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Aggiungere la mappa del sito in Google con Xmap

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Aggiungere la mappa del sito in Google con Xmap

Xmap è un componente per Joomla! molto popolare. Serve per creare mappe del sito in HTML e XML. Le prime destinate ai fruitori del sito, le seconde servono per essere analizzate dai motori di ricerca, Google in primis.
Come si fa a segnalare a Google una mappa creata con Xmap?
Di seguito la lista degli step per arrivare a questo

  1. Installa  l’estensione Joomla! Xmap
  2. Nel pannello di amministrazione vai in Componenti > Xmap
  3. Clicca la freccia blu, scegli il menù Opzioni.
  4. In XML Sitemap, copia e incolla il codice in notepad. Utilizza l’url a cominciare da index.php. Questo è il codice che userai in Google.
  5. Vai in Google Webmaster Tools.
  6. Aggiungi l’indirizzo del tuo sito nel campo Siti. Clicca Aggiungi Sito. Verifica il tuo sito prima.
  7. Vai alla sezione Sitemap del menu.
  8. Incolla il codice della Sitemap XML (ricorda di aggiungere quello che c’è da index.php in poi)
  9. Clicca Invia una Sitemap

[via WheeQo.web.id]

Attivare il supporto a InnoDB su MySQL

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Attivare il supporto a InnoDB su MySQL

Spesso MySQL viene installato settando come non attivo il supporto a InnoDB.
Se il proprio database è gestito da  un provider terzo, bisogna affidarsi al buon cuore di quest’ultimo (difficile che lo faccia).
Ma se siamo noi a poter mettere le mani sul server, per attivarlo basta seguire questi pochi passaggi

  1. Aprire il file delle opzioni MySQL, il file si chiama my.cnf (in Linux) – lo trovi in /etc/my.cnf – o my.ini (in Windows) – lo trovi in c:/windows/my.ini
  2. Trova l’istruzione skip-innodb e commentala aggiungendo # prima di essa
  3. E’ consigliato incrementare il valore max_allowed_packet per essere sicuri di poter uploadare file più grandi di 1 MB.
    Quindi subito sotto la linea appena commentata scriviamo:
    set-variable = max_allowed_packet=64M

Link: MySQL

Mostrare la grandezza delle cartelle direttamente in Esplora Risorse

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Mostrare la grandezza delle cartelle direttamente in Esplora Risorse

In “Esplora Risorse” di Windows, quando si vede una lista di cartelle e file, salta all’occhio che mentre dei file viene indicata anche la grandezza, delle cartelle questa indicazione manca.
Mancanza che può essere sopperita da Folder Size che aggiunge una colonna alla finestra di visualizzazione, quella, appunto, della dimensione delle cartelle.

Per farlo funzionare, oltre a scaricare e installare il file .msi, bisogna attivare l’opzione “dimensione cartella”.
Clic col tasto destro sulla testatina delle colonne nella visualizzazione “dettagli” di una finestra di “Esplora risorse”.
Attivare “Dimensione cartella” (check) e togliere il check a “Dimensione”. Trasciniamo la colonna “Dimensione cartella” dove era “Dimensione”.

Rendiamo questa la visualizzazione di default.
Clic su Strumenti->Opzioni cartella->Visualizzazione
Clic sul tasto “Applica a tutte le cartelle”.

Link: Folder Size

VirtualDub: la guida completa (e-book gratis)

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VirtualDub: la guida completa (e-book gratis)

VirtualDub è un software per l’acquisizione di contenuti video, la conversione nei più comuni formati (avi, mpeg ecc)
Grande pregio di questo software, oltre alla licenza freeware, è la leggerezza del codice, che però si traduce in un’interfaccia grafica molto “spartana”.
Da qui una certa difficoltà nel suo utilizzo. Se siete interessati a usare questo software e avete una certa dimestichezza con l’inglese, potete da oggi scaricare gratuitamente il libro in formato elettronico (PDF) dal sito della casa editrice Packt Publishing (necessaria la creazione di un account gratuito)

Link: Learning VirtualDub

Link in menù pagine di WordPress

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E’ più difficile da spiegare che da fare e vedere.
In WordPress spesso si utilizzano menù di pagine che contengono delle sottopagine (vedi figure sottostanti)

Link in menù pagine di Wordpress

Menù chiuso

Link in menù pagine di Wordpress

Menù aperto con sottopagine

Le pagine “Qualità”, “Ambiente” ecc. sono figlie di “Servizi” che deve essere, per forza, un’altra pagina.
Invece io volevo che “Servizi” nel menù fosse solo un’area attiva per far comparire gli altri link, senza dover creare tutta una pagina col testo, le immagini ecc.
Ho risolto grazie ad un plugin che si chiama “Page Links To” la cui funzione originaria è quella di creare dei link, nel menù delle pagine, a risorse esterne.
In pratica, questo plugin crea un campo personalizzato nell’area Gestione Pagina in cui si può indicare l’URL cui si vuol far puntare il link. Qualunque esso sia, anche esterno.
Nel mio caso non volevo farlo puntare a niente, quindi nel campo ho inserito semplicemente

javascript:void(0)

In questo modo il link, anche se cliccato, non ha altro effetto che aprire le sottopagine.

Link: Page Links To

Piccolo vademecum al .htaccess

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Piccolo vademecum al .htaccess

Chi lavora con Apache conosce benissimo l’utilità del .htaccess. Questo file serve per impostare alcuni comportamenti del server.
Qui di seguito un piccolo vademecum delle impostazioni più utilizzate

Abilitare la navigazione nella directory

Options +Indexes
## bloccare alcuni tipi di file
IndexIgnore *.wmv *.mp4 *.avi

Disabilitare la navigazione nella directory

Options All -Indexes

Disabilitare l’hotlinking (le immagini o le altre risorse prelevate dal proprio sito)

RewriteEngine on
RewriteCond %{HTTP_REFERER} !^$
RewriteCond %{HTTP_REFERER} !^http://(www\.)?miodominio.com/.*$ [NC]
RewriteRule \.(gif|jpg|js|css)$ – [F]

Pagine di errore personalizzate

ErrorDocument 400 /errori/richiestaerrata.html
ErrorDocument 401 /errori/autorizzazionerichiesta.html
ErrorDocument 403 /errori/paginavietata.html
ErrorDocument 404 /errori/paginanontrovata.html
ErrorDocument 500 /errori/erroredelserver.html

Cambiare l’ordine di priorità di pagina

DirectoryIndex primapagina.htm index.htm index.php

Bloccare un utente tramite IP o dominio

order deny,allow
deny from 123.456.789.00
deny from 123.456.789.00
deny from .specificodominio.com
allow from all

Bloccare utenti provenienti da specifici siti (deve essere abilitato il modulo mod_rewrite)

RewriteEngine on
RewriteCond %{HTTP_REFERER} sitodabloccare.com [NC]
RewriteCond %{HTTP_REFERER} sitodabloccare2.com [NC]
RewriteRule .* – [F]

Bloccare specifici bot di siti (deve essere abilitato il modulo mod_rewrite)

RewriteEngine on
RewriteCond %{HTTP_USER_AGENT} ^botricerca1 [OR]
RewriteCond %{HTTP_USER_AGENT} ^botricerca2 [OR]
RewriteCond %{HTTP_USER_AGENT} ^botricerca3
RewriteRule ^(.*)$ http://www.altrosito.com/

Redirezionare la navigazione

es. Redirect 302 /unadirectory http://www.sito.com/altradirectory

permanent (301) – La risorsa è stata spostata definitivamente
temp (302) – La risorsa è stata spostata temporaneamente
seeother (303) – La risorsa è stata sostituita
gone (410) – La risorsa è stata rimossa. In questo caso l’indirizzo di destinazione non va indicato

I temi WordPress e la decodifica di eval gzinflate base64_decode

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Sto utilizzando spesso WordPress come base di partenza per alcuni lavori “semplici”. La grafica la attingo dall’enorme serbatoio di temi gratuiti che è possibile trovare su web.
Nei temi è frequente trovare il file functions.php che aggiunge funzioni al normale set di WP.
I creatori (o anche i semplici modificatori) di temi inseriscono queste funzioni per gestire da remoto i backlink che compaiono, ad esempio, nel footer e che possono essere usati anche per pubblicità, SEO ecc.
Alcuni di questi link sono assolutamente leciti, quando riportano gli autori del tema ma spesso ci si ritrova a sponsorizzare siti pornografici o che contengono codice maligno.
E’ importante quindi dare un’occhiata al codice e nel caso modificarlo.
Nel file functions.php il codice è, però, camuffato per mezzo di una funzione. Ossia ci troviamo di fronte a qualcosa del genere

eval(gzinflate(base64_decode(‘DdFHrqNYAEDRrfSsqsQA/AgGlXpAMCYaTHrApEXOObP6/ju4Oj
fbo/Z3cVd93kZr9juOlowi/kuzZEiz37+EVJHm6RO
….

Vediamo come fare per renderla in chiaro

Creiamo un file decodifica.php

<?php
echo “1. Leggo codificato.txt\n”;
$fp1 = fopen (“codificato.txt”, “r”);
$contents = fread ($fp1, filesize (“codificato.txt”));
fclose($fp1);
echo “2. Decodifico\n”;
while (preg_match(“/eval\(gzinflate/”,$contents)) {
$contents=preg_replace(“/<\?|\?>/”, “”, $contents); eval(preg_replace(“/eval/”, “\$contents=”, $contents)); } echo “3. Scrivo su decodificato.txt\n”; $fp2 = fopen(“decodificato.txt”,”w”); fwrite($fp2, trim($contents)); fclose($fp2);
?>

e due file di testo
codificato.txt – dove copiamo il contenuto da decodificare
decodificato.txt – file di testo vuoto con permessi settati a 666

Mettiamo tutti e tre i file nella root del nostro server.

Nel browser richiamiamo http://www.miodominio.it/decodifica.php
e poi http://www.miodominio.it/decodificato.txt per leggere la funzione in chiaro.

Link: scarica esempio

Configurazione mail Vodafone

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Configurazione mail Vodafone

ATTENZIONE: QUESTO POST E DA CONSIDERARSI OBSOLETO.
PER LE INFORMAZIONI SULLA CONFIGURAZIONE EMAIL VODAFONE
SI FACCIA RIFERIMENTO A QUEST’ALTRO POST

http://www.sergiogandrus.it/index.php/2009/03/21/configurazione-email-con-parametri-vodafone-aggiornato/

L’altro giorno Vodafone mi ha inviato una email in cui mi invitava a partecipare ad un sondaggio per dare un giudizio sul loro sito aziendale.
Poche volte ho dovuto farre uso ma quelle poche volte non è stata una grande esperienza.
Tranne per le offerte sui piani tariffari e sui telefonini, tutto il resto delle informazioni che possono interessarmi sono ben nascoste (altro che i 3 click del paradigma dell’usabilità!).
Recentemente non trovavo il server della posta in uscita di Vodafone, poi ho scoperto che non c’è solo un indirizzo ma vari a seconda dell’utilizzo.
Ne faccio un post in modo da averlo sempre a disposizione, spero serva a qualcun altro.

Come accedo a Vodafone Mail da un client di posta elettronica?

Puoi accedere alla tua casella di posta Vodafone Mail utilizzando i più diffusi software per la gestione della posta elettronica (es. Microsoft Outlook, Eudora, eventuali software disponibili su cellulare, ecc.).
Qui di seguito trovi i principali parametri per configurare manualmente l’accesso al tuo account di posta Vodafone Mail:
– server di posta in entrata (Host ricevente): popmail.vodafone.it
– server di posta in uscita* (Host trasmittente): smtpmail.vodafone.it
– username: inserisci la username che utilizzi per accedere al sito www.190.it
– password: inserisci la password che utilizzi per accedere al sito www.190.it

Se sei il referente della tua azienda ed hai sottoscritto il servizio Vodafone Mail con le caratteristiche esclusive per il tuo business, o se sei un dipendente ed il tuo referente lo ha attivato sulla tua casella di posta elettronica, dovrai invece configurare l’accesso utilizzando i seguenti parametri:
– server di posta in entrata (Host ricevente): come server POP3 puoi utilizzare pop3.vodafone.it oppure se preferisci accedere al server IMAP4 utilizza imap4.vodafone.it
– server di posta in uscita* (Host trasmittente): smtp.vodafone.it
– username: inserisci l’alias della tua Vodafone Mail (è ciò che precede il simbolo @ nel tuo indirizzo di posta elettronica), ad esempio se il tuoi indirizzo è nome.cognome@vodafone.it dovrai utilizzare nome.cognome
– password: inserisci la password che utilizzi per accedere al sito www.190.it

* La configurazione standard si riferisce alla maggioranza dei software di posta elettronica, quelli che permettono di accedere al server SMTP tramite validazione con username e password (le stesse indicate per i parametri di configurazione). Nel caso il software da te utilizzato non permetta di accedere con username e password al server SMTP e ti connetti ad Internet tramite rete Vodafone (GPRS o GSM) dovrai utilizzare, in sostituzione di quello sopra indicato, il seguente host SMTP: smtp.net.vodafone.it

Link: Vodafone

Schermo blu: cosa fare quando Windows va in crash?

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Schermo blu: cosa fare quando Windows va in crash?

Qui su il temutissimo schermo blu della morte (BSoD) che ogni tanto compare quando in Windows c’è un errore che impedisce il regolare funzionamento del sistema operativo.
Le cause che portano all’errore possono essere tante e non è sempre semplice scovarle.
Una delle più frequenti è il malfunzionamento della RAM. Questa può essere difettosa anche da nuova oppure guastarsi nel tempo.
Come facciamo a testare la RAM?
Ci sono parecchi tool in giro ma uno dei più semplice da utilizzare è Windows Memory Diagnostic.
Per poterlo usare si deve avere a disposizione o un lettore floppy (sulle mie macchine lo faccio ancora installare) o un lettore cd.
Una volta scaricato, installato e avviato il programma questo ci permette di creare un floppy o un cd avviabile che effettua una diagnostica completa della RAM.
Ovviamente, dopo che è stato creato il floppy o il cd è importante settare da bios che il boot avvenga privilegiando uno di questi drive (se non sai come si fa clicca qui).

Link: Windows Memory Diagnostic

Proteggere la navigazione dei minori con OpenDNS

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Proteggere la navigazione dei minori con OpenDNS

Separatamente mi sono già occupato di controllo navigazione minori e di OpenDNS ma è possibile utilizzare i DNS di OpenDNS anche per essere sicuri della navigazione dei più piccoli. Servizio che ricordo è totalmente gratuito.
Quando si sottoscrive un account con OpenDNS si possono anche impostare delle opzioni di filtraggio dei contenuti raggiungibili durante la navigazione.

Proteggere la navigazione dei minori con OpenDNS

Questi che vedete nell’immagine sono dei livelli preimpostati di filtro ma è possibile personalizzare (Customize) i contenuti vietati.
E’ possibile impostare anche singoli siti cui è preclusa la navigazione.
Se il minore tenterà l’accesso ad uno dei siti vietati si troverà davanti ad un messaggio del genere.

Proteggere la navigazione dei minori con OpenDNS

Nella pagina dell’account saranno disponibili poi tutte le statistiche di navigazione e le azioni di blocco intraprese.

Link: Controllo navigazione minori con OpenDNS (Come configurare il servizio di OpenDNS)