.
Vediamo cosa offre la produzione attuale, qualche mia esperienza e dove trovare un’analisi di base di questi software
I software open source più diffusi sono
Un’interessante panoramica la potete leggere qui
Per quel che riguarda la mia esperienza, cominciai nel 2001 con MWOpen, uno script scritto in ASP e con db Access. Per l’epoca era abbastanza completo e molto adattabile alle varie esigenze. ASP è però diventato un linguaggio obsoleto (anche se ancora molto usato) e il db Access non poteva sopportare carichi di lavoro eccessivi (molti però facevano il porting al MySQL).
Ho utilizzato poi CubeCart nella versione 2003, apprezzandone la semplicità e l’immediatezza ma, almeno in quella versione, mancava di parecchie opzioni e anche l’interfaccia d’amministrazione era molto povera.
Con OsCommerce ho fatto alcune prove ed ho apprezzato la completezza dello script e la sua enorme modularità ed espandibilità dovuta alla grande community.
Ultimamente ho anche usato VirtueMart che funziona in abbinamento con Joomla! (o Mambo) ma mi è sembrato solo una comoda integrazione ad un CMS e non un sistema e-commerce completo.
E-commerce: NOCA servizio alternativo a Paypal
Paypal è il leader indiscusso tra i metodi di transazione online che non coinvolgano direttamente istituti bancari o circuiti di carte di credito.
A tentare di intaccare questa supremazia sono venuti prima Google Checkout e poi Amazon Flexible Payment Service, entrambi non ancora disponibili in Italia.
Da poco è sul mercato un nuovo concorrente, NOCA, nato da ex dipendenti Visa con in testa “un’idea meravigliosa”.. anzi due.
La prima è quella di eliminare i costi di transazione, con Paypal non sono altissimi ma comunque incidono sui margini, la seconda è quella di concentrarsi sui micropagamenti (per adesso).
La strategia è quella di non coinvolgere i circuiti delle carte di credito (anche Paypal ne fa uso anche se in maniera indiretta) con un sistema simile agli antichi assegni.
Ossia si inviano microassegni virtuali che il destinatario può risquotere in qualsiasi momento. A differenza delle normali transazioni ecommerce, i dati da inserire per pagare sono l’account del nostro libretto e non più il numero di carta di credito. In futuro potrebbero bastare gli estremi del nostro account bancario.
I vantaggi sono molti perchè si saltano parecchi intermediari che ricadono sul costo finale della transazione.
Facebook ha adottato questo metodo di pagamento fra i suoi iscritti proprio per facilitare i micropagamenti “hei ma ieri sera non mi hai più pagato la birra!”.
Vedremo se avrà successo.